Festival(s) — 22/05/2012 at 21:34

Il VIE Festival di Modena ottava edizione, da prologo diventa epilogo e offre il meglio della scena contemporanea

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Il VIE Scena Contemporanea Festival, giunto alla sua ottava edizione, anticipa il suo calendario rispetto alle precedenti edizioni: dal 24 maggio al 2 giugno 2012, sui palcoscenici di Modena, Carpi, Vignola, Castelfranco Emilia, Rubiera, da prologo delle stagioni teatrali autunnali dal 2012, diventa epilogo con 10 giorni di spettacoli che avranno luogo nei consueti luoghi dell’Emilia. L’unico spettacolo annullato a causa del sisma che ha colpito l’Emilia Romagna e reso inagibile il Teatro Comunale di Carpi, è It’s Going to get worse and worse and worse, My Friend di e con Lisbeth Gruwez, previsto sabato 26 maggio  e domenica 27

 

Fondato e organizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, il cui direttore artistico è Pietro Valenti, il Vie Festival si pone come un appuntamento con la scena teatrale contemporanea, una vetrina privilegiata dove alcune tra le eccellenze della creazione mondiale incontrano e affiancano i lavori degli artisti più giovani. La decisione di anticiparlo viene spiegata da Valenti come una “scelta di fare il festival in primavera è stata l’occasione di inserire due spettacoli che fanno parte della stagione che sta per concludersi e il pubblico ha bisogno di confrontarsi con il contemporaneo”.

 

L’inaugurazione è riservata con Mariti al Teatro Storchi di Modena (24 e 25 maggio ore 21), un adattamento teatrale che il regista Ivo van Hove, ha tratto dal celebre film di John Cassavetes, presentato grazie al sostegno economico e produttivo del Progetto europeo Prospero di cui ERT è il membro italiano. Eimuntas Nekrošius, regista lituano di fama internazionale, vincitore di quattro premi Ubu, presenta Divina Commedia al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena, (26 maggio ore 21 e 27 maggio alle 15.30), messo in scena con gli attori della sua compagnia Meno Fortas.

 

 

Mariti regia di Ivo van Hove, (crediti fotografici Hu_Pers_A Jean Versweyveld)


Jonathan Burrows coreografo inglese e Matteo Fargion musicista e compositore italiano, presentano Speaking dance (TeTe Teatro Tempio, 25 maggio alle 18.30 e 26 maggio alle 16.30) e Counting to the One Hundred (TeTe Teatro Tempio, 25 maggio ore 19.30 e 26 maggio ore 17.30), capitolo finale della trilogia iniziata con Cheap Lecture e proseguita con The Cow Piece. Counting to the One Hundred conferma la ricerca artistica di questi artisti, capaci di tradurre la sequenza dei brani recitati in una danza di parole accompagnati dalla loro perfetta e complice sincronia scenica.

 

Antonio Latella e Danio Manfredini tornano al VIE dove presentano l’esito finale del loro lavoro registico. Latella con i tre movimenti conclusivi del progetto da lui dedicato a Via col Vento Francamente me ne infischio,che dopo Twins (Teatro Herberia, 2 giugno ore 15.30) e Atlanta (Teatro Herberia, 2 giugno ore 17.20), si completano in Black (Teatro Herberia, 1 giugno ore 17.30 e 2 giugno ore 18.50), Match (Teatro Herberia, 1 giugno ore 19.00 e 2 giugno ore 20.50), e Tara (Teatro Herberia, 1 giugno alle 20.30 e 2 giugno alle 22.30). Danio Manfredini presenta Amleto al Teatro Storchi di Modena, (1 giugno alle 21.30 e 2 giugno ore 20.30)

 

Accompagnato dal grande consenso che ha suscitato questo lavoro al Festival di Avignone, Pascal Rambert, regista e direttore del parigino Théâtre de Gennevilliers, teatro il cui focus d’azione è la creazione contemporanea, presenta a Clôture de l’amour (Teatro delle Passioni, 26 maggio ore 20.30 e 27 maggio ore 17.30), testo scritto e diretto dallo stesso Rambert per due straordinari interpreti, Stanislas Nordey e Audrey Bonet. Un doppio monologo che non si fa mai dialogo sulla fine di un amore. Il prossimo autunno Pascal Rambert firmerà per ERT la regia della versione italiana di Clôture de l’amour di cui saranno protagonisti Luca Lazzareschi e Anna Della Rosa.

 

Il Teatro Valdoca mette in scena la prima parte de la ‘Trilogia della gioia’, progetto triennale che vede il regista Cesare Ronconi affiancato di volta in volta da una giovane artista. O tu reale, scontrosa felicità (Teatro delle Passioni, 26 maggio ore 23. e 27 maggio ore 21) si compone di due movimenti, il primo, affidato a Muna Mussie, già attrice della compagnia, il secondo diretto dallo stesso Ronconi.

Onirici e visionari e poetici come spesso sono le produzioni degli artisti d’oltralpe, L’Eolienne porterà in scena L’iceberg (Teatro Fabbri, 26 maggio ore 21 e 27 maggio ore 15.30), spettacolo di circo coreografico che nasce dall’incontro fra Florence Caillon, coreografa e musicista, e Denis Robert, scrittore e giornalista. Attraverso il movimento, l’immagine e il suono, le arti circensi si ibridano e si fondono al linguaggio del corpo che traduce le sue vibrazioni in parole che esprimono l’instabilità delle relazioni umane del mondo contemporaneo.

Dino Mustafić firma la regia di Patriotic Hypermarket (Teatro Fabbri, 31 maggio ore 21.30 e 1 giugno ore 21), prima opera teatrale nata dalla collaborazione tra artisti serbi e kosovari opera scritta e recitata in due lingue il serbo e l’albanese. Serbi e albanesi si incontrano a teatro per raccontare, al di là degli stereotipi, la vita quotidiana del Kosovo; dalla quale piano piano emergono le profonde ferite non ancora rimarginate lasciate dalla feroce guerra che ha portato alla disgregazione della Ex- Jugoslavia.

 

Nabih Amaraoui & Matthieu Burner sono i coreografi di Them (Teatro delle Passioni, 30 maggio ore 21 e 31 maggio ore 21) lavoro in cui esplorano la natura umana lavorando su un’aria di Bach. Francesca Proia artista che abita la scena in modo molto incisivo, presenta The breathing us (Teatro delle Passioni, 29 maggio ore 21 e 30 maggio ore 18), tentativo dir rendere visibile il campo di energia che si può creare tra un uomo e una donna.

Il festival Vie 2012 segna il sodalizio con NODE Festival internazionale di musica elettronica e live media. Nel segno della sintesi e collaborazione tra due rassegne che indagano il contemporaneo: NODE è una rassegna giovane ma che già ha saputo connotarsi, farsi riferimento di un possibile connubio tra musica e arte nell’incontro tra video – maker e sound designer. Kreng (Teatro delle Passioni, 28 maggio ore 21) e Bellows: Giuseppe Ielasi + Nicola Ratti (Teatro delle Passioni, 2 giugno ore 23.30).

 

La seconda edizione di ‘Geco’, progetto che la Regione Emilia Romagna dedica agli artisti e alle compagnie del territorio: tra i protagonisti Barokthegreat con Indigenous (Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”, 31 maggio ore 19 e 1 giugno ore 19), spettacolo che intreccia una tessitura di atti musicali e di danza le cui coreografie sono curate da Sonia Brunelli, Gli Incauti con Hamelin (Teatro delle Passioni, 1 giugno ore 20.30 e 2 giugno ore 20.30), testo scritto nel 2006 da Juan Mayorga, drammaturgo spagnolo, incentrato sulla relatività del concetto di verità.

 

Menoventi – Daniele Ciprì con Perdere la faccia (Teatro delle Passioni, 1 giugno ore 23 e 2 giugno ore 16), il cui progetto artistico è incentrato sull’opera e il pensiero di Erving Goffmann e in particolare sul suo concetto di costruzione di identità individuale, ed infine Orthographe, con due lavori Paradoxes (Planetario Civico “F. Martino” di Modena, 31 maggio ore 21.30 e 1 giugno ore 20 e ore 23) e Una settimana di bontà_stagione 2 (Teatro Dadà, 25 maggio ore 18.30 e 26 maggio ore 23), secondo esito del lavoro presentato nel 2011.

 

Lo spettacolo It’s Going to get worse and worse and worse, My Friend di e con Lisbeth Gruwez , programmato nell’ambito di VIE Scena Contemporanea Festival  al Teatro Comunale di Carpi sabato 26 maggio alle ore 19 e domenica 27 alle ore 21 è annullato. La decisione si è resa necessaria visti i recenti eventi sismici che hanno reso inagibile il Teatro Comunale di Carpi che avrebbe dovuto ospitare lo spettacolo.Il rimborso dei biglietti è possibile presso le biglietterie entro il 2 giugno. Gli abbonati possono scegliere un altro spettacolo

 

 

 

Il programma completo è disponibile su www.viefestivalmodena.com

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