azioni performative, laboratori di teatro — 22/12/2018 at 09:22

Possiamo essere messi sotto sopra? Inaugurazione dello spazio Wiesl diretto da Manuel Canelles

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RUMOR(S)CENA – POSSIAMO ESSERE MESSI SOTTO SOPRA? – SPAZIO WIESL – BOLZANO – Sabato 22 dicembre alle ore 17, il regista Manuel Canelles apre al pubblico in anteprima lo Spazio Wiesl, in via Bivio 49/A nuova location di ricerca e sperimentazione artistica a Bolzano, curata da Spazio5 artecontemporanea. Con l’occasione verrà proposta la lettura performativa Possiamo essere messi sotto sopra? scritta dal collettivo di lavoro del workshop teatrale e attivato dallo sviluppo di comunità La Vispa di via Maso della Pieve.  Gli attori, alcuni alla loro prima esperienza, hanno lavorato in un “insieme” eterogeneo, composito e differenziato, un quadrato che al di là della sala è evidentemente uno spazio del corpo e della mente, un luogo in cui immaginazione e disagio possono convivere e offrire al pubblico la possibilità di tradursi, trascriversi, risolversi o semplicemente attivare una crisi. Spazio Wiesl, che avrà in futuro una programmazione a carattere internazionale e che inviterà a Bolzano i maggiori artisti della scena performativa e visiva, ha già avuto un’apertura con uno studio su Madre Coraggio di Bertold Brecht, testo che il regista Manuel Canelles intende proseguire anche durante il prossimo anno. Lo studio cercherà di giungere alla costruzione di una struttura visionaria che escluda il significato stesso delle azioni ma punti all’epica delle forme e dei significanti.

Tra gli artisti invitati l’ attore Giacomo Piperno, Mamadou Dioume (anche regista) l’artista Michelangelo Pistoletto, il compositore Yuval Avital, l’ètoile internazionale Liliana Cosi, gli artisti italiani Carlo Vidoni, Manuela Sedmach, Charlemagne Palestine. Direttore artistico e regista di Spazio Wiesl è Manuel Canelles artista visivo, regista e coach teatrale. Da anni la propria ricerca è influenzata dal conflitto tra rappresentazione e realtà e indaga la condizione provvisoria della memoria, la precarietà del tempo e l’ambiguità dell’esistente.
Tra gli ultimi premi il Canada’s Word Film Festival, l’Hollywood International Moving Pictures Film Festival, l’Hollywood International Independent Documentary e il Los Angeles Film Fest e la partecipazione ad importanti appuntamenti internazionali (tra cui Biennale di Venezia; Artissima, Torino; Art Fair, Bologna / Biennale della musica, Zagabria / MMSU, Museo dì arte moderna e contemporanea Rijeka (HR) / ArtVerona / Museo del Louvre, Parigi. ecc). Il Macro (Museo di Arte Contemporanea di Roma) dedicherà nel mese di febbraio 2019 un approfondimento tematico al suo lavoro.

 

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