BOLZANO – Torna in scena uno degli spettacoli storici di Danio Manfredini: “Cinema cielo”, vincitore del Premio Ubu 2004 per la miglior regia. Racconta di un cinema di Milano, sala a luci rosse ora chiusa. Ispirato a questo luogo dove l’attore e regista focalizza la lente d’ingrandimento su un’umanità per la quale il sesso è un bisogno di evasione, merce in vendita, voglia di compagnia e fantasma d’ amore. Ospite della Stagione Altri Percorsi del Teatro Stabile di Bolzano l’8 e 9 febbraio alle 20.30 . Il “maestro invisibile” Danio Manfredini è un artista a tutto tondo per il mirabile uso dei mezzi espressivi con cui riempie la scena e per la poetica riflessione sulla marginalità e sul diverso che costituisce uno dei fil rouge del suo percorso. Cinema Cielo è uno degli spettacoli più intensi dell’artista milanese.Lo sguardo è centrato sulla sala cinematografica, lo spettatore spia le presenze che abitano il luogo, mentre il sonoro del film che scorre è liberamente ispirato al romanzo Nostra Signora dei Fiori opera di Jean Genet, uno degli scrittori più scomodi del Novecento: racconta di Louis, che tutti chiamano Divine, dei suoi amanti, di un seducente assassino, della vita di strada, dei meandri della malavita parigina e del carcere.
Trasferendo l’opera di Genet in una partitura sonora per quadri scenici, e intrecciandola con la vita di un cinema a luci rosse, Manfredini dà forma a un’opera che risuona della complessità del romanzo e lo aggancia fortemente al mondo contemporaneo. L’universo carcerario diventa il buio mondo del cinema, metafora della stessa reclusione, sfida alla morale comune, le voci dei personaggi del film si fanno evocazione dello spessore poetico e del lirismo dell’opera di Genet. Lo spettacolo vive dell’incontro di due mondi che si appartengono, indissolubilmente legati e le ombre che abitano il Cinema Cielo fanno riemergere le ombre e il mondo narrato dall’autore francese.
ideazione e regia Danio Manfredini
con Patrizia Aroldi, Vincenzo Del Prete, Danio Manfredini, Giuseppe Semeraro
assistente alla regia Patrizia Aroldi
luci Maurizio Viani
realizzazione colonna sonora Marco Olivieri
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival Santarcangelo dei Teatri
distribuzione La Corte Ospitale