Teatro, Va in scena a — 21/05/2012 at 23:08

Hamlet messo in scena da Lenz Rifrazioni al Teatro Farnese di Parma

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Va in scena dal 23 al 29 maggio alle 21 al Teatro Farnese di Parma, Hamlet messo in scena dalla Compagnia Lenz Rifrazioni di Parma per la regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto (pausa 26 maggio). Un progetto realizzato in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna-Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici, Paesaggistici e Etnoantropologici di Parma e Piacenza, con il sostegno del Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale–Dipendenze Patologiche AUSL Parma, Mibac-Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia e Comune di Parma, Fondazione Monte di Parma, Camera di Commercio di Parma, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Parma e con il contributo di Agenzia politiche a favore dei disabili del Comune di Parma.

La lunga e profonda esperienza artistica iniziata nel 1999 da Lenz Rifrazioni in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Ausl di Parma e punto fondamentale della ricerca teatrale di Lenz, in Hamlet, l’asimmetria strutturale del testo e il suo perfetto disequilibrio drammaturgico aderiscono profondamente all’asimmetria psichica degli attori che lo incarnano in una personale riscrittura emotiva.

Protagonisti di questo grande affresco tragico e poetico sull’esistenza umana, sono gli attori “sensibili” Liliana Bertè, Franck Berzieri, Giovanni Carnevale, Guglielmo Gazzelli, Paolo Maccini, Luigi Moia, Delfina Rivieri, Vincenzo Salemi, Elena Varoli, Barbara Voghera. Non interpreti ma trasduttori di forza, corpi di dolorosa poesia e di imperfetta bellezza che, restituiti all’arte, incarnano le parole shakespeariane in un’oscillazione esponenziale tra perdita e ritrovamento del senso. Nel teatro barocco più bello e maestoso al mondo si snoderanno le diverse scene dell’Amleto, seguendo la fitta trama di un labirinto spaziale e mentale – Palazzo della Pilotta, Galleria Nazionale, Teatro Farnese – rifrazione dei molteplici nodi dell’enigma amletico contemporaneo.

Il testo shakespeariano, la malattia, la follia, la reclusione, la debolezza che si muta in forza espressiva, la vecchiaia, l’adesione tra vita e teatro: tutto ciò farà di Hamlet al Teatro Farnese un evento eccezionale nel suo porsi tra innovazione culturale e sensibilità sociale, tra storia e contemporaneità, tra patrimonio dell’umanità e arte performativa, un unicum nel legare monumento storico e drammaturgico con quello umano, esaltazione di bellezza da ritrovare.

C’è un’eco del lavoro teatrale che non si esaurisce con il (metaforico) calare del sipario. Tanto più nel caso di un lavoro complesso e ricco di innervazioni qual è quello realizzato da Lenz Rifrazioni con gli ex degenti dell’Ospedale psichiatrico di Colorno, partendo dalle suggestioni suscitate dall’Amleto di Shakespeare. Attori sensibili, che mettono in gioco una molteplicità di questioni, dall’etica del teatro all’emozione del gesto, alla presenza dell’attore o quel che ne resta nella memoria dello spettatore. Intorno a questi nodi tematici sono chiamati a dialogare studiosi e critici di diverse discipline nella giornata di studi (aperta al pubblico, ad ingresso libero) “Dialoghi sull’Amleto di Lenz” curata dal critico teatrale Gianni Manzella che si svolgerà giovedì 24 maggio dalle ore 10.30 alle 18 presso la Sala Conferenza dei Voltoni del Guazzatoio. Uno sguardo plurale, interdisciplinare nel senso più autentico, non inteso come mera sommatoria di competenze diverse ma come capacità di creare collettivamente un oggetto nuovo. Un dialogo a più voci con Viviana Gravano, Antonio Grulli, Aneta Mancewicz, Carmelo Marabello, Enrico Pitozzi, Marco Pustianaz, Luciana Rogozinski, Cristina Valenti, Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

 

Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma – 0521.270141

comunicazione@lenzrifrazioni.it

www.lenzrifrazioni.it/progetto-hamlet

HAMLET

da William Shakespeare

traduzione, drammaturgia, imagoturgia Francesco Pititto

regia, scene, costumi Maria Federica Maestri

interpreti Liliana Bertè, Franck Berzieri, Giovanni Carnevale, Guglielmo Gazzelli Paolo Maccini, Luigi Moia, Delfina Rivieri, Vincenzo Salemi Elena Varoli, Barbara Voghera, musica Andrea Azzali_Monophon, direzione scientifica Rocco Caccavari, organizzazione Ilaria Montanari – comunicazione Raffaella Ilari, progetto riabilitativo Paolo Pediri – progetto formativo Elena Sorbi, luci Gianluca Bergamini – fonica Giuseppe Lo Bue, équipe tecnica Nicolò Fornasini, Matteo Bertolini, Alice Scartapecchio, assistenti Valentina Barbarini, Loredana Scianna, Sara Zanotti. Produzione Lenz Rifrazioni

 

 

 

 

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