Danza — 22/02/2024 at 09:43

Il Lago dei Cigni dell’Accademia Ucraina di Balletto dove la danza è un linguaggio inclusivo

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RUMOR(S)CENA – MILANO – A Milano è attiva dal 2005 la prestigiosa Accademia Ucraina di Balletto, una scuola professionale che garantisce alle future étoiles della danza classica, circa 150 allievi, una formazione di alto livello. I suoi danzatori hanno ballato Alla Scala, al San Carlo di Napoli, al teatro dell’Opera di Bucarest, Cairo Opera Ballet, Usa Atlanta Ballet e molti alti teatri.

«La danza è e deve essere un linguaggio inclusivo e universale, come lo sono tutte le arti – ha spiegato Caterina Calvino Prina, ballerina e direttrice dell’Accademia Ucraina di Balletto a Milano – , nella nostra Accademia lavorano spalla a spalla maestri di diverse nazionalità. Due sono gli insegnanti russi, due gli ucraini, ma anche moldavi, una bielorussa e un italiano»

Dal 9 all’ 11 febbraio scorso al Teatro Arcimboldi si sono infatti esibiti gli allievi dei corsi più avanzati, nel celebre “Lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij . Questi giovani talenti del balletto classico hanno avuto l’opportunità di danzare insieme a Yolanda Correa e Vasilii Tkachenko, primi ballerini del Teatro dell’Opera di Oslo e nelle successive rappresentazioni con Alina Nanu, Prima ballerina del Teatro dell’Opera di Praga e Michal Krmar, Primo ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki. Le coppie hanno interpretato con grande precisione tecnica i ruoli principali del principe Sigfrido e di Odette – Odile, mentre in quello del Giullare si sono succeduti l’ottimo Ramon Agnelli, noto anche al grande pubblico televisivo per la sua partecipazione alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi e  il bravo ballerino  emergente Nicolò Aquila.

A interpretare il mago Rothbarth che ha tramutato la principessa Odile in un cigno, c’era il talentuoso ed espressivo Jacopo Severini. Mettere in scena il celebre “Lago dei Cigni”  al Teatro Arcimboldi di Milano in versione integrale, più di tre ore di spettacolo, è stata una operazione difficilissima ma nello stesso tempo riuscita, sia per la perfezione e la cura dell’allestimento, continui cambi di scenografia e sontuosi costumi, che per l’ottima interazione tra allievi e danzatori professionisti che hanno saputo amalgamarsi in perfetta sintonia con la musica eseguita dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal maestro Marco Dallara. L’operazione è stata del resto ampiamente apprezzata dal pubblico, registrando il tutto esaurito in occasione sia della prima che delle repliche.

Inoltre, è stata una preziosa occasione per il grande pubblico che non ha occasione di frequentare il Teatro alla Scala, di assistere ad un grande classico della tradizione della danza mondiale nella sua versione più tradizionale. I costumi iconici, la colonna sonora immortale celebrata nei teatri di tutto il mondo, ma anche nel cinema, ha fatto immergere lo spettatore nel sogno della danza più pura, parte fondamentale della Formazione di Accademia Ucraina di Balletto sin dagli esordi.

La trama racconta che nel parco del castello, si festeggia il principe Siegfried, che compie 21 anni e che dovrà scegliere, il giorno seguente, tra le fanciulle che si presenteranno al castello, colei che sarà sua sposa. Al tramonto, il principe parte per una battuta di caccia e sulla riva di un lago, si imbatte in un gruppo di cigni. Tra questi c’è la splendida principessa Odette, tramutata in cigno dal mago Rothbart perché ha rifiutato il suo amore: destinata a tornare fanciulla solo per poche ore durante la notte, potrà ritornare essere umano solo quando un uomo le giurerà fedeltà. Sigfried, ascoltata la storia della principessa, decide di salvarla e la invita al castello, per giurarle amore eterno.

L’indomani la regina-madre dà una festa nel castello, durante la quale si presenta Rothbart con la figlia Odile che ha assunto l’aspetto di Odette. Siegfried, ingannato e affascinato dalla danza sensuale della giovane, le giura fedeltà e le dona l’anello, condannando a morte Odette per il tradimento subito. Nell’atmosfera festosa della corte il mago e la figlia si dileguano ridendo. Nell’ultimo atto Sigfried capisce di essere stato ingannato e fugge verso il lago, dove Odette sta piangendo il suo destino, e ne implora il perdono. L’ amore dei due giovani è talmente forte da spezzare il maleficio di Rothbart: finalmente riuniti, potranno vivere insieme.

Visto al Teatro Arcimboldi di Milano il 9 febbraio 2024

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