Spettacoli — 02/08/2018 at 13:45

In Scena nel Polo Museale del Lazio: Art City 2018

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RUMORSCENA – ART CITY – LAZIO – Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, nell’ambito di ArtCity 2018 inaugura la prima edizione della rassegna In scena, curata da Anna Selvi, direttore dell’ufficio per il teatro e la danza. Dal 6 luglio all’8 settembre, 23 tra musei, abbazie e siti archeologici del Lazio saranno attraversati, e vissuti con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale tramite un programma di ben 52 appuntamenti, tra teatro, danza e performance. Un dialogo a più voci che approda ad un’inedita prospettiva di esplorazione, a nuove geografie di riflessione che dalla storia si muove, attraverso la creazione artistica contemporanea, verso la realizzazione di un’unica e personale fruizione. Gli artisti coinvolti nel progetto rappresentano la poliedricità e vivacità del panorama teatrale italiano in uno sguardo trasversale che attraversa le generazioni e gli stili. Diversa sarà la maniera di appropriarsi degli spazi e di rielaborarli.

 

Bello Mondo Bergamo foto Franco Rota

Bello Mondo Bergamo foto Franco Rota Il programma prevede Ascanio Celestini in Storie e controstorie: micro racconti per delineare il profilo sfaccettato dell’Italia. Un rito sonoro mediante attraverso una partitura ritmica rievoca le potenze arcaiche della natura, Bello Mondo sono i versi straordinari di Mariangela Gualtieri, accompagnata dal violoncellista Stefano Aiolli. Divertente e tragico, doloroso e ridicolo, L’apparenza inganna il capolavoro di Thomas Bernhard, vede nella parte degli anziani pensionati Sandro Lombardi e Massimo Verdastro, due grandi interpreti del teatro italiano.

In Kriminal Tango, recital di Fanny& Alexander, con Marco Cavalcoli e con l’Orchestrina Bluemotion, mette in luce le contraddizioni dei nostri tempi attraverso l’interpretazione delle canzoni di Fred Buscaglione. Due fratelli gemelli, due modi diversi di vivere le fragilità e le passioni: Pasticceri – io e mio fratello Roberto, uno spettacolo di Roberto Abbiati e Leonardo Capuano.

Pasticceri foto di Lucia Baldini

Ricerca gestuale, fusione di danza – musica – spazio per creare trame emotive e simboliche, Bach Dance Suites, coreografia di Virgilio Sieni inaugura la rassegna In scena e la sezione Danza. In Double Points: HELL, uno studio sull’Inferno che Emio Greco e Pieter C. Scholten: una ballerina fronteggia un’ombra, un suo doppio, in una tensione che esplode in violenza e sensualità. Omaggio al mar Mediterraneo, viaggio attraverso la musica dei Paesi che vi si affacciano, Mediterranea di Mauro Bigonzetti con i Solisti e il corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment. In a Landscape di Daniele Albanese_compagniastalker si sviluppa in relazione al suono inteso come eco o frammento di personaggio, mentre Il colore si fa spazio del Gruppo Nanou affronta luce e cromatismo come strumento per articolare lo spazio dell’attività performativa. In Carmina Burana, con la coreografia e regia di Mauro Astolfi di Spellbound Contemporary Ballet, il tappeto sonoro che mixa Carl Orff alle partiture di Antonio Vivaldi e Aleksandar Sasha Karlic, fa da contraltare alla potenza narrativa della danza.

 

Roberto Latini

Roberto Latini protagonista de la Ballata del vecchio marinaio in cui Samuel T. Coleridge è rivisitato con una scansione ritmica che coniuga la parola al verso e la musica alle immagini nel lavoro di Fortebraccio Teatro, voce Roberto Latini e musiche originali di Gianluca Misiti. Roberto Abbiati protagonista di Una tazza di mare in tempesta, un’installazione per 20 spettatori ogni 45 minuti, in cui il Moby Dick di Melville diventa espediente per evocare gli spazi sconfinati del mare. Dance Dance Dance- Una Milonga speciale del Gruppo Nanou: rapidi intermezzi che si intromettono nell’agire abitudinario. Bermudas di MK, ideazione e coreografia Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza di Venezia, è ispirato dalle teorie del caos, dalla generazione di insiemi complessi a partire da condizioni elementari. Site specific realizzati per i luoghi della cultura che li ospitano. Parole dal museo, metamorfosi e altre storie di e con Marco Cavalcoli e Lorenzo Gioielli, una raccolta di letture tratte da Ovidio alla scoperta del Museo di Formia.

I à l’après-midi d’un faune a cura di Daniele Cipriani con la coreografia di Amedeo Amodio al Museo Giacomo Manzù di Ardea, dal 1981 luogo dei suoi tesori scultorei che ha disegnato le scene de L’après-midi d’un faune nella versione coreografica di Amedeo Amodio, nell’anno in cui ricorre il centenario della morte di Claude Debussy. Il Polo Museale del Lazio ospita anche Compagnie in residenza per la realizzazione di progetti.

 

In a landscape foto di Gabriele Orlandi

Odisseo – viaggio nel teatro del Teatro del Lemming: un percorso sensoriale in cui ambientare Odisseo in un luogo del mito come Sperlonga e il Museo Archeologico Nazionale con la sua area archeologica, nello scenario della cosiddetta riviera di Ulisse, è una straordinaria occasione per un pubblico adulto di rivivere la storia mitica che attraversa anche la natura e il paesaggio del borgo antico.  Accademia degli artefatti a Palazzo Altieri ad Oriolo Romano, realizzerà il primo volume di La Storia Del Teatro In Volumi – Teatro Greco. Io provo a volare: drammaturgia originale di Gianfranco Berardi (regia Gabriella Casolari), affronta tramite cenni biografici e le canzoni di Domenico Modugno, racconta la vita di un giovane cresciuto in provincia che affronta ogni peripezia per realizzare il sogno di diventare artisti. Il Museo delle Navi Romane di Nemi sede di residenza dove la compagnia terrà il laboratorio I figli della frettolosa per non vedenti e vedenti per affrontare il tema della diversità, della crisi e della perdita, sia come racconto autobiografico di una esperienza personale sia come metafora di una condizione esistenziale.

 

KT Marco Cavalcoli foto Enrico Fedrigoli

Mediterranea foto di Roberto PintusArt City per i bambini, a cura di Casa dello Spettatore, con 7 appuntamenti nel Polo Museale del Lazio. Il progetto, destinato a bambini dai 3 ai 10 anni, prevede l’applicazione della metodologia della didattica della visione per gruppi di 20 , attraverso tre momenti: visita al sito, un incontro introduttivo allo spettacolo e la sua visione. L’esperienza intende attivare nei giovani un processo di conoscenza e di crescita sia dal punto di vista cognitivo che emotivo.

www.art-city.it

(in copertina Mediterranea foto di Cristiano Castaldi)

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