Danza — 23/09/2022 at 12:06

Made of space, il movimento rende visibile il tempo

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RUMOR(S)CENA – ROVERETO – La compagnia GN|MC formata da Guy Nader e Maria Campos ha iniziato ad esplorare il concetto di tempo e di spazio nel 2015 con il quintetto Time Takes The Time Time Takes (TTTTTT) a cui è seguito nel 2018 il settetto Set Of Sets e ha continuato ad attingere alla fonte di ispirazione di quei concetti mettendo in scena Made of Space. Con questa coreografia si chiude la trilogia che, approfondendo principi insiti nel movimento, ci mostra il fascino e la capacità comunicativa di un viaggio visivo e sonoro che, utilizzando le strutture musicali forniti da Miguel Marín, compositore che lavora regolarmente con la compagnia, articola il corpo nello spazio seguendo schemi di movimento che rendono visibile il tempo. In scena vediamo generi diversi, la danza urbana, l’acrobazia, la creazione contemporanea.

crediti foto di Guido Mencari

Maria Campos spiega che l’idea principale <<era quella di lavorare con “i tre tipi di movimenti”, spirale, oscillazione e pendolo, per “concepire” la coreografia>>, alla ricerca della<< tridimensionalità>>. Attraverso la variazione e la ripetizione di traiettorie, questa nuova coreografia, con la precisione dei suoi sette danzatori, crea una rigorosa composizione spaziale, uno spazio continuo e infinito, una partitura di percorsi, ripetizioni sostenute e variazioni continue dove la forza di gravità è principio coreografico. Sfidando le leggi della natura i due coreografi danno forma ad uno spazio geometrico occupato da danzatori che si lasciano trasportare dall’energia e dal dinamismo che li unisce, percorrendo traiettorie nello spazio assolutamente precise ma che possano avere un’oscillazione più caotica e meno prevedibile. È un viaggio visivo e uditivo in cui la coesione è posta al di sopra dell’importanza individuale e crea una rete attraverso percorsi che fungono da base per infinite variazioni, contrapponendosi e, allo stesso tempo, arrendendosi costantemente alla gravità.

L’elemento scenografico centrale sono l’illuminazione bianca e una spirale, che accentua l’esperienza sensoriale. Lo spazio non è più altro dai danzatori ma diventa, per così dire, il tessuto connettivo dell’organismo unico che essi sono muovendosi all’unisono, diventa un campo generatore che si intreccia al paesaggio creato dai loro movimenti, e sfocia in una poetica dello spazio che ferma lo scorrere del tempo. Il risultato è pura danza e puro suono che avvolgono il pubblico in un’onda, in un vortice di energia. Made of Space è una coreografia vibrante e precisa che entra nel flusso del tempo e lo mantiene sospeso, immerso in un paesaggio visivo e sonoro rarefatto. La bellezza e la precisione sono la nota caratteristica di questa compagnia fondata nel 2006 le cui creazioni sono state sempre ispirate dalla stessa linea di rigore e ossessione matematica.

Maria Campos ha spiegato come Made of space sia un concerto e che, quindi, si è voluto dare importanza tanto alla coreografia quanto all’energia che la performance sonora crea dal vivo, grazie all’esecuzione sul palco dei due percussionisti Daniel Munarriz e Sergio Álvarez . Una coreografia che ha tenuto gli spettatori avvinti, col fiato sospeso per la commozione.

visto al Teatro Zandonai di Rovereto il 9 settembre 2022 per il Festival Oriente Occidente

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