Teatro, Va in scena a — 24/01/2017 at 20:17

E ci sono villaggi di poche anime

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PRATO – Va in scena mercoledì  25 gennaio ad Officina Giovani lo spettacolo Anime del collettivo Kultroses 659, un’associazione nata nel 2012 dall’idea di Veronica Natali (regista ed interprete) e di Martina Saetta (interprete). Il nome ricorda il primo gruppo teatrale Delle rose e delle ortiche di Prato, di cui molti degli attori in scena hanno fatto parte, e il Kulturificio n. 7 di Valentina Banci e di Francesco Borchi.

 

Ti sembran tempi per parlar dell’anima? E cosa c’è stasera che ieri non c’era?, chiedono ad un certo punto due personaggi. E chi sono le anime del testo? Siamo noi, anime orribili o meravigliose che abitano in corpi ridicoli o bellissimi. Siamo noi che viviamo in paesi o villaggi, noi che creiamo un ingorgo cosmico, quando a centinaia saliamo in cielo dopo esserci trasformati in vittime, dimenticati da tutti, perfino dai giornali. La drammaturgia è ispirata ai testi del Teatro Uno, Teatro Due e Ballate di Stefano Benni e contiene testi inediti scritti da Alessandro Bindi, attore e scrittore fiorentino che recentemente è entrato a fare parte del collettivo Kultroses 659. La storia è costituita da tante scene, in cui si incontrano personaggi con le loro vite personali, che per quanto diverse disegnano un mosaico che si ricompone nel finale. Sequenze bizzarre e misteriose, storie comiche e leggere di amori platonici e di equivoci dovuti ad un uso/abuso delle nuove tecnologie, e storie drammatiche e tristi di persone che hanno perso un amore o sono state tradite, giochi di parole e situazioni che si ispirano alle dinamiche del teatro dell’assurdo.


Anche quando il dramma e la malinconia prevalgono, a smorzare i toni sono gli inserti comici, con il risultato che lo spettacolo, che non ha scopo di protesta, lascia gli spettatori con un gusto agrodolce e spinge a pensare e a riflettere sull’anima, anche se oggi parlarne è diventato fuori moda. Stefano Benni è andato per anni contro corrente raccontando nei suoi scritti, teatrali o romanzi, di anime belle o bizzarre. Forse, per poter tornare a confrontarci con questo tema dovremmo partire dal significato della parola, dalle sue mille sfaccettature (un’idea, la lacrima del bicchiere di vino, uno stato d’animo, la carta bruciata di un fuoco d’artificio esploso). O forse è sufficiente riflettere che anche se spesso conduciamo vite solitarie, circondati da una folla che fa solo silenzio, ci sono percorsi simili ai nostri, fatti di gioie e di dolori, di cui molto spesso non capiamo il senso o la necessità né il lato positivo che si nasconde nel profondo.

 

 

Visto all’abbazia di San Giusto (Carmignano) il 17 luglio.
Anime

regia Veronica Natali

con: Maurizio Bertocci, Alessandro Bindi, Veronica Natali,Francesco Renzoni,Martina Saetta
e con: Paolo Presi (tastiere), Chiara Foletto (violino/viola), Emanuele Protti, Giulia Fantastichini, Davide Finizio (luci, suoni e musica)
musiche originali Planedo Project

premio “Capanno Blackout” (aprile 2016) all’interno della rassegna teatrale “Blackoutheater Contest”

inserito nella rassegna teatrale “On Stage” teatro promossa da Officina Giovani di Prato

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