Recensioni — 15/04/2024 at 17:18

Un magistrale Franco Branciaroli interprete de “Il mercante di Venezia

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RUMOR(S)CENA – CATANIA – Una eccellente interpretazione di Franco Branciaroli, nei panni dell’odiato ebreo usuraio Shylock, supportata da un cast assortito e da un allestimento efficace ed elegante, hanno consentito allo shakesperiano Il mercante di Venezia”, nella traduzione di Masolino D’Amico, di riscuotere gli apprezzamenti del pubblico della Sala Verga di Catania, nell’ambito della stagione di prosa 2023/2024 dello “Stabile” etneo.

foto di Antonio Parrinello

Punti di forza della rappresentazione scontri etici, rapporti sociali e interreligiosi mai pacificati, l’amore, l’odio, il valore dell’amicizia e della lealtà, l’avidità e il ruolo del denaro, tutti temi che si intersecano e che avvincono lo spettatore fino a un finale che va oltre la tradizione della messinscena di questo capolavoro. Lo spettacolo nonostante i due tempi di oltre due ore, nell’adattamento e regia di Paolo Valerio, affascina e non annoia per nulla lo spettatore, coinvolto nella vicenda del mercante di Venezia Antonio che, nell’aiutare l’amico Bassanio a conquistare l’amore della bella Porzia, signora di Belmonte, si caccia in una intricata situazione che lo vede soccombere tra le grinfie del vendicativo usuraio ebreo Shylock che gli presta del denaro con una insolita penale: se non restituirà il tutto entro una tale data pretenderà una libbra della sua carne. Alla fine tra conquiste, amori, scommesse, navi che scompaiono e travestimenti, sarà la bella Porzia, con grande astuzia, a risolvere l’intricata vicenda, beffando e condannando alla rovina ed alla povertà, con un cavillo legale, Shylock, salvando dalla condanna Antonio e conquistando l’amore del suo amato Bassanio. Shylock dovrà poi subire, pena la vita, anche la conversione al cristianesimo.

Franco Branciaroli ne Il mercante di Venezia foto di Simone Di Luca

Lavoro apprezzabile, oltre che per l’ottimo cast, anche per la scena curata da Marta Crisolini Malatesta (un imponente muro a mattoncini che si apre e chiude a più livelli offrendo nuovi spazi, in una Venezia ora cupa, ora luminosa), per gli eleganti costumi di Stefano Nicolao, per il gioco luci di Gigi Saccomandi,  per i movimenti di scena di Monica Codena e per le musiche di Antonio Di Pofi. L’adattamento e la regia di Paolo Valerio si muove in una Venezia frenetica, tra amori in divenire, commercio, mistero  e vira decisamente sulla commedia, facendo ricorso a delle  trovate sceniche – non sempre riuscite – legate all’uso delle luci, delle musiche ed effetti dal vivo, delle coreografie di gruppo di attori affiatati e che interpretano, con convinzione e bravura, i loro ruoli.

foto di Simone Di Luca

In scena oltre a Franco Branciaroli, con la sua recitazione misurata e di grande raffinatezza,  nel suo ebreo Shylock, interessato solo agli affari ed alla sua “penale”, apprezzati anche Piergiorgio Fasolo (Antonio, il mercante), Stefano Scandaletti (l’amico Bassanio), Valentina Violo (la nobile e bella Porzia) ed a completare il cast nei vari ruoli, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Emanuele Fortunati, Lorenzo Guadalupi, Giulio Cancelli, Dalila Reas, Mauro Malinverno, Mersila Sokoli.

Lo spettacolo, lungamente applaudito alla fine dal pubblico presente in sala, è una produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Centro Teatrale Bresciano Teatro de Gli Incamminati.

Visto il 5 aprile 2024 alla Sala Verga per il Teatro Stabile di Catania

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