Festival(s) — 12/06/2014 at 15:59

L’Estate Fiesolana: Britti, Cristina Donà, musica classica e teatro di ricerca

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FIESOLE – Dopo i dieci anni del sindaco Fabio Incatasciato, l’“Estate Fiesolana (16 giugno -2 agosto ) riparte dal nuovo che avanza, Anna Ravoni. Fiesole senza il Pd al posto di comando. Sarà stato un voto di protesta. Sessantasette edizioni, addirittura due conferenze stampa ravvicinate per presentarla, la neo sindaca tutt’altro che spigliata tra imbarazzi, silenzi, letture incerte. La lettera dell’assessore regionale alla cultura, Sara Nocentini assente (Cristina Scaletti era sempre vigile sul territorio), che rimescola le stesse parole.

Alex Britti
Alex Britti

Anche il sindaco di Vaglia, comune partner, Leonardo Borchi, è poco comunicativo. Rimpiangiamo i fiumi di parole dei precedenti amministratori? Così come il nuovo assessore comunale alla cultura, Barbara Casalini, non si spende molto; dice che è contenta per il ritorno dell’Opera e di tanta musica in cartellone e spera che un giorno possa tornare il cinema all’aperto ad agosto. Molta approssimazione.

Cristina Donà
Cristina Donà

Il boom però se lo riserva il sindaco che tra una risata e l’altra, e senza spiegare ulteriormente, prima del rompete le righe, butta lì quattro paroline dicendo, testuale, “che la situazione delle casse di Fiesole è disastrosa”. Anche i buffet e gli omaggi da oggi in poi saranno tagliati (giornalisti in subbuglio soprattutto per il primo sostantivo). La parola adesso inevitabilmente passerà ad Incatasciato, tirato in causa e per la giacchetta, anche se non nominato, nella questione. Tra i Maestri del Cinema quest’anno verrà premiato Giuseppe Tornatore (20 luglio) e ce lo spiega con logorrea soporifera il presidente del sindacato critici cinematografici Giovanni Maria Rossi che si sa quando comincia e mai quando finisce. Meno male che i luoghi del festival tengono, reggono e sono meravigliosi, dal teatro romano a Villa Demidoff.

Giuseppe Tornatore, vincitore Premio Maestri del Cinema
Giuseppe Tornatore, vincitore Premio Maestri del Cinema

Il programma non è dei più solidi degli ultimi anni ma tiene botta soprattutto sul versante musica, nel pop con Alex Britti (19 giugno) e con molta classica, con professionisti come Lorenzo Cinatti (con la chioma tra il Riccardo Fogli di “Storie di tutti i giorni” e l’Antognoni viola) della Scuola di musica di Fiesole, che ci presenta “Serata Monteverdi” (2 luglio) e “Opera bestiale” (27 giugno), mentre Gianni Pini della Music Pool ci porta dentro il jazz e la world music di Pat Metheny (il 16 all’ inaugurazione). Paolo Fresu (18 luglio), arrivando a Mario Setti (cravatta verde pistacchio elettrico) della Nuovi Eventi Musicali, con le commistioni Cristina Donà che canta The Who (24 luglio),  Diodato, dal Festival di  Sanremo e Che tempo che fa, che quest’anno si getta nelle fauci del non facile “Ok computer” dei Radiohead. L’intelligenza e l’arguzia di Setti ci consegna la provocazione del “Do ut des (30 giugno) dove il pubblico sceglierà se pagare quindici euro o se volerne avere, per la visione e l’ascolto del concerto, cinque in cambio: “Bisogna abolire la parola gratis, perché il gratis costa e distrugge la cultura”. Discorso giustissimo che però andrebbe affrontato e declinato anche sul versante volontariato, tema invece che sta molto a cuore, in genere, ad amministratori di eventi, operatori culturali, direttori artistici.

Paolo Tellini, il pittore delle "Storie fiesolane" dei Chille de la Balanza
Paolo Tellini, il pittore delle “Storie fiesolane” dei Chille de la Balanza

Poco teatro, ma Marco Di Costanzo del Teatro dell’Elce (tra le fortunate diciotto compagnie fiorentine che sono riuscite ad entrare nelle grazie della nuova gestione del Teatro della Pergola) che per il secondo anno organizza la buona rassegna del Teatro Solare: Teatro della Caduta, Marta Cuscunà e Roberto Abbiati ed il suo immaginifico Moby Dick. Altro appuntamento di rilievo, mai scontato come ogni loro progetto, è quello con i Chille de la Balanza che da confinati, emarginati e reclusi nell’ex manicomio negli ultimi anni si stanno prendendo rivincite e belle soddisfazioni tra Estate Fiorentina ed Estate Fiesolana, entrando, anche loro, nell’establishment che conta. Si chiama “La terra, il colore. Storie fiesolane (23 giugno) e nel quale si intrecciano le vite di Silvana Boni, ultima mezzadra della zona, e Paolo Tellini, pittore locale. Ogni spettatore, nel classico approccio partecipativo dal basso dei Chille, dovrà portarsi una sedia per un grande omaggio a due umili persone: “A che serve la cultura? Serve a vivere meglio”.

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