Festival(s) — 19/09/2011 at 12:10

Ipercorpo “preme sui confini e da voce ai luoghi”. Città di Ebla, Forli’

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Il festival IPERCORPO 2011 “Premere sui confini” di Forlì, curato di Città di Ebla, si impegna a“far rivivere spazi, dare voci ai luoghi (dal 20 al 25 settembre), e trova nuovi spazi d’azione ed esplora i confini delle arti performative.

L’inaugurazione martedì 20 settembre, nella sede della Fabbrica delle Candele, con la“tutela e recupero del patrimonio storico e architettonico. Un caso esemplare: il deposito autocorriere ATR”. Partecipano l’architetto Gabrio Furani, esperto in restauro e urbanistica, responsabile del progetto di riqualificazione del deposito ATR, di Erika Mondini, laureata in architettura a Firenze con una tesi su “Deposito Autocorriere A.T.R. ex sede S.I.T.A. 1935 Forlì, recupero e riabilitazione strutturale”. Al dibattito interverranno l’assessore all’Urbanistica Paolo Rava, e l’assessore alla Cultura del Comune di Forlì, John Patrick Leech. Sede del festival il complesso S.I.T.A./ATR (deposito/officina di riparazione corriere e autobus) costruito nel 1935 a Forlì, oltre che alla Fabbrica delle Candele (centro polivalente per la creatività giovanile).

Il festival entra nel vivo con il concerto dei Brothers In Law (Pesaro), alla chitarra Nicola, basso e voce, Costanza alla batteria, voce Erica, un duo minimalista e altamente sonico è l’approccio di questo duo (che diventa trio dal vivo), dotato di linee vocali in inglese, “affogati dentro a nebbie di echi e riverberi, come del resto si usa nella migliore tradizione surf-psichedelica dai Beach Boys… Un orecchio puntato in direzione del dream-pop del nuovo millennio (quello di XX e Beach House), dove la semplicità armonica non semplifica ma piuttosto amplifica le questioni”.

 

 

 

 

 

Il direttore artistico Claudio Angelini spiega che “in un momento storico in cui si continua a costruire, avendo dimenticato la sapienza e la cultura del rapporto indivisibile, fra architettura e paesaggio, diviene per noi fondamentale, tornare a far vivere spazi pensati e realizzati per poter dialogare con il contesto geografico che li contiene. Farli vivere significa mostrarli, affinché l’occhio del cittadino, recuperi ambienti a lui prossimi ma ormai lontani dalla cattura della visione. Ambienti e luoghi che sono parti stesse della nostra natura umana, non solo decoro, qualcosa in cui siamo immersi e attraverso cui ci siamo formati. L’edizione di Ipercorpo è eminentemente politica, tesa a proporre un riequilibrio fra corpo, spazio, città.

 

Giovedì 22 settembre all’ex deposito ATR, il via con gli spettacoli di due compagnie i cui lavori, per quanto diversi, pongono in primo piano il corpo del performer, indagato attraverso particolari prospettive al confine tra la scienza e una pura estetica della visione.

Masque Teatro: “Just Intonation” e “Special Coils”, nei quali l’attore si fa corpo sonoro in matematico movimento e novello prometeo del fulmine. A seguire la conferenza/esperimento sullo scienziato Nikola Tesla.

“Sport” di Gruppo Nanou scompone l’azione che il performer compie nello spazio, evidenziandone i fenomeni che ne accompagnano lo svolgimento (in replica, venerdì 23).

Live set di Unstable compound, specialista del beat, capace di coniugare linee sintetiche di matrice Warp con le istanze del garage/dubstep d’oltremanica.

 

Venerdì 2 settembre Fanny&Alexander con West, spettacolo il premio Ubu all’attrice Francesca Mazza, che si presenta come sorta di parabola contraddittoria sul mondo occidentale, i suoi motivi mitici e contemporanei, attraverso un lavoro sulle tecniche della manipolazione sottile del linguaggio pubblicitario.

Produzione Fanny & Alexander, Festival delle Colline Torinesi, ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani, dj-set Mirto Baliani, drammaturgia Chiara Lagani, testi Chiara Lagani e Francesca Mazza, costumi Chiara Lagani e Sofia Vannini, regia, spazio scenico Luigi de Angelis, con Francesca Mazza, persuasori occulti Marco Cavalcoli e Chiara Lagani



 

 

 

Il duo Femina Faber (voce) e Bruno Dorella (percussioni) che in Al jorn del juduci, una rivisitazione di antico e moderno, alterneranno i brani originali tratti dall’ album Tumultuor a una personale interpretazione del Canto della Sibilla.

Sabato 24 settembre Marcello Balzani, architetto forlivese membro dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e docente presso la facoltà di architettura di Ferrara, che parla sul tema: “La malefica materia e il tradimento del paesaggio”.

 

Muta Imago: “Displace #1 – La Rabbia Rossa”, spettacolo che vuole essere un’immediata e istintiva reazione al senso di spiazzamento che ci governa in questo preciso momento storico, in cui le nostre vite sono inevitabilmente soggette a spostamenti perpetui e inesorabili cambiamenti. Displace #1 La Rabbia Rossa è la prima reazione a questo sentire. Una reazione istitintiva, irrazionale e primitiva che chiede di accadere presto, ora, prima che si bruci e si consumi. Perché possa essere restituita nella maniera più diretta e schietta possibile, senza troppe costruzioni e abbellimenti di sorta.

 

 

Paola Bianchi, danzatrice e coreografa presenta il primo movimento di Herbarme Dich, lavoro che vede in primo piano proprio la relazione tra il corpo e lo spazio quotidiano, percepito nel suo essere soffocante e costretto.

 

Concerto di Synusonde, una collaborazione tra il pianista Matteo Ramon Arevalos e il compositore elettronico Paolo F. Bragaglia, con il loro album di debutto Yug, in cui il suono armonico del pianoforte si amalgama alle architetture sonore elettroniche, per trovare inediti e affascinanti punti di equilibrio.

Domenica 25, settembre, Alessandro Sciarroni con spettacolo “Your girl”, un lavoro sul desiderio, tratto da una rilettura di Madame Bovary, in cui il sentimento è ispezionato fino al punto di rovesciarne la trama e mescolarla con aspetti biologici ed emozionali. In scena Chiara Bersani e Matteo Ramponi.

“Your girl” è un lavoro sul desiderio, sull’ispezione di un sentimento. Nasce dallo studio di “Madame Bovary” di Flaubert e dalla traduzione novecentesca che ne dà Giovanni Giudici nella raccolta poetica “La Bovary c’est moi”. La drammaturgia procede attraverso la biologia degli interpreti, nell’istante biografico che li ha uniti nel quadrato scenico.

In “Your girl” Emma Bovary non si uccide, non soffoca, ma respira ancora, in una foto ricordo impossibile, in una canzone pop italiana. Così Matteo Ramponi, da oggetto del desiderio, diventa compagno del meccanismo anti-tragico.

 

 

Santasangre: “Sincronie di errori non prevedibili”, materializzazione di luce, sfocatura corporea e sfasamento sonoro, per uno spettacolo che permette allo spettatore di entrare in contatto con un’esperienza mutevole e sinestetica.

Elisa Gandini e Valentina Bravetti, componenti di Città di Ebla, presentano in anteprima “Mein Fenrir”, la seconda tappa del progetto “BraunEva”: una performance per persone e oggetti che muove dall’incontro con lo sguardo di Eva Braun, attraverso suggestioni ricavate dai suoi scatti fotografici e filmati.

 

Il programma completo è pubblicato su www.cittadiebla.com

 

Luoghi: Deposito ATR – Piazzetta Girolamo Savonarola 6, Forlì/ Fabbrica delle Candele – Piazzetta Corbizzi 30

 

info e prenotazioni: cell. 347 3169141

 

 

 

 

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