Recensioni — 17/07/2022 at 16:06

Inequilibrio, un festival che muove da 25 anni la vivacità culturale della costa della vecchia “Etruria”

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RUMOR(S)CENA – CASTIGLIONCELLO – (Livorno) – La fondazione Armunia, di cui il Comune di Rosignano è socio maggioritario, organizza il festival Inequilibrio sotto la direzione artistica di Angela Fumarola e Fabio Masi, tre enti che rappresentano un’unica anima, fatta anche dai tanti artisti e compagnie di tutta Europa, che ogni anno Armunia convoca ai cancelli di Castello Pasquini, dove ha sede, che fanno di Castiglioncello un centro nevralgico di cultura del teatro e della danza, in un’atmosfera cittadina che è passata da essere, come tutta la costa della vecchia “Etruria”, da selvaggio territorio campestre a sede ispiratrice nel periodo più magico della storia artistica europea, dei grandi maestri “Macchiaioli”, che Diego Martelli loro mecenate accoglieva nella sua residenza per catturare la particolare luce che filtra tra gli alberi del parco affacciato sul mare, a divenire nel secondo dopoguerra meta e buen retiro di cineasti, e oggi, incontro di artisti di ogni disciplina dalla stravolgente singolarità.

Roberto Latini con le sue rivisitazioni dei miti in chiave contemporanea e la scelta della natura come luogo di scena, gli oggetti da lui impiegati, che niente possono dareagli occhi di chi è abituato a concepire l’arte, nella sua veste più classica, la suggestiva danza di Alessandra Cristiani con la sua trilogia sui pittori Schiele, Bacon e Rodin.

Alessandra Cristiani

La creatività di Roberto Abbiati, con lo spettacolo “La vera mamma di Ulisse”, scritto in collaborazione con Benjamin AufderHeyde un bambino di 8 anni, interpretato da una recitazione fresca e coinvolgente di Ilaria Marchianò, che ha catturato successo da spettatori di ogni età, e poi, Leonardo Capuano e il suo teatro dell’introspezione che sfocia nella follia. Questi sono solo alcuni dei numerosi performer che fanno del festival uno spettacolo aperto ai gusti artistici di ogni sorta. Armunia ha poi deciso di affidarsi proprio ad Abbiati per creare l’immagine del festival, che quest’anno compie il suo 25esimo compleanno, un cacciavite infilato in un meccanismo dai troppi ingranaggi.

Il cacciavite rappresenta Armunia, un arnese che arresta un meccanismo ormai vecchio e logoro, un’avventura, una coltellata al sistema teatrale italiano. Tutti gli artisti che partecipano al festival hanno avuto qui la possibilità di mettere un fermo a questa tirannia del solito, di cui il teatro italiano ne è il rappresentante.

Nerval Teatro Maurizio Lupinelli

La fondazione, nella cornice di Castello Pasquini con il suo enorme parco, le sue stanze signorili ha creato una vera e propria famiglia, una società delle occasioni, in cui tutti quanti si conoscono e ne arrivano sempre di nuovi. Gli attori i danzatori e i musicisti, sono parte integrante del castello, del parco e del bosco dei Poggetti, dei teatri e del territorio dalla imponente altura dove giace il borgo di Rosignano Marittimo fino a tutta la riviera tra Rosignano Solvay e il golfo di Castiglioncello. Qui gli artisti parlano, si confrontano, arrivano in residenza per creare i loro lavori. S’incontrano e qui sono nate solide amicizie e talvolta fitte collaborazioni lavorative. Ne è esempio il lavoro che fanno ormai da anni Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol con la loro compagnia Nerval Teatro e il laboratorio permanente che ha costruito con gli attori diversamente abili. Il suo progetto “Attraversamenti” ha fatto incontrare e lavorare con questi attori, artisti affermati che hanno condiviso con i ragazzi il loro sapere e le loro tecniche. Armunia insomma non è solo Inequilibrio ma una fucina di idee, una comunità che crede ancora nell’ utopia che la cultura possa cambiare il mondo.

Leonardo Capuano
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