Festival(s) — 25/08/2012 at 12:58

Dentro e fuori le mura di Castel del Monte va in scena il festival internazionale di Andria Castel dei Mondi

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Simbolo culturale tra più importanti della storia d’Italia, Castel del Monte si appresta ancora una volta ad essere il testimonial prestigioso, oltre ad ispirare il nome della XVIᵃ  edizione del Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi. Il maniero a pianta ottagonale è un edificio del 18° secolo fatto erigere dall’imperatore Federico II inserito nell’elenco dei monumenti nazionali italiani ed è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Dal 25 agosto al 2 settembre si svolge ad Andria uno dei festival più importanti del Sud con un cartellone in grado di offrire 35 titoli, tra i quali quattro tra anteprime e prime nazionali, sette debutti regionali, oltre ad eventi speciali, dibattiti e laboratori.

I curatori artistici del festival sono Riccardo Carbutti  per la sezione  internazionale e progetto speciale, Antonella Papeo per il Teatro Minimo – drammaturgia contemporanea e Mario De Vivo – sezione Off.

 Si inizia sabato 25 (replica anche il 26) con la lettura di Sergio Rubini, accompagnato al pianoforte da Umberto Sangiovanni, dalla voce di Gabriella Profeta, e dal basso di Adriano Malcovich, dedicata a Bartleby, lo scrivano di Hermann Melville: è la storia di un grottesco scrivano silenzioso, regolare, lavoratore, che rivendica il diritto all’ozio ed al silenzio. Finché smette di ubbidire, di copiare, di parlare, di muoversi, di mangiare. Un personaggio fragile che rivela i suoi tanti involucri interiori, mostrando sempre una faccia diversa dietro la sua maschera inamovibile. Domenica 26 il festival apre con la prosa con l’anteprima nazionale di un testo ancora non rappresentato in Europa di Tennesse Williams, curiosamente divertente e ironico. Si tratta di Rodaggio matrimoniale per la regia di Jurij Ferrini con Fulvio Pepe e Isabella Macchi, spettacolo coprodotto da Castel dei Mondi. I giovani attori di Punta Corsara sono i protagonisti (il 26) di Petitoblok. Il baraccone della morte ciarlatana, liberamente ispirato alle opere di Antonio Petito e Aleksandr Blok per la regia di Emanuele Valente

 

(Petitoblok. Il baraccone della morte ciarlatana)

Anna Pavignano (26 agosto) racconta la sua vita con Massimo Troisi, in Da domani mi alzo tardi, per ricordare l’anniversario trentennale di Ricomincio da tre, opera prima di Massimo Troisi, nasce il reading musicale di Anna Pavignano. Scrittrice, sceneggiatrice, nomination all’Oscar nel 1996 per la migliore sceneggiatura con il film Il postino di Michael Radford e Massimo Troisi, è stata compagna di Troisi nella vita e sul set. Accompagnata alla chitarra da Alfredo Morabito, l’autrice ripercorre la vita del regista e attore, facendo ricorso a una finzione letteraria: immagina che l’attore non sia morto, al termine della proiezione de Il postino, ma si sia ritirato in una segreta località di campagna, per una sorta di esilio volontario. Il racconto comincia quando Troisi decide di tornare nella sua vecchia casa di Roma, per riannodare i fili con il suo passato.

(L’origine del mondo. Ritratto di un interno. Immagine di Claire Pasquier)

(Voci Medea)

Lunedì 27 la compagnia Aleph presenta Voci – Medea, liberamente ispirato all’omonimo libro di Christa Wolf . Regia e coreografia di Paola Scoppettuolo. Martedì 28 lo spettacolo L’Origine del mondo. Ritratto di un interno, scritto e diretto da Lucia Calamaro che spiega come sia «un ciclo che ho costruito su una vita, quella di una donna in crisi; vita che si declina in capitoli che, sebbene si seguono, non portano verso una fine ma tendono verso un Origine. Una vita che si inceppa e che sente, nell’impasse obbligata, il bisogno di indagare suo malgrado quel Cominciamento per tutti noi misterioso, attraverso il rapporto con un analista e soprattutto attraverso una particolare modalità di gestione della figlia. »

 Diss(è)nten

Sempre il 28 (replica il 29) Antonio Panzuto presenta il Il frigorifero lirico, opera lirica in un frigorifero ispirata al “Vascello Fantasma” di Richard Wagner. Segue il concerto della Dauniaorchestra nata dall’iniziativa del pianista e compositore Umberto Sangiovanni, che si esibisce insieme a Gabriella Profeta (voce e percussioni), Adriano Matcovich (basso) e Tiziano Ruggeri (tromba). Il teatro ritorna mercoledì 29 con lo spettacolo Diss(è)nten. La drammaturgia è di Gabriele Paolocà, interpreti e regia Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Gabriele Paolo. Suoni composti ed eseguiti dal vivo da Dario Tatoli. Finalista al “Premio Kantor 2010 al Teatro CRT di Milano. Il programma prevede anche la presentazione di una selezione di Atti Unici da Anton Cechov presentati dall’Associazione Teatro C/R-Fattore K-Associazione Olinda. L’Ideazione e la regia è di Roberto Rustioni. Con Renato Avallone, Paolo Li Volsi,Valentina Picello,Roberta Rovelli,Alessandro Tedeschi. La drammaturgia di Chiara Boscaro con la collaborazione di Filippo Renda. Introduzione a cura di Fausto Malcovati.

(Il frigorifero lirico)

Un ripasso generale di icone musicali rivisitate con il gusto per l’enigmistica è quello proposto dagli Oblivion con Oblivion show 2.0 Il sussidiario popolare quanto raffinato ensemble che sa unire il revival sulle note (ispirandosi al Quartetto Cetra) con un gusto tutto personale per il rebus scenico. Il 29 è di scena anche La Festa di Nozze del Circo Klezmer, in arrivo dalla Spagna con la sua energetica compagnia di interpreti che sono anche cantanti acrobati e musicisti.

 Giovedì 30 e venerdì 31 sono di scena i Terrammare e Teatri Abitati con Lezione di Classe e  Romeo e Giulietta nell’adattamento “straccione” di Francesco Niccolini. Giovanni Guerrieri con la compagnia Sacchi di Sabbia presenta Abram e Isac e Il ritorno degli Ultracorpi (qui sotto forma di inedito frammento) e il debutto nazionale del Teatro Minimo, con Let there be love di Kwame Kwei-Amah per la regia di Vittorio Continelli. Venerdì 31 Gabriele Vacis presenta La Parola Padre realizzato con i Cantieri Teatrali Koreja. La travolgente comicità di Duel/Opus 2 con il violoncello di Laurent Cirade e il piano di Paul Staicu, molto francesi nel mescolare pazzia musicale e tradizione classica. Da non perdere il ritorno a Castel del Monte, ancora una volta con un evento unico – con la Cenerentola al Castello di Michele Campanale e della sua compagnia La Luna nel Letto, coproduzione dal Festival. In replica anche il 2 settembre.

I titoli del programma di sabato 1 settembre prevedono Fine Famiglia della compagnia Animanera: un’indagine nel territorio dell’esplorazione dei contrasti intergenerazionali e famigliari. La Protesta messa in scena dalla compagnia La Ballata dei Lenna, vincitore “Festival Anteprima89 ed. 2012 Antidoti – Milano, menzione speciale Festival Asti 33 “premio scintille 2011″ nuove drammaturgie e vincitore Bando Culturale 2012 – Udine. Roberto Abbiati presenta Lo Stampatore Zollinger con le musiche di Alessandro Nidi. 

Domenica 2 settembre Senza Piume Teatro racconta le favole con Come Pollicino e di seguito Perdere La Faccia, cortometraggio firmato dai Menoventi e da Daniele Ciprì, a cui farà seguito l’incontro dal titolo Una questione di prospettiva. La Compagnia di interpreti/autori è composta da Consuelo Battiston, Gianni Farina, Alessandro Miele ed ha avuto di recente il Premio Hystrio-Castel dei mondi dedicato a una giovane compagnia emergente e il Premio Rete Critica per L’uomo della sabbia. Completa questo “sguardo” sul teatro italiano lo spettacolo del Teatro Kismet Piccola Antigone e Cara Medea  e il seminario condotto da Massimiliano Civica su Il Mestiere dell’Attore, Libertà in Prigione – dire i versi.

(Perdere la faccia Menoventi)

Il 2 settembre c’è l’occasione di assistere ad un ripasso generale di icone musicali rivisitate con il gusto per l’enigmistica  proposto dagli Oblivion con Oblivion show 2.0 Il sussidiario popolare quanto raffinato ensemble che sa unire il revival sulle note (ispirandosi al Quartetto Cetra) con un gusto tutto personale per il rebus scenico.

Il programma completo è pubblicato su  www.casteldeimondi.it

info e biglietti 0883261605 /3396015695

 

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