Cinema, Recensioni Film, SOS CINEMA — 01/09/2022 at 12:50

Scompartimento n.6 di Juho Kousmanen

di
Share

RUMOR(S)CENA – SOS CINEMA – Esegesi del Film SCOMPARTIMENTO N.6 di Juho Kousmanen – Miracolo Memoria Cinema ovvero come ritrovarsi nel passato (gli Anni 90 del tramonto dell’Unione Sovietica) come se fossimo lì. Perche’ quel ieri filmato da Juho Kousmanen-che dopo il bellissimo Olli Maki si conferma ora col Gran Premio della Giuria all’ultimo Festival di Cannes il nuovo maestro del Cinema Finlandese, da affiancare per sentimento e stile  al genio di Aki Kaurismaki- diventa una parte universale e presente nel cammino di crescita di ogni essere umano. Il viaggio di Laura, studentessa finlandese a Mosca,è il viaggio iniziatico alla vita. Quello che a un certo punto ciascuno compie e lo condurrà chissà dove. Laura lascerà a Mosca la sua amante Irina,professoressa indaffarata che all’ultimo non parte con lei, per andare in treno a Mourmansk a vedere i petroglifi, preistoriche iscrizioni sulla roccia. Non importa dove vai ma da dove parti e devi sapere da dove vieni sono i due comandamenti che suggellano il viaggio di Laura non verso un dove, bensì dentro se stessa. È la scoperta del sè collocata in una dimensione spaziotemporale di racchiuso movimento: quello del treno e in particolare dello scompartimento, che diventa simbolo della propria anima. Protetta, pur in conflitto. Con l’altro, il compagno di scompartimento Ljhoa, diverso, giovane minatore russo e rozzo in apparenza. E l’apparenza si sa inganna  e colui di chi non ci si fida, risulterà migliore di colui a cui si dà affidamento(il connazionale finlandese ospitato da Laura nello scompartimento che le ruba la telecamera dei suoi ricordi,per forse liberarla dal passato).Varie tappe del viaggio,tutte pregnanti dietro la loro immediatezza e casualità,tra le quali l’incontro con un’anziana Babushka,che inviterà Laura a scoprire l’animale che è dentro di sé, come in ogni donna. I petroglifi non li vedremo e non sappiamo se neppure Laura li vedrà in quella landa del circolo polare, che ricorda l’isola dell’Antonioni de L’avventura per il senso di perdita ricerca e forse ritrovamento che incombe. Non c’è nostalgia, c’è L’attimo fuggente del capolavoro di Peter Weir con Robin Williams ovvero l’iniziazione alla vita, in quell’istante magico che decide tutto e fugge subito.Kousmanen lo coglie ed è qui il miracolo di questo meraviglioso on the road,in cui non vediamo tanto i luoghi quanto il mezzo che ce li farà conoscere: quel treno caotico e imperfetto che è la vita. Dove Laura è la meravigliosa Seidi Haarla  fusione di Liv Ullmann e Shelley Winters, volto mutante e fisico imponente, la guardi e vedi te stesso curioso e stupito in viaggio su quello stesso treno, stessa partenza, stessa meta: conoscere e amare dal principio e fino alla fine.

Share

Comments are closed.