Festival(s) — 19/09/2011 at 17:46

Transart11: “Vivere la Cultura è vivere il Presente”, tra musica e sperimentazione

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Come può un festival di arti performative contemporanee vivere la cultura e agganciarla al presente? La risposta è chiamare con il suo nome Transart11, il festival in corso di svolgimento (dal 14 settembre al primo ottobre), caratterizza Bolzano e provincia, con alcune incursioni anche in Austria. Sono i mille volti della sperimentazione artistica approdata in Alto Adige. Transart11 è come un immenso palcoscenico dedicato alla musica, all’arte, alla performance e al teatro. Da Bolzano a Silandro, dalle aree industriali dismesse alle chiese, fino a raggiungere le case dei singoli spettatori grazie alla nuova idea di Rent a musician (affitta un musicista).

Vivere il presente significa prima di tutto viverne la cultura. Transart delinea un avvincente percorso fra le più diverse forme espressive del nostro presente, solcando territori in continua trasformazione, alla ricerca di nuove formule di dialogo e scambio con il pubblico.

L’inaugurazione si è svolta nei grandi spazi ex industriali della fabbrica dismessa Allumix di Bolzano, dove si sono esibiti gli Alarm Will Sound, un’ensemble proveniente da New York, originale e creativa band tra le più interessanti della scena americana contemporanea. Diretta da Alan Pierson, l’ensemble ha eseguito una suggestiva ricognizione di brani di John Adams e David Lang, unendo in un mix ricercato ed esplosivo, la classica contemporanea, alle trascrizioni per orchestra di celebri brani per elettronica, come quelli composti dal leggendario Aphex Twin. Prima dell’inizio del concerto, una singolare performance ha caratterizzato l’apertura di Transart, con la presenza del compositore Matthew Herbert, approdato a Bolzano, per registrare una sequenza sonora di ben 500 campane, distribuite al pubblico.

Il progetto ispirato a John Cage intende registrare “tutti” i suoni del mondo. Suoni di campane in tutte le sue variazioni, lente, fortissimi, ad onde che si ripetevano dall’inizio alla fine della platea, e viceversa. Una volta registrato questo materiale sonoro, Matthew Herbert, lo rielaborerà per poi presentarlo nella prossima edizione di Transart nel 2012. il primo esperimento è partito da Bolzano, poi si è spostato a Dobbiaco, nella celebre casetta di Gustav Mahler, (casa Trenker) dove il compositore scrisse nel 1907 “Das Lied von der Erde”, e l’ iniziò della composizione della “Nona Sinfonia”, che però rimase incompleta.

Dal passato al presente, il suono degli Alarm Will Sound, ha riportato l’ascolto su sonorità e sensazioni estemporanee, capaci di far “vedere” attraverso l’immaginazione (ad occhi chiusi) , un’alba di una metropoli americana anni ’50, stile Chicago, dai toni aspri e color cemento. La musica di Aphex Twin emana visioni astratte, suoni dal ritmo incalzante, ti cattura, è trascinante (bravissimi gli esecutori -musicisti della band, diretta da Alan Pierson, giovane direttore, dal viso simpatico, e dotato di un eloquio anche troppo veloce, al momento della spiegazione dei brani. La scaletta del programma prevedeva anche brani di John Adams, David Lang (di cui è stato eseguito “Increase”, e sul finale John Orfe , cinque minuti esatti per il suo “Dowland Remix”, arioso, musica dalle mille sonorità ricche di timbri e colori tonali.

Concerto multi sonoro, ricco e variegato di influenze e rimandi a suoni “estranei” a note consuete, scritte per assonanze: evocazioni di barriti di elefanti, l’utilizzo di un megafono, la fisarmonica suonata da una musicista donna (la tradizione è dell’uomo fisarmonicista), suoni compulsivi, stridenti, capaci di suggestionare il pubblico e l’udito di quasi 400 spettatori presenti. Spazio alla musica, e come ben detto dal direttore artistico Peter Paul Keinrath:I discorsi vengono dopo l’arte”. Poche parole spese dalla politica sono più che sufficienti, è la musica il linguaggio ad essere universale.

Transart11 prosegue con un programma molto variegato e compositore. A quasi novant’anni di distanza, Boris Filanovsky, compositore di Leningrado, presenta in prima mondiale VOICITY (25 settembre), opera che prende spunto dalla leggendaria composizione del connazionale futurista, per approfondire la componente musicale e sociale di un “concerto collettivo in movimento” in cui anche la presenza del pubblico gioca un ruolo fondamentale. Ambientata in una scenografia che ricorda un cantiere edile nel mezzo di una battaglia, o un’officina che ospita una dimostrazione di massa, che si svolgerà negli ampi spazi delle Caserme Druso di Silandro.

 

 

 

 

 

 

FEMALE POWER > LAURIE ANDERSON.

Unica data italiana

Laurie Anderson il 23 settembre. Originale e camaleontica icona della musica internazionale, l’artista possiede una una carriera dominata da un’insaziabile curiosità e costellata di incontri importanti (Philip Glass, Brian Eno, John Cage, Lou Reed). Negli spazi industriali delle Officine FS Transitory Life, concerto-spettacolo che esprime il talento originale di storyteller e la sua inconfondibile attitudine di artista a tutto tondo..

Il 24 al Parkhotel Laurin di Bolzano in un incontro aperto al pubblico, Laura Anderson racconterà il suo lavoro frutto di continue intersezioni fra arti visive e musica, sulla scia delle suggestioni evocate dalla mostra dedicata a Carl Andre a Museion, il museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano.

 

 

 

 

POESIA A TEATRO > WILLIAM KENTRIDGE

L’inconfondibile tratto di matita e carboncino di William Kentridge entra poeticamente in dialogo con il linguaggio del teatro e delle nuove tecnologie in Woyzeck on the Highveld, il 21 settembre la pluripremiata produzione della compagnia Handspring Puppet, ensemble fondato a Cape Town nel 1981. L’artista sudafricano è regista e scenografo di uno spettacolo che farà rivivere la struggente vicenda del soldato Woyzec scritta da Georg Büchner, grazie a una realizzazione scenica unica in cui si fondono animazione, pupazzi e attori in carne e ossa. La Handspring Puppet Company sarà inoltre protagonista di un workshop teatrale, aperto a burattinai ed attori interessati (23-24 settembre).

 

 

PROGETTO SPECIALE > RENT A MUSICIAN

La “stramba poesia” di Transart11 percorre strade mai battute e attraversa nuovi confini: il festival lancia quest’anno il progetto Rent a musician di Phace Ensemble. Il 29 settembre la musica busserà alla porta delle case dei bolzanini. Chiunque lo desideri, potrà affittare un ensemble pronto a trasferirsi nel salotto, in cucina, in bagno, sotto la finestra di un innamorato…un concerto di musica da camera privato, per chiunque lo desideri.

 

L’ARTE DEL GIRADISCHISMO > INSTANT CUT

Arnaud Rivière (Parigi), Ignaz Schick (Berlino), DJ Sniff (Amsterdam) e Økapi (Roma) sono protagonisti di una serata all’insegna del giradischismo. Stili e tecniche differenti si mettono a confronto per mostrare come orientamenti e direzioni diverse nella ricerca espressiva del DJing si stiano evolvendo nella sperimentazione musicale: l’approccio rumorista di Arnaud Rivière, dialoga con quello elettroacustico di Ignaz Schick, quello di estrazione avant Hip-Hop di DJ Sniff, si confronta con il mash-up di Økapi (24 settembre). Il giradischi è anche protagonista assoluto di un workshop dedicato al “turntablism” nella musica di ricerca (22-23): due giorni in puro stile berlinese per avvicinarsi a una pratica semplice e al tempo stesso complessa di trasformazione del suono.

LA GIOVANE CREATIVITÀ > PREMIO TRANSART/ G.H.O ORCHESTRA

 

Il festival Transart, la Fondazione Museion e il Südtiroler Künstlerbund hanno bandito un concorso per promuovere la creatività artistica contemporanea in tutte le sue forme, aperto ad artisti in età compresa fra i 20 e i 40 anni. Le tre istituzioni, alla ricerca di un progetto che mettesse in campo in modo innovativo il suono e la sua contaminazione con i diversi linguaggi espressivi dopo un processo di selezione che si è concluso a metà luglio, hanno individuato in SCORE della compagnia di ricerca Codice Ivan il progetto vincitore che verrà prodotto e presentato quest’anno nell’ambito del festival (30 settembre). Nella stessa serata della premiazione sul dancefloor di Transart aleggeranno sonorità house e minimaliste, echi di musica classica, strumentale ed elettronica con il trio Brandt Brauer Frick, Vakula, Lois Lane e Brandt Bauer Frick, il tutto a cura del collettivo wupwup.

 

Il festival  termina con la presentazione di un altro giovane talento locale (1 ottobre) Gerd Hermann Ortler, in un concerto jazz animato dalle incursioni jodel di Anneliese Breitenberger.

 

 

 

 


Transart11 dal 14 settembre al 1 ottobre 2011

www.transart.it


 

 

 

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