Recensioni — 16/05/2017 at 17:50

Da Jelinek ad Haider passando per una trans che “delira”

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GENOVA – Dalla collaborazione con il Festival Focus Jelinek,Teatri di Vita  di Bologna ha prodotto questo spettacolo incentrato sulla voce acuta e pungente, mai ovvia, della scrittrice austriaca  premio Nobel 2004. Una donna dotata decisamente di una personalità molto personale, ferrea nel contrastare con le proprie parole – che sostiene siano l’unica arma in nostro possesso – le contraddizioni della società austriaca contemporanea. I suoi romanzi, alcuni adattati per il teatro, sono una logorroica denuncia ed una ribellione contro la prevaricazione maschile sulle donne ed una presa di posizione cosciente circa i temi portanti della cultura politica di sinistra.

Andrea Adriatico ha effettuato un’operazione assai arguta con questa messa in scena, mettendo a confronto le parole deliranti del leader austriaco Jorg Haider – il più carismatico personaggio politico della destra radicale austriaca, sul quale a seguito della sua morte iniziarono a susseguirsi voci circa una sua presunta omosessualità – con il pensiero reazionario e femminista della Jelinek. Ne esce una sagace presa in giro dove ad Eva Robbin’s è affidata la parte del leader reazionario in computo completo nero maschile, arrampicata su di una delle grosse balle di fieno sparpagliate per il palcoscenico. A corrente alternata con una voce fuori campo, tiene il suo comizio al grido di “Vota trans!” in un profluvio di frasi e parole inneggianti al pensiero antifascista, anti-giornalista, femminista. Sotto di lei/lui tre barbute, pelose e muscolose giovani fasciste in divisa, eseguono a ripetizione esercizi ginnico-militari con dovizia ed impegno. Sul fondale uno schermo proietta le frasi di un discorso amoroso e rabbioso al tempo stesso, rivolto al presente dell’orrore quotidiano in cui viviamo.

 

Quando, però, dalla regia passano in varia sequenza i successi di Mina, Gloria Gaynor e Concita Wurst tutto cambia: le nostre giovani fasciste trasformatesi in drag-queen, imperversano tra il pubblico, danzando e coinvolgendolo ed affibbiando di quando in quando una parrucca dalle lunghe chiome indifferentemente a spettatori o spettatrici. Selfie che si sprecano. Eva/Haider, stufa di starsene sul covone (“ … a nessuno viene veramente in mente di ribellarsi, un’impresa senza speranze; perlopiù diciamo qualcosa di molto semplice: da grandi altezze però suona diversamente…”) si s-veste de i panni del dittatore indossando una sottoveste luccicante e scende tra la folla insieme alle sue girls, coreografando un trenino fatto di battimani, movimenti di fianchi ed ammiccamenti vari. Abbiamo così assistito alla campagna elettorale più fuori dal comune senso del pudore, in un continuo in and out, ed in odore di gay-pride.

 

 

“IA vigilo sul Paese e su questo portone” e noi ce ne possiamo andare a casa divertiti e sereni.

In tournée a Cagliari Teatro delle Saline 16-17 Maggio , Palermo , T.M.O 19-21 Maggio, Roma Carrozzerie N.O.T. 25 -26 Maggio 2017

DELIRIO DI UNA TRANS POPULISTA

di Andrea Adriatico

con Eva Robbins e Saverio Peschechera, Alberto Sarti, Stefano Toffanin

produzione Teatri di Vita in collaborazione con Festival Focus Jelinek

Teatro della Tosse, Sala Aldo Trionfo, Genova – 12 maggio 2017

Allinterno di LIFE FESTIVAL: PERSONE OLTRE IL GENERE – dal 6 al 14 maggio

Sostenuto da: Comune di Genova, Approdo Arcigay Genova, Teatro dellArchivolto, Teatro Altrove, Circuito Cinema Genova, Museo Accademia linguistica di Belle Arti, Radio 10 passi.

 

 

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