Festival(s) — 13/12/2019 at 18:11

Il festival Teatri di Vetro si dedica alle “Oscillazioni”

di
Share

RUMOR(S)CENA – FESTIVAL TEATRI DI VETRO – OSCILLAZIONI – ROMA – La tredicesima edizione del festival delle arti sceniche contemporanee Teatri di Vetro va in scena dal 14 al 22 dicembre al Teatro India di Roma e al Teatro del Lido di Ostia. La direzione artistica è di Roberta Nicolai. Gli artisti invitati sono: Paola Bianchi, Qui e Ora, Chiara Frigo, Bartolini/Baronio, Menoventi, Alessandra Cristiani, Teatro Akropolis, Teatro Rebis, Riccardo Guratti, Giovanna Velardi, Carlo Massari/C&C, Giuseppe Vincent Giampino, Massimo Donati, Opera Bianco.
La destinazione è Oscillazioni, al tempo stesso cornice, chiave e meta dell’intero progetto: «Oscillazioni – un claim lungo un triennio – indica il disequilibrio in cui vengono messe le convenzionali posizioni degli spettatori da una parte e degli attori dall’altra, della sala e della scena. L’architettura progettuale, generata da tale obiettivo, si è concretizzata nel far deragliare la creazione restituendola non più soltanto come opera ma anche in una costellazione di eventi minuti, gesti artistici, dispositivi scenici paralleli e difformi che evidenziano e fanno emergere i molteplici livelli della creazione, ponendoli in dialogo con i contesti, sia nelle tematiche che nelle modalità di produzione, includendo i cittadini come produttori di contenuti e attori degli atti performativi, documentando i processi poetici, aprendo al confronto con teorici e studiosi. Il dialogo tra curatela e artisti ha creato le condizioni per “esporre il processo”, ma l’obiettivo non è mostrare qualcosa di incompleto o aprire il back stage, piuttosto creare le condizioni per mettere gli spettatori a contatto con il centro, con quella zona instabile che realmente “muove” la scena».

 

Carlo Massari Les Miserables foto di Chiara Osella

La tensione verso il reale, la rilettura di fonti, fatti di cronaca, immagini storiche, nodi e crisi della nostra cultura. Dalle immagini dell’archivio retinico di Energheia di Paola Bianchi, alla rilettura di gesti eclatanti che hanno  fatto fare un balzo alla storia di Bartolini/Baronio; dallo studio dell’icona di #TRE di Qui e Ora, all’incarnazione in scena del mito di Demetra della Compagnia del Teatro Akropolis, fino alla trasparenza tra i Negri di Genet e i fatti di Macerata di Teatro Rebis; dalla rilettura della morte di Majakovskij e il rapporto tra pensiero scientifico e pensiero umanistico ne L’incidente è chiuso dei Menoventi all’anatomia del corpo esposto, interrogato, al centro di sistemi relazionali delle coreografie di Alessandra Cristiani, di Riccardo Guratti e Giuseppe Vincent Giampino; dal passaggio dalla figurazione all’astrazione della ricerca tra to act, to do e to perform di Opera Bianco, al Dialogo sul monologo L’Alieno di Massimo Donati (NDN), per arrivare a piccoli affreschi di un tempo divenuto crudele come in Carlo Massari/C&C o inceppato, fragile, come in Giovanna Velardi. Questi sono solo alcuni dei temi che emergono e si destrutturano nella tredicesima edizione di Teatri di Vetro all’interno di un impianto progettuale che espone il processo di creazione come valore, il più alto e sensibile, a partire dal quale costruire una nuova relazione con lo spettatore.

 

Menoventi -Avanti Tempo

Il 14 e 15 dicembre precede la sezione Composizioni che realizza al Teatro del Lido progetti che chiedono il coinvolgimento dei non professionisti e, a seguito di percorsi laboratoriali aprono gli esiti al pubblico. I cittadini sono chiamati a partecipare, a con-porre insieme agli artisti, portando all’interno delle performance non solo il proprio corpo e la propria presenza ma anche temi, segni, parole di cui sono essi stessi autori e che confluiscono all’interno di dispositivi relazionali che gli artisti hanno predisposto per loro. Esti, azione coreografica per danzanti non professionisti di Paola Bianchi, sperimentata in diversi contesti con giovani danzatori, ragazzi del liceo, persone affette da Parkinson, non vedenti, Ballroom di Chiara Frigo, esperienza collettiva in cui persone appartenenti a diverse generazioni si riuniscono per vivere un momento danzante, #Tre iconalab del collettivo Qui e Ora, per la regia di Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti, sono tre progetti in cui le artiste, attraverso laboratori, coinvolgono cittadini, non professionisti, giovani, bambini all’interno della propria ricerca. I materiali generati dall’incontro con le persone nutrono dall’interno il processo di creazione, lo spostano, lo aprono a tematiche inaspettate, lo connettono con il reale, con il quotidiano, con le biografie.

 

Massimo Donati L’Alieno

 

 

Teatro India

Lungotevere Vittorio Gassman, 1 (Roma)

Teatro del Lido

Via delle Sirene, 22, Ostia Lido (RM)

Info e prenotazioni

promozione@triangoloscalenoteatro.it | 339.2824889

Facebook @teatridivetro  – Instagram @teatridivetro

Share

Comments are closed.