Recensioni — 30/01/2024 at 09:32

Da Roma a Milano: “Il Marchese del Grillo” al nuovo teatro Sistina Chapiteau

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RUMOR(S)CENA – MILANO – Lo scorso mese di dicembre 2023, dopo il taglio del nastro del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si sono accese le luci sul nuovo “Sistina Chapietau”, il primo teatro itinerante d’Italia progettato e realizzato dal regista Massimo Romeo Piparo, nella zona dello Scalo Farini. Anche Milano, dunque, ha il suo nuovo Teatro Sistina, che da Roma ha creato una nuova sede nel capoluogo lombardo. Dopo il successo del debutto nel periodo delle feste natalizie di “Cats” con Malika Ayane, , è andata in scena per tre giorni di rappresentazione la commedia musicale “Il Marchese del Grillo”, interpretata da uno scoppiettante Max Giusti, eccellente protagonista nel doppio ruolo del marchese Onofrio e di Gasperino il carbonaro.

da sx Giulio Farnese e Max Giusti

L’attore, che può essere indubbiamente considerato il degno erede di Alberto Sordi nella versione “cult” cinematografica del 1981 realizzata da Mario Monicelli del nobile zuzzerellone, ha trascinato il pubblico milanese nella Roma degli inizia del diciannovesimo secolo, periodo in cui è ambientata la storia del Marchese Onofrio del Grillo, guardia nobile di Papa Pio VII.

Per questo esordio a Milano, lo stesso Giusti ha tenuto a sottolineare durante lo spettacolo che, malgrado «un’accezione di romanità singolare, forte», la commedia piacerà anche ai milanesi, «anche perché ormai Milano è Roma Nord e Roma è Milano Sud, vista la quantità e la velocità dei collegamenti. Certo, gli abitanti hanno stili e caratteri diversi, ma proprio per questo si integrano. Se poi noi imparassimo qualcosa da Milano, non sarebbe male: Roma per certi aspetti è ancora ai tempi del Marchese, immobile, prigioniera di un passato che non passa e di tutte le catacombe che trovi appena scavi, incapace di evolversi».

Il Marchese del Grillo – a dx Max Giusti

In fondo le non nobilissime gesta del nobile Onofrio del Grillo sono una satira anche di questo. L’affiatatissima compagnia del Sistina, formata da un nutrito cast di 28 componenti da tra attori, cantanti e ballerini per la maggior parte giovanissimi, riescano a dare degna continuazione della tradizione della commedia musicale, dimostrando che anche l’Italia riesce a formare artisti completi, capaci di saper cantare, ballare e recitare. Un ritmo incalzante,  continui cambi di scena, una scenografia semicircolare con una pedana in continuo movimento che ha messo a dura prova tutti gli artisti soprattutto nelle parti coreografiche, hanno trascinato lo spettatore nella Roma di ieri, ma anche di oggi, con un occhio attento all’attualità, grazie anche alle belle musiche originali del maestro Emanuele Friello.  

Come spiega il regista  Massimo Romeo Piparo, che è direttore artistico  del Teatro Sistina di Roma ed è stato anche direttore del Teatro Nazionale di Milano, oltre che del Teatro greco di Tindari e del Teatro Stabile di Messina, sua città natale, “ la filosofia di vita di Onofrio del Grillo pervade l’intera commedia di rimandi attualissimi e affini con la realtà a cui tutti i romani devono quotidianamente fare fronte: Giustizia corrotta, una Chiesa in bilico tra il debole potere spirituale e il più ammaliante potente temporale, il dilemma tra l’essere e l’apparire, il dramma dei più poveri contrapposto al cinismo dei potenti. Tutti argomenti – continua ancora il regista – che sembrerebbero fotografare l’attuale sistema Italia e ancora di più il declino di Roma capitale, ma che invece sono scaturiti mezzo secolo addietro dalle felice intuizione dei grandi maestri della commedia italiana della seconda metà del Novecento”.

Bravi tutti gli interpreti che vanno sicuramente citati tra gli altri il fedele servitore del Marchese, Ricciotto (Marco Valerio Montesano), lo zio prete (Giulio Farnese), Papa Pio VII (Edoardo Sala), la Marchesa madre (Monica Guazzini), Olimpià (EmanuelaPuleo), il Capitano Blanchard (Francesco Miniaci). E ancora Genuflessa (Ilaria Fioravanti), Aronne Piperno (Gerry Gherardi), l’amministratore (MatteoMontalto), Camilla (Ambra Cianfoni), Rambaldo (Giacomo Genova).

Un omaggio alla gloriosa tradizione della commedia all’italiana quella, tanto per intenderci, alla Garinei e Giovannini. Max Giusti, noto per le sue apparizioni televisive, si rivela indubbiamente un ottimo attore vero e proprio mattatore dalla voce potente, degno erede del grande Alberto Sorsi. Tra i giovani attori si distinguono per la loro bravura senza dubbio Marco Valerio Montesano, figlio di Enrico Montesano dal quale ha evidentemente ereditato la bravura, nel ruolo del servitore Ricciotto e la brava e convincente Iaria Fioravanti nel ruolo di Genuflessa.

Visto al Teatro Sistina Chapietau di Milano il 27 gennaio 2024

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