Festival(s) — 18/07/2019 at 12:17

Ipernatural 2019 il Festival a Drodesera è di scena a Centrale Fies

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RUMOR(S)CENA – IPERNATURAL – CENTRALE FIES – DRO – Ipernatural – 39esima edizione di Drodesera, il festival dedicato alla performance e performing art va in scena dal 19 al 27 luglio a Centrale Fies, dal 19 al 21 con Live Works vol. 7 e dal 24 al 27 con una programmazione dedicata alle arti performative. La direttrice artistica Barbara Boninsegna, e fondatrice assieme al presidente Dino Sommadossi, sceglie di ampliare il board curatoriale nella costruzione delle diverse sezioni del festival, in cui sono coinvolti Filippo Andreatta, Simone Frangi, Denis Isaia, Sara Enrico, Alma Söderberg. Ultimo capitolo della trilogia che ha avuto inizio con Supercontinent nel 2017, indica una miscela biologica di morfologie ibride di organismi viventi e fossili. Riscrive le regole tassonomiche, slargando i confini del reale. Ipernatural è anche un aggettivo predisposto a nuove nature: una realtà mutevole in netta opposizione all’ordine precostituito. Il titolo di questa nuova edizione del festival è un nuovo movimento dello sguardo, uno zoom su un particolare delle mappe disegnate nelle due precedenti edizioni di Supercontinent e Supercontinent2.

 

 

 

 

Dal 19 al 21 luglio la nuova edizione di Live Works vol.7 – piattaforma di ricerca e di produzione dedicata all’approfondimento transdisciplinare della performance nella quale Centrale Fies continua a rinnovarsi: non un semplice evento annuale ma una piattaforma continua, animata da una politica reale di curatela, nutrimento, sostegno e diffusione di quelle pratiche artistiche emergenti che creano nuovi scenari e ampliano la ricerca nel campo del performativo. Le opere live di 9 artisti internazionali selezionati per la Free School of Performance: Nana Biluš Abaffy (AU/HR) Katerina Andreou (GR/FR) Rehema Chachage (TZ) Ndayè Kouagou (FR) Dina Mimi (PA) Magdalena Mitterhofer (IT/DE) e Astrit Ismaili (KV/NL) Ceylan Öztrük (CH/TR) Charlie Laban Trier (DK/NL) e Cristina Kristal Rizzo (IT) Kat Válastur (GR/DE).
Ospiti speciali di questa edizione, 4 guest performer: Invernomuto con Black Med, Juli Apponen con Life is hard and then you die – part 3, Trajal Harrell Dancer of the Year, il video di The Otolith Group The Third Part of the Third Measure; Sofia Jernberg con One Pitch: Birds for distortion and mouth synthesizers quest’ ultima inclusa anche nell’Alma’s Club.

Ndayè Kouagou photo Roberta Segata

 

Dal 24 al 27 luglio dedicata alle Performing Arts contemporanee curata da Barbara Boninsegna con Filippo Andreatta. Alessandro Sciarroni (Leone d’Oro 2019 – La Biennale Danza di Venezia) con Augusto: la natura del riso e ciò che ci porta a ridere. Per la prima volta in Italia l’artista sudcoreano Jaha Koo racconta le sensazioni legate al suo paese d’origine attraverso tre cuoci riso elettriche. Cuckoo. Simone Pianetti di Riccardo Giacconi e Andrea Morbio con Silvia Costa che dallo spettacolo di marionette torna quest’anno come messa-in-scena di un nuovo radiodramma/performance prodotto da RAI Radio 3: La macchia. Studio per un radiodramma. Anne Lise Le Gac e Arthur Chambry , reduci da Live Works Vol.6, approfondiscono la loro ricerca su che cos’è una traiettoria e su come sarebbero i luoghi se le persone non viaggiassero: Ductus Midi. Marco D’Agostin porta in scena la grazia del gesto sportivo; l’attimo in cui l’atleta è totalmente presente a sé stesso, in cui i suoi gesti diventano danza. In un atto d’amore per la campionessa di sci di fondo Stefania Belmondo e la sua impresa passata: First Love. Con uno spazio creato da una destinazione finale, o l’idea che ne avevano: Conversations out of place (debutto nazionale). Raquel André colleziona nuovi istanti d’intimità con sconosciuti e sconosciute che hanno voluto indagare insieme a lei il concetto di intimità: Collection of lovers vedrà all’interno dell’opera i volti e i corpi di ragazzi e ragazze conosciuti attraverso una call.
CollettivO CineticO presenta lo studio del suo prossimo lavoro. Qualcosa che ancora pericola in una forma che sta per diventare ma che ancora non è: Pericolare.

Marco D’Agostin First Love Alice Brazzit

 

Allievo di Live Works vol.6, il coreografo Michele Rizzo cristallizza la plasticità del corpo che danza con la sua componente effimera in Deposition. Gisèlle Vienne mette in scena un rave party al ralenti dal fortissimo impatto emotivo e visivo. Luogo di confine per emozioni difficilmente esprimibili a parole e ancora più difficili da accettare all’interno di una comunità: Crowd.
Gentle Unicorn di Chiara Bersani, coreografa, performer e regista, rivendica una figura mitologica di cui s’ignorano le origini e le ragioni ma di cui ci si è sempre impossessati – per via delle sue sembianze – per una riflessione sul corpo politico. Dalla lettera d’addio alla sua auto Suzuki, a quella di un cieco al suo defunto cane guida. Dall’addio dell’imperatrice Maria Teresa a sua figlia Maria Antonietta, a quello di Kurt Cobain prima di suicidarsi, Michikazu Matsune legge lettere d’addio. Cos’è un addio?: Goodbye.
Club Session nell’Alma’s Club, il programma notturno e musicale curato da Alma Söderberg, invitata come curatrice “to bring sunshine in your heart”. Protagonisti Tian Rotteveel (NL), Charismatic Megafauna (GB/CA), Milkywhale (GB/CA), Kate NV (RU) e Sofia Jernberg (SE).

 

Ivana Müller

Little Fun Palace, la roulotte di OHT, con un live-set di Ubi Broki e momenti di riflessione con Luis De Belle, Emanuele Coccia e Riccardo Falcinelli. All’interno della roulotte la libreria pop-up di bruno -casa editrice di Venezia- assieme alla quale presenteremo le due nuove pubblicazioni della collana editoriale Loc. Fies 1: un progetto editoriale di Centrale Fies.

 

www.centralefies.it

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