Recensioni — 18/10/2023 at 10:11

“Sotteraneo”: un’immersione nella Storia a 360°

di
Share

RUMOR(S)CENA – PIACENZA – Il Teatro Municipale di Piacenza, ha ospitato  nella Stagione della Prosa lo spettacolo L’Angelo della Storia, della Compagnia  Sotterraneo, già Premio UBU, come miglior spettacolo dell’anno 2022. Sostenuto da Teatro Gioco Vita, nel contesto della rassegna Altri percorsi e Festival L’altra Scena, il Gruppo Sotterraneo, fa parte del progetto Fies Factory, ed artista associato al Piccolo Teatro di Milano e residente presso l’ATP Teatri di Pistoia. Una pieces, atto unico di un’ora e venti minuti, leggera, profonda e mai banale, che, con ironia e sarcasmo scava in profondità le gesta dell’Homo Sapiens, in un concentrato di millenni di barbarie, brutalità, atti eroici, scoperte, conquiste, prodotti dall’essere umano.

Angelo della Storia-Sotterraneo-Inequilibrio-2022-foto-di-Antonio-Ficai

Un’immersione totale, che la Compagnia, composta da Daniele Villa, Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini, attinge dal lavoro del filosofo Walter Benjamin, il quale descrive un angelo, con lo sguardo rivolto al passato nel percorrere un po’ a ritroso nel tempo e a balzi nel presente futuro, le azioni umane, politiche, sociali, culturali, raccontate con il linguaggio trasversale ed attuale del teatro scenico.

Non è che il passato getti la sua luce sul presente o il presente la sua luce sul passato: l’immagine è ciò di cui quel che è stato si unisce fulmineamente con l’adesso in una costellazione”         

Walter Benjamin

Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005, come gruppo di ricerca, composto da un nucleo autorale fisso, a cui si affianca un cluster di collaboratori in divenire, che variano a seconda dei progetti, di cui si apprezza, non solo la dizione, chiara e pulita di matrice toscana, non scontata di questi tempi, soprattutto nella prosa dei testi non tradizionali, ma anche la capacità di misurarsi nella commistione, tra gesto , parola, corpo, danza e movimento, in una chiave di lettura che strizza l’occhio ai millenium, incapaci spesso di attenzione prolungata, nonostante, la rappresentazione scenica abbia avuto in questa occasione, un pubblico composto da numerosi alunni adolescenti, coinvolti attivamente nel ritmo e nel tempo dell’esecuzione ed interazione dello spettacolo.

L’Angelo-della-Storia-Sotterraneo- foto di Giulia-di-Vitantonio_

Il Gruppo Sotterraneo, apre la quinta dimensione, come una pellicola cinematografica, si racconta e riavvolge nel rewind della Storia, facendo coesistere interpreti e personaggi delle varie Epoche in un unico spazio tempo compatto e ritmico, in cui, i cinque corpi narranti, in veste di cronisti ed osservatori entrano ed escono dal ruolo per ricreare le gesta dei singoli avvenimenti, scanditi dal cronometro luminoso alle spalle, implacabile count down e unico trait d’union tra i il pubblico e la condivisione partecipativa nella narrazione teatrale. Non è un caso, se anche altri studiosi, oggi più che mai attualizzano ciò che , con lungimiranza in precedenza hanno scritto e documentato della specie umana, del suo incedere sulla Terra e delle gesta lasciate ai posteri, come nel testo  “ Disumanizzazione dell’uomo”, dello psichiatra Thomas S. Szasz, ebreo ungherese, naturalizzato americano.

Visto al Teatro Municipale di Piacenza il 16 ottobre 2023

Share

Comments are closed.