Danza, teatro danza — 02/12/2015 at 18:16

I Dream: tra vita, flashback e sogno

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PORCARI (Lucca) – Lo spazio è quello di SPAM dentro il cartellone della stagione autunnale Qualcosa si muove , diretta da Roberto Castello, fra teatro, danza, musica, letteratura e videoarte. I Dream, in prima regionale toscana, parte con un’immagine sul palco in un a solo, una esperienza quasi unica del coreografo, danzatore  trentino Michele Abbondanza tanto dissacrante- provocatoria quanto leggera e divertente. Co-fondatore nel 1984 della Compagnia Sosta Palmizi dopo aver lavorato con Carolyn Carlson, per poi fondare con la collega Antonella Bertoni l’omonima Compagnia Abbondanza|Bertoni, è fra i maggiori esponenti della scena mondiale di danza di ricerca contemporanea. Michele Abbondanza apre i quadri evocativi del suo nuovo spettacolo performativo in assolo mentre si infila una parrucca dai lunghi capelli biondi riccioluti per chiudere, ad anello, su una video proiezione in bianco e nero dove dal mixer si zoomma su un bimbo-forse proprio lui, sempre proiettato sullo sfondo, che fa pratica alla sbarra coi suoi compagni a scuola di danza classica, qualche decennio fa.

Michele Abbondanza
Michele Abbondanza Antonella Bertoni

I Dream è poco meno di un’ora di performance mozzafiato dove il filo conduttore è quello della memoria. Una successione di sequenze visive, sonore e performative allacciate come perle in una collana. A volte sono oggetti, a volte parole di canzoni ( I will survive di Gloria Gaynor è un po’ la colonna sonora di un film nel film), a volte testi da lui stesso suonati e cantati alla chitarra mentre sullo sfondo scorrono rimandi di rimandi, scene color seppia di silhouettes danzanti, scenografie di spettacoli altri. Si intrecciano lacerti di memorie in un continuo rispecchiamento di presente e passato dove proprio nel fondale risiede la traccia mnestica mixata con l’avvicendarsi di stimoli materiali in scena come quella criptica e inquietante di un enigmatico personaggio forse umano forse no nascosto da un drappo nero, unico elemento scenografico dentro lo spazio vuoto che ad un certo punto viene “ resuscitato” da Abbondanza.

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Si tratta di una sorta di manichino che lo stesso artista muove, di spalle, a passo di danza- un alter ego, un doppio inanimato che forse è ancora dentro il sé presente del coreografo. Ma non ci sono tracce di nostalgia in questo lavoro, anzi, sono proprio i molteplici materiali sensoriali e plastici ad animare il corpo del danzatore in un percorso di bellezza espressiva emozionante, quasi dessero il LA allo sprigionarsi di energie che si riattivano attraverso la memoria del corpo, dando vita cosciente alla filigrana emotiva della storia di un percorso esistenziale ed artistico. E’un po’ come quando ciascuno di noi sfoglia un album fotografico, un riassunto di alcuni momenti salienti della propria vita che però rimangono a livello di emozione mentale e affettiva; così e invece, Michele Abbondanza trasferisce al e sul proprio corpo per perfetta quintessenza di microazioni interpretative che la sua straordinaria macchina corpo gli permette, la fantasia rievocativa animando fantasmi, storie, frammenti, momenti brillanti e momenti opachi. Il lavoro si chiude in una dissolvenza dove il performer scompare- mentre il manichino rimane abbandonato a terra in disparte, mentre l’artista ricompare tra fumi un po’ diabolici, come nella materia pulviscolare notturna del sogno al risveglio, che attiva e riattiva desideri nel flusso di azioni fisiche e processi mentali in quella progressione complessa che è la nostra vita.

I DREAM di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Con Michele Abbondanza
Video Tommaso Monza e Andrea Gentili
Produzione Compagnia Abbondanza|Bertoni
MIBACT- Dipartimento Spettacolo Provincia autonoma di Trento- Comune di Rovereto- Assessorato alla contemporaneità Regione autonoma Trentino- Alto Adige

Visto il 27 novembre 2015 a Spazio SPAM ( Porcari- Lucca)

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