stagione teatrale, Teatro, Va in scena a — 18/06/2015 at 21:47

Al Globe Theatre di Roma si parlerà anche inglese

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ROMA Gigi Proietti ha abituato il suo pubblico del Silvano Toti Globe Theatre di Roma, il teatro shakespeariano unico nel suo genere in Italia, da lui diretto, ad avere ogni anno delle novità. E se negli anni passati c’erano nuovi allestimenti, compreso il suo ritorno alla regia, e nel 2014 lo Shakespeare Fest per il 450° della nascita del bardo, quest’anno, oltre alla nuova produzione,Otello, per la prima volta in cartellone troviamo uno spettacolo in lingua inglese, The comedy of errors, e letture dei sonetti di William Shakepeare.

ph. Annalisa Ciuffetelli
ph. Annalisa Ciuffetelli

Nella conferenza stampa di presentazione della stagione, ieri, si è evidenziato che quella in partenza è venata dalla delusione per la mancata elargizione dei fondi sia da parte del FUS che del Comune di Roma, il quale, peraltro, hanno fatto notare Proietti e l’assessore alla cultura Giovanna Marinelli, ha previsto anche una riorganizzazione burocratica che prevede il direttore artistico a contratto per un anno (e non per i consueti tre). L’Assessore ha spiegato che a partire dal 2016 si tornerà alla direzione triennale. Si tratta solo di superare le ristrettezze di quest’anno dato che il Comune si muove in un quadro generale difficile dal punto di vista sia istituzionale che economico, avendo ereditato un bilancio da sanare in un momento, peraltro, di cambiamento statale tanto amministrativo (non ci sono più le province e nascono le aree metropolitane) quanto culturale (con una situazione preoccupante sia a Roma che al Sud).
Il Globe, comunque, forte delle sempre maggiori presenze di pubblico (56.000 lo scorso anno) torna per allietare le calde serate estive romane col teatro shakespeariano all’aperto. “E questo è uno dei motivi per cui non rinunciamo alla stagione“, dice Proietti. Gli fa eco Stefano Toti della fondazione che ha creato il teatro, “ancora oggi siamo soddisfatti […] la cosa che ci da più soddisfazione in assoluto è vedere poi il successo che ha avuto all’interno della città […] perchè significa che anche tanti giovani si possono ritrovare finalmente in un posto e condividere anche l’aspetto culturale“. L’attore Gianlugi Fogacci lo definisce  “un avamposto contro il degrado, contro il degrado di cui tanto si parla: il degrado delle città, delle metropoli“. Per Melania Giglio, con la poesia si possono attraversare i momenti di crisi in maniera più forte e consapevole.

Dei sonetti shakespeariani, incentrati sul tema dell’amore, a cura della Giglio e con la partecipazione di Alfonso Veneroso, Clio Cipolletta e Francesca Mària, che dicono essere progetto dell’ultim’ora, è ancora in via di definizione la collocazione.
La stagione, in forse fino a pochi giorni fa, comincerà il 2 luglio con uno spettacolo che, spiega Proietti, “potremmo definire istituzionale per il Globe Theatre“, cioè quel “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia di Riccardo Cavallo che va sul palco del teatro di Villa Borghese per il nono anno consecutivo (ed è reso malinconico solo dalla morte del regista avvenuta un anno e mezzo fa). Resterà in programma fino al 12 del mese. Invariato il cast. La protagonista, nel ruolo di Titania, è Claudia Balboni. Ad affiancarla come Oberon, Carlo Ragone.
Non resta difficile notare come il teatro che l’anno scorso Proietti definì “d’arte“, come quelli di una volta, si stia avvicinando nei modi anche a quei teatri d’oltralpe che hanno una pièce di repertorio come spettacolo fisso.

Cavallo Riccardo - Sogno di una notte di mezza estate - ph. Tommaso Le Pera
“Sogno di una notte di mezza estate”, regia Riccardo Cavallo (ph. Tommaso Le Pera)

A seguire, dal 16 luglio al 2 agosto, torna un successo del Globe Theatre , “Re Lear” diretto da Daniele Salvo, del quale vi avevamo già parlato in occasione del debutto nel 2013 (Re Lear“, ovvero il potere in un mondo truculento). Pochi i cambi degli attori. Restano invariati quelli dei protagonisti, a cominciare da Graziano Piazza nel ruolo del titolo. Il regista ha ribadito l’attenzione e il focus “su cosa è il potere” che poi finisce in invidie e compromessi e ha sottolineato che il testo “ci parla dei rapporti fra padri e figli, di errori personali che diventano errori politici, di grandi uomini al potere che in realtà non conoscono sé stessi e attraverso i propri errori, lentamente, attraversano un cammino di conoscenza di sé stessi. Mi pare che siano tutte tematiche molto attuali“.

Torna anche l’acclamato e sempre richiesto “Molto rumore per nulla” per la regia di Loredana Scaramella, dello scorso anno. Tra gli interpreti in scena dal 5 al 30 agosto, Fausto Cabra, Mimosa Campironi, Daniele Griggio.

"Molto rumore per nulla", regia Loredana Scaramella (ph Andrea Franceschini)
“Molto rumore per nulla”, regia Loredana Scaramella (ph Andrea Franceschini)

Debutta il 3 settembre la nuova produzione di Politeama srl, “Otello“, nell’adattamento e regia di Marco Carniti, con Maurizio Donadoni nel ruolo del titolo e Gianluigi Fogacci in quello di Iago. E nel quale bianco e nero non sono solo colori di pelle, ma anche colori dell’anima, afferma Carniti nelle note di regia. Per poi aggiungere che solo portando alla luce la parte oscura si evita l’autodistruzione. In scena fino al 20 settembre.

Il cartellone si concluderà, dal 24 al 27 del mese, con un altro debutto. In questo caso  internazionale. Si tratta di “The comedy of errors“, pièce in lingua inglese diretta da Chris Pickles e realizzata in coproduzione con The Bedouin Shakespeare Company. Lo spettacolo sarà una prima assoluta e poi proseguirà le sue date ad Abu Dhabi, Dubai e Londra. La compagnia londinese BSC, infatti, lavora sotto il patronato di S.A.R. lo Sceicco Zayed Bin Sultan Bin Khalifa Al Nahyane e sua sorella la S.A.R. la Sceicca Hissa Bint Sultan Bin Khalifa Al Nahyan, della famiglia reale di Abu Dhabi, ed intendono portare il teatro shakespeariano anche nel Medio Oriente, dove, rivelano gli interpreti Eleonora Russo e Edward Andrews (fondatore della BSC insieme all’attore Mark Brewer nel 2012), presenti in conferenza, hanno già avuto successo negli scorsi anni con “Amleto“.
Ancora in via di definizione il cast, ma promettono che la pièce sarà stravagante, molto divertente e concentrata sul testo. Per ora, questi quasi-trentenni londinesi (compresa la Russo che mostra nel nome le origini italiane), rivelano solo che si sono diplomati nel 2012 alla Drama Studio di Londra, di cui Pickles, noto regista di prosa e lirica, è preside.

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