Festival(s) — 01/06/2017 at 22:49

Il programma completo del Festival delle Colline Torinesi: 27 spettacoli per 19 giorni di teatro contemporaneo

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TORINO – Il programma completo del Festival delle Colline torinesi. Le schede di ogni spettacolo, le drammaturgie, gli artisti sul palcoscenico, i registi. Le Compagnie ospiti. Le prime nazionali. Il meglio del teatro contemporaneo da domenica 4 a giovedì 22 giugno si può vedere a Torino. 27 spettacoli in 19 giorni. Lo sforzo organizzativo di Isabella Lagattola e Sergio Ariotti direttori artistici di uno dei festival più prestigiosi d’Italia, capaci di presentare un cartellone di grande richiamo.

 

AMELIA LA STREGA CHE AMMALIA AND FRIENDS prima nazionale

Ovvero: “Quando si è visto Dio qual è il rimedio?”

Teatro Marcidofilm! domenica 4 e lunedì 5 giugno, ore 19.30 – martedì 6 giugno, ore 21.30

Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa evocano lo spirito e la potenza creativa di tre grandi donne, scrittrici e poetesse, provando ad entrare nella loro “caverna sentimentale”, per raccontarne la vita e il destino. Prenderanno forma e si intrecceranno le voci, le pulsioni e i sogni di Emily Dickinson, Sylvia Plath, Amelia Rosselli.
ABEBECH – FIORE CHE SBOCCIA

Teatro Astra domenica 4 giugno, ore 21.30

La vera storia di Abebech, in amarico: “Fiore che sboccia”, la nonna dell’attrice e cantante italo-somala Saba Anglana, racconta le vicissitudini. La deportazione dall’Etiopia a Mogadiscio, la somatizzazione delle sofferenze della terra in cui si trova a vivere, la forza della fede e l’incontro con un santone che l’aiuterà a riconciliarsi con le sue origini, l’espulsione dalla Somalia…

 

 

 

Lettere dalla notte

 

LETTERE DALLA NOTTE

Lavanderia a Vapore lunedì 5 giugno, ore 21.30

Chiara Guidi incontra Nelly Sachs, scrittrice e poetessa tedesca di origine ebraica rifugiatasi in Svezia per sfuggire alle persecuzioni razziali, Premio Nobel 1966. Nelle sue parole, nella polvere che spesso evoca, si intravede il cammino doloroso dei popoli e delle genti, a cui la poesia dà voce. L’incontro con la Sachs avverrà anche attraverso il carteggio tra lei e il poeta romeno Paul Celan. Chiara Guidi dirigerà, in scena un “coro di cittadini”.

 

 

 

Zoo(m)out

ZOO[M]OUT Primo adattamento per voce, musica e video

Casa Teatro Ragazzi martedì 6 giugno, ore 19.30

Ispirandosi al romanzo “L’uomo che cadde sulla terra” di Walter Tevis, (un film nel 1976 di Nicolas Roeg interpretato da David Bowie), l’autrice e interprete dello spettacolo prova a immaginare come può essere il mondo visto con lo sguardo di un alieno proprio partendo dalla fascinazione per l’uomo, per il cantautore e attore britannico, che ha fatto della sua “naturale alienità” uno stile distintivo.

RAFFICHE RAFALES | MACHINE (CUNT) FIRE

Le Petit Hotel mercoledì 7 giugno, ore 19.30 – giovedì 8 e venerdì 9 giugno, ore 19.30 e 21.30

Le otto interpreti di Motus invadono alberghi e fanno sentire, vicinissime agli spettatori, il fiato acre ed eccitante della rivolta, gli odori sexy delle streghe transmoderne, che non solo sono tornate per un attimo, ma restano con noi a contestare preconcetti, stereotipi e divieti. Un testo originale ispirato a Splendid’s di Genet e dedicato a lui e a Damir Todorovic. Una rivisitazione tutta al femminile per interrogarsi su cosa sia l’identità e la rivoluzione.

EDUCAZIONE SENTIMENTALE prima nazionale

Teatro Astra mercoledì 7 giugno ore 21.30

Tre uomini, vicini di casa, abitano le villette a schiera di una tranquilla località di mare. All’improvviso arriva una ragazza col suo bagaglio di speranze. Una catastrofe si avvicina, perché nel mondo dei tre uomini c’è spazio solo per loro stessi. L’iniziale apertura verso il prossimo si trasforma in diffidenza, pregiudizio, misoginia, rancore. Straniante è la musica latino-americana di sottofondo. Nasconde un giallo.

 

 

Educazione sentimentale Kronoteatro

 

IL CIELO NON È UN FONDALE

Fonderie Limone giovedì 8 giugno, ore 21.30

Lo spettacolo esplora il fenomeno irreversibile dell’urbanizzazione dei paesaggi e dei modi di vivere, ma arriva anche a riflettere sul paradossale lavoro del teatro: sognare gli altri insieme a loro, immaginando di essere noi stessi l’altro, l’escluso, quello che, mentre tutti sono al riparo, come diceva Camus, “resta da solo sotto la pioggia”. Un atto drammatico apparentemente “senza trama e senza finale” che prova a restituirci i continui spostamenti di senso tra quello che noi siamo e quello che ci succede intorno.

 

EMILY

Teatro Astra venerdì 9 giugno, ore 21.30

I mille no dell’adolescenza: Emily non vuole uscire dalla sua stanza, Emily non vuole mangiare, Emily non vuole occuparsi di pulizie o vestiti, legge libri che il padre le ha proibito, non vuole dormire e di notte scrive. “La mia occupazione è amare”, diceva Emily Dickinson. Milena Costanzo incontra la poetessa statunitense evocandone in scena la vita, provando a farsi travolgere dalla sua estasi, che in fondo è il grado sommo dell’esperienza mistica.

 

 

Elephant Woman

 

ELEPHANT WOMAN prima nazionale

Teatro Gobetti sabato 10 giugno, ore 19.30

Lo spettacolo racconta le vicende di Topazio B, donna trentacinquenne che decide di abbandonare lavoro, famiglia e amicizie per gettarsi in una vita ai margini della legalità. Cosa succede quando, con sguardo cinico e disincantato, si sceglie la ribellione a tutto come reazione alla mancanza di amore? Elephant woman è il primo segmento della Trilogia 34, con cui l’autore vuole affrontare i concetti di distruttività umana e mancanza d’amore negli ultimi 50 anni.

 

ROBERTA VA SULLA LUNA How to explain theatre to a living dog prima nazionale

Teatro Gobetti sabato 10 giugno, ore 21.30 – domenica 11 giugno, ore 19.30

Roberta Bosetti e Renato Cuocolo raccontano che questo loro ultimo lavoro ha iniziato a definirsi dopo il ritrovamento nel magazzino di casa di un’edizione speciale di OGGI che celebrava l’allunaggio dell’Apollo 11 nel Mare della Tranquillità. E poi, con l’arrivo di Nuvola nella loro vita, un cane che porta il nome di qualcosa che sta in aria. Ma anche con la comparsa di una cartolina di 40 anni prima, dimenticata da tempo, imbucata a Houston…

PEDIGREE prima nazionale

Teatro Astra domenica 11 giugno, ore 21.30 – lunedì 12 giugno, ore 19.30

La storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo. Uno spettacolo che si interroga sulle difficoltà della nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, una generazione in provetta alla ricerca di radici e alle prese con nuove paure. In scena due uomini apparentemente senza relazioni che raccontano di noi e della nostra società, delle nostre dita che corrono veloci su schermi e tastiere mentre le nostre menti e i nostri vestiti sono ancora impregnati dell’odore di naftalina.

 

 

 

Lingua madre mameloschn ©Claudia Pajewski

LINGUA MADRE MAMELOSCHN

Teatro Gobetti lunedì 12 giugno, ore 21.30

Un dialogo privato e politico, una ricerca continua dell’ identità, lo scavo nella memoria. In scena ci sono tre donne, di tre diverse generazioni: una nonna, una figlia e una nipote. La lingua madre è qualcosa che le accomuna. Così come la storia della loro famiglia ebrea che ha conosciuto il nazismo, il socialismo di stato, la lotta politica all’ombra del muro di Berlino. Una storia che le segue ovunque, che presenta ancora dei conti da pagare e dalla quale non si può sfuggire, come succede alla più giovane delle donne, neanche a migliaia di chilometri di distanza.

Human Animal

 

 

HUMAN ANIMAL Se sei immune alla noia non c’è niente che tu non possa fare prima nazionale

Scuola Holden martedì 13 e mercoledì 14 giugno, ore 19.30

Il mondo degli uomini così come è oggi è avvilito dalla burocrazia. C’è chi dice che la chiave per andare avanti (e dunque per eluderne le trappole) sia l’astuzia, chi l’inganno, chi la capacità di relazione, chi la pura intelligenza o l’efficienza. Ma la verità è che l’unica possibilità è essere “inannoiabili”. Lo spettacolo prende ispirazione da “Il re pallido”, l’ultimo romanzo incompiuto di David Foster Wallace, per indagare una delle sfide più spinose del tempo contemporaneo: la noia della quotidianità.

DIARIO DI UNA CASALINGA SERBA

Casa Teatro Ragazzi martedì 13 giugno, ore 21.30

Angelka, giovane donna serba, ripensa alla sua vita, come guardandosi allo specchio. La sua infanzia nella Jugoslavia di Tito, la sua adolescenza, l’età adulta nella Serbia di Slobodan Milosevic. “Come si fa a distruggere un paese così bello?” si domanda. Dal romanzo di Mirjana Bobic Mojsilovic, uno spettacolo che evoca trent’anni di storia. Angelka sta seduta in una scatola, la sua piccola casa, come una bella bambola e prova a scoprire se è diventata grande.

 

 

Personale Politico Pentothal

PERSONALE POLITICO PENTOTHAL prima nazionale

Lavanderia a Vapore mercoledì 14 giugno, ore 21.30 – mercoledì 15 giugno, ore 19.30

“Fitti fatti di fattanza raccontano di un’eroina fatta di eroina che cerca di disintossicarsi tramite una favolosa e favoleggiata cura del sonno”. Personale Politico Pentothal nasce dall’imprevedibile tavolozza lessicale di Andrea Pazienza per provare ad essere un omaggio al disegnatore e narratore italiano e al suo dizionario da-dapaz. In scena Marta Dalla Via, accompagnata dal vivo da cinque rapper che liberano i freni inibitori del pensiero così come fa Pentothal, alter ego di Pazienza, farmaco letale, anestesia del pensiero.

 

She She Pop  50 Grades of Shame Doro Touch

 

50 GRADES OF SHAME prima nazionale

Teatro Astra giovedì 15 giugno, ore 21.30 – venerdì 16 giugno, 19.30

Cosa significa sesso? Cosa definisce una donna? Cosa un uomo? Cosa sa un bambino? Lo spettacolo riflette sulla sessualità e sulla consapevolezza sessuale prendendo ispirazione da un noto dramma di Wedekind e da un romanzo di E.L. James. Attraverso un collage di immagini reali e digitali, che sa tanto di avanguardie storiche, i performer delle She She Pop cercano ironicamente la risposta a queste domande. In scena corpi reali e ibridi fantastici, con musiche dal vivo.

 

 

Ifigenia In Cardiff Roberta Caronia

IFIGENIA IN CARDIFF prima nazionale

Casa Teatro Ragazzi venerdì 16 giugno, ore 21.30 – sabato 17 e domenica 18 giugno, ore 19.30

Come in un film di Ken Loach, Gary Owen racconta di Effie, la sfrontata, la sboccata, la squattrinata che abita a Splott, a sud di Cardiff, in un Galles di periferia. Effie vive di niente e si sbronza insieme ai compagni di bevute Leanne e Sacha, finché una sera l’incontro con un giovane soldato, che ritorna dall’Afghanistan, determina una svolta nella sua vita. Effie, innamorata, non sarà più la stessa…

 

 

Acqua di Colonia

ACQUA DI COLONIA

Teatro Astra sabato 17 giugno, ore 21.30

Italiani colonialisti? Elvira Frosini e Daniele Timpano tornano, ad un anno di distanza dalla presentazione dello studio Zibaldino africano, a riflettere (e a farci riflettere) sulla storia del colonialismo italiano, cominciato già nell’Ottocento ma nell’immaginario nazionale ridotto ai cinque anni dell’impero fascista. Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono solo nomi in sbiaditi libri di storia patria o anche paesi reali? Gli africani sono tutti uguali? E i profughi, i migranti di oggi?

 

 

Masculu e fìammina ©MasiarPasquali

MASCULU E FÌAMMINA

Teatro Astra domenica 18 giugno, ore 21.30

In un meridione innevato un uomo fa visita alla tomba della madre. Comincia un emozionante flusso di coscienza al riparo dagli imbarazzi e dalle paure. Racconterà alla mamma la sua esistenza con un tipico modo di confessarsi del sud, quasi rituale. La vita vissuta e quella di oggi, ma anche le speranze per il futuro. E poi quel grande segreto che forse lei conosceva e custodiva con infinito amoroso rispetto.

 

 

L’inquilino foto di Sara Gentile

L’INQUILINO

Teatro Astra lunedì 19 giugno ore 19.30

Nell’atmosfera quasi kafkiana di un condominio, vive il signor Trelkovsky, subentrato ad un’affittuaria suicida. Egli si confronta con l’ostilità dei vicini e con le proprie paure ataviche, che lo accompagnano nei deliri di persecuzione. Ispirato a “L’inquilino del terzo piano” di Topor, lo spettacolo ci fa capire come, rotto ogni patto sociale, l’obiettivo finale di tutti gli uomini sia di sopravvivere nella giungla della città. Dal romanzo di Topor è anche stato tratto il film omonimo di Polanski.

 

 

Titans foto José Miguel Jiménez

TITANS prima nazionale

Lavanderia a Vapore lunedì 19 giugno, ore 21.30

In un vuoto indefinito, un essere cosmico di sesso indefinito, si dondola lentamente su un’altalena. Ha la pancia misteriosamente rigonfia… Prima degli dei dell’Olimpo ed anche prima dell’inizio del tempo, i Titani governavano l’universo. Essi sono fra i primi esseri escogitati dall’immaginazione umana. Cercando di coltivare l’arte di non prendersi troppo sul serio, Euripides Laskaridis propone le sue trasformazioni, cerca di comprendere perché facciamo ciò che facciamo e di cosa abbiamo realmente bisogno.

 

Corale numero uno Elena Bucci ©GianniZampaglione

CORALE NUMERO UNO Storia di Papusza e altri cittadini del mondo prima nazionale

Fonderie Limone martedì 20 giugno, ore 19.30

Bronislawa Wajs detta Papusza (Bambola), poetessa e cantante polacca di etnia rom, diventa voce e testimone del popolo zingaro. Il suo soprannome è conosciuto in tutte le “tribù” e Papusza rinuncia al sonno per partecipare alle veglie notturne e alle feste, diventando un registratore vivente sempre in funzione. Convinta a mettere nero su bianco queste memorie e ad esibirsi nei teatri ottiene grande successo. La sua comunità non lo sopporta e Papusza si ritrova schiacciata tra due mondi e due culture.

Stanze Andrea Macchia

STANZE/QOLALKA prima nazionale

Fonderie Limone martedì 20 giugno, ore 21.30

Tutto ha inizio nel 2010, quando alcuni rifugiati politici somali si mettono in gioco per narrare davanti a una telecamera i loro viaggi drammatici e il soggiorno provvisorio a Torino nella caserma La Marmora di via Asti, già sede della Guardia Nazionale fascista. Oggi, quasi tutti i protagonisti di quel racconto corale non sono più a Torino. Sono ripartiti verso paesi del nord Europa che, più dell’Italia, rappresentano la terra promessa. Di tutti loro, con la mediatrice culturale Suad Omar, è rimasto Abdullahi Ahmed Abdullahi. Suad e Abdullahi saranno in scena per proporre uno strabiliante corto-circuito della storia, tra persecuzioni di ieri e di oggi.

 
PIXELATED REVOLUTION Una conferenza non accademica prima nazionale

Polo del ‘900 mercoledì 21 giugno, ore 19.30

Una conferenza “non accademica” nella quale Rabih Mroué, artista libanese residente a Berlino, siinterroga sul ruolo di foto e video dei nostri cellulari nella documentazione della storia contemporanea. Mroué commenta alcuni momenti della guerra civile siriana proprio attraverso i materiali visivi dei telefonini, appassionatamente raccolti, rivelatori di sorprese. Ci porta a riflettere sulla nostra cultura visiva quando immagini come queste diventano simboli e icone. Non manca di emozionarci.

DA PARTE LORO NESSUNA DOMANDA IMBARAZZANTE Letture da L’amica geniale prima nazionale Teatro Astra mercoledì 21 giugno, ore 21.30

Prendendo spunto dal notissimo ciclo di romanzi dedicati alla storia di un’amicizia tra due donne, Fanny & Alexander e Ateliersi affrontano una ricerca sull’attorialità e sul significato della drammaturgia. In scena il corpo e le voci delle due interpreti evocheranno esistenze e relazioni reciproche. Sullo sfondo la storia di un paese travagliato, con le sue tante contraddizioni e le sue metamorfosi.

 

SO LITTLE TIME prima nazionale

Casa Teatro Ragazzi, Torino giovedì 22 giugno, ore 19.30

In So Little Time Rabih Mroué e Lina Majdalanie esplorano la storia moderna del Libano presentando l’insolita vicenda di un primo martire libanese, la cui storia paradossale si colloca negli anni Sessanta del Novecento. Il corpo di un giovane studente libanese arruolatosi nel Movimento per la Liberazione della Palestina viene restituito al suo paese. Si organizzano cerimonie ufficiali, ma poco tempo dopo si scopre che…

 

 

Black’s Tales

 

THE BLACK’S TALES TOUR prima nazionale

Le Roi Music Hall giovedì 22 giugno, ore 21.30

Arriva la notte. Un momento della giornata pericoloso per chi, come Licia Lanera, soffre d’insonnia e ogni notte si sente insidiata da inquietudini e paure. Lei sceglie di condividere questo suo momento con il pubblico, travestendosi da icona pop e risalendo alle origini della scrittura letteraria, alle fiabe. Licia racconta quelle terribili di Andersen e dei fratelli Grimm a suon di musica elettronica e ci porta a distinguere ciò che siamo stati da bambini da ciò che siamo diventati da adulti.

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