Festival(s) — 19/09/2012 at 20:13

Una mela verde invita a farsi “assaggiare”. Contemporanea 2012 è a Prato e festeggia dieci anni di vita

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Una succosa mela dalla buccia verde, perlata di gocce d’acqua. Invitante e rinfrescante. Un frutto della Natura che invoglia ad essere degustato. É  il logo scelto per un festival che si dedica alle arti della scena. Sembra dire “coglietemi e assaporatemi”. Un frutto che compie dieci anni e l’intento è quello di indagare la scena mediante il rapporto che sussiste tra psiche e fisicità, condizioni essenziali anche per chi di mestiere fa l’artista e si esibisce in teatro. Tra la relazione che si viene a creare tra il desiderio/necessità di ricercare sempre nuovi stimoli e idee, frutto dell’inquietudine della mente, e di conseguenza l’illusorietà visto come effimero, volatile, elementi contenuti da un corpo fisico. É l’indagine che sviluppa il Festival Contemporanea di Prato che si inaugura il 22 settembre, in programma fino al 7 ottobre 2012, l’appendice di teatro dedicato al contemporaneo organizzato dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana, prologo della prossima stagione. Diretto da Edoardo Donatini, l’edizione di quest’anno festeggia i dieci anni di vita del festival e si preannuncia ricco di novità. L’esigenza che si è palesata negli organizzatori è stata quella di riflettere sul percorso fin qui effettuato, al fine di sancire un passaggio, uno scarto, un cambio di prospettiva. Uno sguardo su quanto fatto fino alla scorsa edizione per capire quali risultati sono stati raggiunti e porsi l’interrogativo: rappresentano un esempio artistico o produttivo nel panorama contemporaneo italiano e europeo? Contemporanea si è sempre posto l’obiettivo di proporre su più livelli le articolazioni le proposte così come intende fare anche per l’edizione 2012.

Un doppio binario, con connessioni internazionali e locali, per una ricognizione a banda larga della sfaccettata proposta artistica odierna. Il Festival apre con la compagnia belga CREW diretta da Eric Joris e Stef De Paepe con Terra Nova, un’opera multimediale e al tempo stesso un’avventura immersiva, al confine tra performance e nuove tecnologie, dove il pubblico rivive le sensazioni provate da R.F. Scott durante la drammatica spedizione al Polo Sud, nel 1911. Lo spettacolo, che ha debuttato al Festival d’Avignon è supportato dalla collaborazione di Contemporanea/Teatro Metastasio, Fondazione Fabbrica Europa e Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (in scena dal 22-25 settembre al Fabbricone di Prato).

 

CREW Terra Nova

Attraverso il progetto Transarte promosso dall’Istituto Francese di Parigi, Contemporanea Festival, Short Theater di Roma,Operaestate di Bassano e Fast di Terni, si sono associati per presentare insieme tre artisti europei e tre formazioni italiane: gli italo belgi Giuseppe Chico e Barbara Matijević che presentano Forecasting: una riflessione sulle trasformazioni che l’era del digitale esercita sulle nostre abitudini fisiche e i nostri processi mentali (4-5 ottobre Teatro Magnolfi); Philippe Quesne con L’effet Serge, un progetto di scrittura scenica che utilizza arti plastiche e musica (27 settembre Fabbricone); Jonathan Capdevielle con Adishatz/Adieu dà vita a una spiazzante performance che si avvicina al documentario e alla confessione, in bilico tra vita reale e fantasticata (28 settembre Fabbricone); il gruppo dei Kinkaleri presentano Gun No Fake For You/All! uno spettacolo sul potere e sulla possibilità di rivolta che potrebbe animare il linguaggio (25-26 settembre Spazio K); i Fanny&Alexander con East si ispirano a “Il meraviglioso Mago di Oz” di Baum (3-4 ottobre Spazio K); i Santasangre con Sincronie di errori non prevedibili provano a scomporre il piano della visione evidenziando errori di visualizzazione grafica e sfasamento di eventi audio (29-30 settembre Spazio K).

 Lisbeth Gruwez

La belga Lisbeth Gruwez musa di Jan Fabre, con la sua compagnia Voetvolk dà vita a Birth of Prey, un solo di danza interpretato con due musicisti dal vivo (30 settembre Teatro Metastasio); Massimo Furlan con You can speak you are an animal da vita ad uno spettacolo che attraverso i ritmi ipnotici del post-punk inglese spiega una serie di nature morte teatrali estratte da un repertorio di estetica (4-5 ottobre Teatro Metastasio); il performer olandese Yan Duyvendak presenta My Name is Neo/self-Service un lavoro che mette a confronto un film di azione e fantascienza pieno di effetti speciali con la fisicità grezza di un essere umano (27-28 settembreTeatro Magnolfi). In un connubio tra danza e musica che indaga il concetto di trasformazione, va in scena anche Solos il duo della ballerina nipponica Kaori Ito Ito con il compositore Guillaume Perret (28 settembre Museo del Tessuto).

Massimo Furlan  You can speak you are an animal

Lucia Calamaro racconta la sua struggente Origine del Mondo (23 settembre Teatro Metastasio), L’Accademia degli Artefatti parla di mamme assassine nel nuovo Talking Care of Baby (26 settembre Teatro Metastasio), la Compagnia Stabile del Metastasio debutta con Isola, una nuova produzione diretta da Paolo Magelli, firmata da un giovane promettente drammaturgo, Tommaso Santi (6-7 ottobre, e in replica fino al 28 ottobre. L’ultimo spettacolo in programma a Contemporanea e il primo della stagione 2012/2013 del Teatro Metastasio).

Taking-Care-Of-Baby-©-Laura-Ferrari

Non manca una sezione dedicata al teatro ragazzi con la nuova produzione del Tpo con Corbezzoli (1-7 ottobre Fabbrichino), e con Una lettura quasi per bene in cui Enrichetta Bortolani legge Carmelo Bene alle scuole medie superiori (1-3 ottobre).

Durante tutta la durata del festival, ci saranno performance e video installazioni, spettacoli e letture, concerti, incontri e party, aperitivi e cene. Tra gli altri si segnalano in particolare cinque appuntamenti: una serata in via Genova con performance, mostre e concerti (22 settembre), una serata dedicata a Carmelo Bene in cui l’attrice Enrichetta Bortolani legge integralmente Nostra Signora dei Turchi (29 settembre), un “Raduno degli artisti della scena” per dibattere sulle contingenze attuali della politica culturale (6 ottobre), e due laboratori teatrali rivolti a attori condotti rispettivamente da Claudio Morganti e da Fanny e Alexander.

 

Gli spettacoli scelti da rumor(s)cena a Contemporanea 

23/9 ore 21Teatro Metastasio

Lucia Calamaro

L’origine del mondo

Ritratto di un interno                  
Spettacolo in 4 quadri

 scritto e diretto da Lucia Calamaro con Daria Deflorian, Federica Santoro, Lucia Calamaro         


disegno luci Gianni Staropoli
realizzazione scenica Marina Haas
aiuto regia Francesca Blancato

coproduzione Armunia‐Festival Inequilibrio

 Santarcangelo 41 Festival internazionale del teatro in piazza

in collaborazione Fondazione Romaeuropa, Palladium,

Università Roma Tre, Teatro di Roma

Lucia-Calamaro L’origine-del-mondo (foto-Claire-Pasquier)

Un ciclo che ho costruito su una vita, quella di una donna in crisi; vita che si declina in capitoli che, sebbene si seguono, non portano verso una fine ma tendono verso un’ Origine. Una vita che si inceppa e che sente, nell’impasse obbligata, il bisogno di indagare suo malgrado quel Cominciamento per tutti noi misterioso, attraverso il rapporto con un Analista e soprattutto attraverso una particolare modalità di gestione della Figlia. In fondo la genie è l’unica prova spicciola e familiarissima che ognuno di noi ha della possibilità di essere assoluti demiurghi di un Inizio. E da lì, da quell’atto massimo di vitalità, che invecchia di fronte a noi, ritrovare il nostro, di Inizio. Indago la coscienza di una Madre, quello che lei ne sa, malgrado e aldilà di lei; esploro gli stati d’animo mortificati di una Figlia adultizzata, la sua assenza di modelli, la sua tenacia; tratteggio l’indifferenza, la rabbia e l’impotenza di tutti gli altri, quelli che si ritrovano a gestire una persona depressa, senza sapere come. Intanto, diversamente, ma certo si vive (Lucia Calamaro)

27 settembre ore 21 Teatro Fabbricone

 Transarte

Philippe Quesne
L’effet de Serge

 

Ideazione, messa in scena e scenografia di Philippe Quesne
con Gaëtan Vourc’h, Isabelle Angotti, Rodolphe Auté.. e  ospiti locali

musiche André Prévin, Gillian Hills, Howe Gelb, Sophia Loren, Wagner, John Cage, The Patriotic Sunday, Sparklehorse, Colleen, Antoine Duhamel, Willy Deville, Arnold Goland, Abbc, Led Zeppelin, José Feliciano.
produzione Vivarium Studio -coproduzione Ménagerie de Verre – Paris, dans le cadre des résidences, con il sostegno di Forum scène conventionnée de Blanc-Mesnil, festival actOral montévidéo – Marseille. La compagnia Vivarium Studio è convenzionata da DRAC Île-de-France, (Ministère de la Culture)

L’effett Serge

Ogni domenica un personaggio di nome Serge rappresenta per i suoi amici performances con piccoli effetti speciali della durata di uno, tre minuti nel suo appartamento… Con questo spettacolo, Philippe Quesne prosegue il suo progetto di scrittura scenica, utilizzando arti plastiche, musiche e sperimentazioni. Scritto per l’attore Gaëtan Vourc’h, “L’effet de Serge” mette in discussione la forma dell’assolo attraverso un sottile coinvolgimento della materia della performance.

Il programma completo è pubblicato su www.contemporanea.it

info@contemporaneafestival.it

0574 608531

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