Teatro, Va in scena a — 04/07/2014 at 15:10

Se Garbo parla allora Greta mente in scena all’Asti Teatro Festival

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ASTI – Va in scena all’Asti Teatro Festival (36 esima edizione)  dal 4 al 5 luglio 2014 lo spettacolo “Se Garbo parla allora Greta mente” con protagonista  Alessia Innocenti nei panni della Divina. Garbo talks o Garbo laughs, titolarono i giornali dopo le due interpretazioni di Greta Garbo nel suo primo sonoro Anna Christie (1930) e in Ninotchka (1939), a dimostrazione che la diva, soprannominata la Divina, dettava le regole mediatiche nonostante la sua riservatezza nei confronti dello spazio pubblico.

Dopo Marylin Monroe, icona indiscussa dello star system hollywoodiano e del mondo dell’arte, interpretata in Bye Baby Suite, scritto da Chiara Guarducci, Alessia Innocenti veste i panni della Divina per antonomasia in Garbo parla (se Greta mente), scritto per lei dal giornalista Alberto Severi.
Fredda come la terra svedese che l’aveva generata e impenetrabile come il mistero di cui si era circondata, Greta Garbo non era approdata immediatamente al cinema americano, passando prima da lavori diversi come ad esempio la commessa ai grandi magazzini PUB di Stoccolma o la modella. Attrice di muto ed interprete di ruoli da femme fatale, Greta Garbo ha raggiunto il successo nel suo primo film sonoro, Anna Christie (1930), in cui chiede un whiskey con ginger ale a parte e che le vale il titolo di giornale Garbo talks, ovvero la Garbo parla. Malinconica e riservata rispetto ai media, la Garbo si è poi ritirata a vita privata all’età di soli trentasei anni, dato in comune con Marylin Monroe.

Alessia Innocenti  (Crediti foto di Emilano Pona)
Alessia Innocenti (Crediti foto di Emilano Pona)

“Ciò che mi affascina di queste due donne, dai temperamenti molto diversi, la Monroe più corpo e la Garbo più volto, sono la comunanza di un destino, che le ha volute vittime della loro immagine, fortuna e sfortuna allo stesso tempo – racconta Alessia Innocenti – e la capacità di avere dettato uno stile nella moda, cosa che oggi in Italia non succede più e che viene invece replicata all’estero da star come Madonna o Lady Gaga”. Vita e moda si intrecciano all’interno dello spettacolo fino a confondersi. “Della Garbo – continua Innocenti – ho visto molti film e ne ho studiato lo stile e l’atteggiamento, molto essenziale ed androgino, che ho deciso di riproporre con un abbigliamento sobrio, ma non per questo meno sensuale di quello di Marylin”.

Lo spettacolo inizia volutamente proprio dalla fine, quando Greta ormai quarantenne si ritrova per caso all’interno di un grande magazzino, dove intrattiene un dialogo con un manichino. La Garbo parla dunque. Il trucco, non solo teatrale, però c’è. E se Greta mente? E se Greta, o almeno quella che noi crediamo che quest’ultima sia, non fosse davvero lei? La storia infatti è tutta giocata su un forte senso di ambiguità: la Garbo parla, ma potrebbe anche essere una mitomane con sdoppiamento della personalità che si crede la grande diva. Greta più o Greta meno nella finzione teatrale. Tuttavia la menzogna è un po’ anche l’aura di mistero che la Garbo aveva costruito intorno a sé per proteggere il suo privato dallo spazio pubblico, fino a rompere la sua relazione con la poetessa Mercedes de Acosta, che aveva rivelato la loro storia ai giornalisti.

(crediti foto di Aldo Iurlaro)
(crediti foto di Aldo Iurlaro)

Ambientato in un teatro non convenzionale, come un negozio di abbigliamento, lo spettacolo non nasce per essere rappresentato in teatro. Già con Bye Baby Suite Alessia Innocenti aveva dato prova di una perfomance in una camera d’ albergo, a stretto contatto con il proprio pubblico.
Mi piace il discorso della contaminazione e di portare gli spettacoli in spazi che potrebbero essere naturali per la storia, come nel caso della Garbo – conclude Innocenti – perché nel teatro vale la proporzione per cui la vita vera diventa straordinaria e alla fine anche luoghi non teatrali come una camera d’albergo o un negozio possono diventare teatro. Mi piace pensare, in fondo, che si possa fare teatro ovunque”.

Garbo parla (se Greta mente)
in scena all’Asti Teatro XXXVI dal 4 al 5 luglio

drammaturgia di Alberto Severi
con Alessia Innocenti
(assistente alla regia Silvio Zanoncelli)

(foto di copertina di Aldo Iurlaro)

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