Festival(s) — 12/12/2018 at 09:30

Sono “Oscillazioni” che vanno in scena al Festival Teatri di Vetro a Roma

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RUMOR(S)CENA – OSCILLAZIONI – TEATRI DI VETRO – ROMA – Teatri di Vetro il festival delle arti sceniche contemporanee con la direzione artistica di Roberta Nicolai, presenta il progetto Oscillazioni dal 13 al 19 dicembre al Teatro India di Roma, punto di arrivo di un percorso progettuale che compone e caratterizza la dodicesima edizione del festival iniziato nel mese di Settembre. Oscillazioni nasce dal desiderio di indagare e ridefinire la relazione tra palcoscenico e platea con una particolare attenzione alla processualità della creazione scenica. Cinque sezioni tematiche per dialogare con la creazione contemporanea e ingaggiare spazi e contesti territoriali.
Il festival è diviso in sezioni progettuali: TDV12 è stato inaugurato con la sezione Trasmissioni a Tuscania (Viterbo) per proseguire con il FYMMEC Focus Young Mediterranean And Middle East Choreographers 2018 all’Accademia Nazionale di Danza e all’Angelo Mai di Roma. Composizioni al Teatro del Lido con spettacoli che hanno coinvolto anche bambini e rifugiati; Elettrosuoni: immersione nella musica elettronica sperimentale a Bisca/Circolo del Parco, e infine Oscillazioni al Teatro India.

Piccola Compagnia Dammacco foto Luca Del Pia

Va in scena il 13 e 14 dicembre Salvo Lombardo_Chiasma con Opacity#2, la compagnia Fanny&Alexander/Chiara Lagani con I libri di Oz. Il 14 dicembre la compagnia Opera Bianco con Primi appunti coreografici per il progetto Jump!. Il 15 dicembre La buona educazione di Piccola Compagnia Dammacco con la collaborazione di Serena Balivo, la creazione OASI Comizio sui valori di Enea Tomei. Opera bianco ingaggia un un performer, un critico, una matematica e un clown – nel dispositivo performativo che indaga la radice della ricerca della compagnia. Il 16 dicembre la Piccola Compagnia Dammacco con Invisibile, la danzatrice e coreografa Simona Bertozzi con Urto e Flow on river ; Sonenalè presenta Lo spazio delle relazioni. Il 17 dicembre Opera Bianco con Grand Mother, Dehors/Audela in Tanto non ci prenderanno mai e gruppo nanou con Resa Alphabet. Il 18 dicembre Fanny Alexander con L’altro mondo, il gruppo nanou con Relazione Alphabet; la compagnia Leviedelfool con Yorick un Amleto dal sottosuolo. Il 19 dicembre vengono coinvolti Salvo Lombardo, Levidelfool, gruppo nanou e Simona Bertozzi.

Leviedelfool foto Manuela Giusto

41 rappresentazioni, 14 tra laboratori, seminari, stage, 20 artisti di TDV2018: Fanny&Alexander/Chiara Lagani, Salvo Lombardo/Chiasma, Leviedelfool, Piccola Compagnia Dammacco, Dehors/Audela, Simona Bertozzi/Nexus, gruppo nanou, Opera bianco, Cie MF, Sonenalè/Riccardo Fusiello, Enea Tomei, Meno infinito, Franz Rosati, Simone Pappalardo/Alberto Popolla/Josè Angelino, Acre, Alessandra Cristiani, Giuseppe Muscarello, Synchromia, Mithkal Alzghair, Seifeddine Manai.

 

Per il progetto Oscillazioniscrive Roberta Nicolai«ho interpellato artisti con i quali ho condiviso, negli anni, pensiero e pratiche. Ho chiesto loro di poter interrogare il processo di creazione assumendo la prospettiva della sua complessità, del suo procedere non per linea retta, del suo deragliare e lasciare tracce, residui e scarti. Di concretizzare il desiderio di mettere lo sguardo su parole isolate, su quei contenuti che, durante il processo, scivolano dentro e fuori dalla scena, che si presentano con forza e poi si rendono inafferrabili. Di non abbandonare del tutto quegli immaginari incontenibili che non si lasciano addomesticare, trasudano sempre verso il fuori della regola.  E dalla necessità di non uniformare la scena contemporanea a codici e convenzioni, ma restituirla nell’ampiezza del processo creativo, nello spostamento sostanziale di un punto di vista, sull’arte e sulla sua funzione. 

Dentro Oscillazioni, al termine di questa lunga parabola, trovano spazio progetti artistici che per loro natura prevedono una pluralità di dispositivi e, accanto a spettacoli, formati scenici che cercano di dare voce a quei materiali, non presenti nella sintesi spettacolare, laterali e sottesi, che viaggiano verso l’assunzione di una forma autonoma, gesti scenici difformi, ibridi, tali da prevedere e accettare il performativo della parola detta, del discorso, della letteratura, della traduzione, dell’immagine.

Al termine della curva ci sono gli spettatori.

Generare dispositivi diversi per invitare gli spettatori ad un contatto intimo con la creazione, per mettere le posizioni convenzionali di chi è in sala e di chi è sul palco, in uno stato di squilibrio, di oscillazione. Cercando la qualità della relazione.»

Simona Bertozzi nexus 2 foto Luca del Pia

Teatri di Vetro, il festival di arti sceniche contemporanee, 12 esima edizione grazie al sostegno di MIBAC, della Regione Lazio e in collaborazione con il Teatro di Roma. La sezione Oscillazioni è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2018 promosso e sostenuto da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita culturale, realizzato in collaborazione con SIAE.

In collaborazione inoltre con Biblioteche di Roma, Accademia Nazionale di Danza, Conservatorio Statale O. Respighi di Latina, Roma Tre Radio – Università degli Studi di Roma Tre, Teatro del Lido, European Dance Alliance/Daf Dance Arts Faculty, Angelo Mai, STAP Scuola di teatro del Brancaccio, IED, le librerie Tuba e Giufà, il Centro Socio culturale Affabulazione, Comune di Tuscania, Fondazione Carivit, ATCL, Vera stasi, Twain, il Festival Quartieri dell’Arte, Ventichiaviteatro, BISCA/Circolo al Parco.

In network con AnticorpiXL, NdN Network drammaturgia Nuova e Focus Young Choreographers Mediterranean Area and Middle East 2018 /2019 /2020.

 

MF 2 foto Federica Capo

Archivio 2018

Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman, 1 Roma

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