Recensioni — 25/01/2024 at 13:24

“Tre Modi per non morire” sinergici e magnetici in scena

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RUMOR(S)CENA – BOLOGNA – Nella letteratura e nel teatro italiani, i nomi Toni Servillo e Giuseppe Montesano sono sinonimo di talento e impegnata creatività. Al teatro Arena del Sole, in Tre Modi per non morire, questi due artisti hanno unito le forze e hanno accompagnato il pubblico attraverso un percorso impegnativo benché seducente, che trascende i generi. Questo sforzo di collaborazione ha evidenziato la straordinaria sinergia tra la magnetica presenza scenica di Toni Servillo e la raffinata abilità narrativa di Giuseppe Montesano, che ha individuato in Charles Baudelaire, Dante e nei classici greci gli autori che hanno messo in pratica, e tuttora insegnano, l’arte di vivere davvero, e, così, di non morire. A sipario aperto, niente annuncia l’inizio dello spettacolo.

Toni Servillo Tre modi per non morire ©Masiar Pasquali

Toni Servillo entra in scena e sorride, e il pubblico, sorpreso poi consapevole, tace e si pone in ascolto. Sul palco c’è solo un leggio e un microfono e uno schermo luminoso sullo sfondo. Lo spettacolo inizia con i versi di Baudelaire da Monsieur Baudelaire, in cui si narra come la bellezza affronti la depressione e l’ingiustizia. Prosegue con Le voci di Dante, dove celebri personaggi della Comedia sono legati da un racconto che ne mostra l’attualità. Infine, Il Fuoco sapiente dei Greci: qui poesia e filosofia si fondono e danno vita ad una visione della vita proiettata nel futuro. Con questo percorso le parole, che l’attore pronuncia con tutto il suo corpo e la sua mente, sono uno sprone alla vitalità in un momento di inquietudine.

Toni Servillo Tre modi per non morire ©Masiar Pasquali

Questo testo è una narrazione che sfida la percezione più diffusa sulla caducità della vita e solleva domande fondamentali sull’esistenza umana, immergendo il pubblico in un viaggio stimolante attraverso tre percorsi distinti, che esplorano i temi della mortalità, dell’amore e dell’identità, spronando verso una visione capace di immaginare il futuro. La capacità di Servillo di restituire le tre diverse concezioni con profondità e precisione si sposa perfettamente con la prosa di Montesano, che ha creato un’opera letteraria che è emotivamente e pienamente risonante con le attese del pubblico. Toni Servillo, rinomato per le sue potenti interpretazioni, apporta profondità alla sua lettura, che risulta allo stesso tempo ipnotizzante e coinvolgente.

Toni Servillo┬®NicolasSpiess

La sua interpretazione incarna la lotta tra l’angoscia esistenziale e il desiderio di interazioni non superficiali, e il testo di Giuseppe Montesano si presta perfettamente alla ricchezza interpretativa dell’attore, che lascia il pubblico a interrogarsi sulla natura umana, ma con naturalezza, senza angoscia. Le intuizioni e le riflessioni filosofiche dell’autore su questo tema non sono accattivanti, ma lo scrittore eleva il livello intellettuale con una riconoscibile velatura ironica e affronta questi temi complessi con profondità e sensibilità. In un momento di grandi successi tecnologici sembra serpeggiare un profondo pessimismo, il cui antidoto secondo Montesano consiste nel toccare le persone con parole cariche di significato e bellezza, come la fiamma accesa da un verso di Dante o Baudelaire, un frammento di Eraclito o l’eros nella lettura di Platone. Il cambiamento è a portata di mano, basta ritornare a vivere il teatro e la letteratura come occasioni di incontro da condividere, per trovare ancora e in modi sempre diversi la poesia del vivere davvero.

Visto il 10/01/2024, Teatro Arena del Sole, Bologna

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