Spettacoli — 28/12/2016 at 16:36

Il sano e intelligente cinismo di Thanks for Vaselina

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TRIESTE – Fin dall’annuncio che invita a spegnere i cellulari si comprendeva bene come lo spettacolo, proposto dalla Compagnia Carrozzeria Orfeo per il suo debutto al Politeama Rossetti, non sarebbe stato  il solito appuntamento per gli abbonati. Si veniva infatti benevolmente minacciati, citando ad esempio quanto capitato nel corso di una replica precedente, al malcapitato a cui si era attivata la suoneria del suo telefono. Thanks for vaselina di Gabriele Di Luca, che  firma anche la regia assieme a Massimiliano Setti e ad Alessandro Tedeschi, è la storia di una famiglia scombinata e fantasiosa; di quelle cui ci ha abituato Daniel Pennac. Il protagonista, Fil (Gabriele Di Luca), nasconde molto bene la propria bontà d’animo dietro un linguaggio ed un comportamento cinici in modo imbarazzante; la madre Lucia (Beatrice Schiros), dedita alle dipendenze di vario tipo, assiste una prozia, invalida ed invisibile, e sostiene con entusiasmo i progetti quanto meno balzani del figlio e di Charlie (Massimiliano Setti), convinto animalista, fanatico del biologico e delle ideologie rivoluzionarie, coltivatore con Fil di piante di marijuana poste nell’appartamento dell’amico. In questo quadretto, già di per sé interessante, si inseriscono Annalisa (Ciro Masella), padre di Fil ed ex marito di Lucia, divenuto nel frattempo transessuale e adepto di una setta religiosa e Wanda (Francesca Turrini) giovane donzella con pesanti problemi di metabolismo e di autostima. La vicenda si snoda intorno ad una rappresaglia che Fil e Charlie intendono realizzare contro gli Stati Uniti, colpevoli di aver bombardato in Messico le piantagioni della preziosa pianta. Che intendono fare i due baldi eroi? Reintegrare le scorte perdute reimportandole nel paese degli Aztechi. Wanda viene scelta all’unanimità per essere il corriere dell’impresa e Lucia contribuisce in modo fattivo per rendere possibile la cosa. Ma, proprio dal Messico, giunge il padre di Fil.

 

 

 

Cinismo sano, essenzialmente buono, ricolmo di speranza:”l’amore attraverso le crepe”; lucidità luminosa: “siamo quel che siamo”; spudoratezza intelligente; toni dissacranti senza essere fastidiosamente volgari. Si ride tanto in questo spettacolo, grazie anche ad un funambolismo verbale e pirotecnico inserito in tempi comici perfetti e si  pensa anche molto. La nostra società è radiografata in modo impietoso, senza cadere nel moralismo o nello sterile giudizio. Siamo noi, portati alle estreme conseguenze, messi a nudo con tutte le nostre pseudo-certezze, i nostri pregiudizi, le nostre intransigenze. La scenografia di Nicole Marsano è surreale, efficace per questa trama con la quale è in totale sintonia, sembra cucita addosso a chi si muove in scena. Forse è anche questo uno dei tanti segreti di questa compagnia teatrale che fa tutto da sola. Fondata nel 2007 da Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti assieme a Luisa Supino, non sono solo soltanto attori e registi ma anche autori di testo e musica. Alla fine dello spettacolo, dopo i ringraziamenti, gli interpreti cercano ancora il contatto con il pubblico, contagiando tutti con il loro entusiasmo. Scesi in platea si  fermano  a parlare con i tanti giovani presenti in sala assieme ai loro insegnanti. Il Teatro, per fortuna, continua ad essere anche questo.

 

foto Angelo Maggio

Visto al Politeama Rossetti, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Trieste, il 20 dicembre 2016

Stagione “Altri percorsi” – Sala Generali

Thanks for Vaselina – dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari

drammaturgia di Gabriele Di Luca

regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti ed Alessandro Tedeschi

con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella e Francesca Turrini

musiche originali di Massimiliano Setti

luci di Diego Sacchi

costumi e scene di Nicole Marsano e Giovanna Ferrara

una coproduzione Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria

 

 

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