Festival(s) — 11/09/2012 at 21:27

Up To You festival internazionale della Creazione Contemporanea di Terni: un “Atto Politico” per la scena e il dialogo tra arte e attivismo

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Una vera e propria assunzione di responsabilità, un invito all’azione, al prendere una posizione. Parte da qui l’impegno di Up To You il Festival Internazionale della Creazione Contemporanea di Terni in programma dal 13 al 23 settembre 2012. Settima edizione con la partecipazione di 36 artisti e 12 nazioni. Non è da tutti avvalorare il progetto artistico (curato da Indisciplinarte) cogliendo anche l’opportunità di riflettere sul sul ruolo e sulla responsabilità dell’arte e dell’individuo nella costruzione della scena politica del futuro, tra crollo delle vecchie ideologie e nascita di nuovi sistemi. Un invito rivolto anche agli artisti che nel loro lavoro ricercano nuove strategie politiche, indagando il ruolo dello spettatore nelle dinamiche di potere della scena, con la ferma convinzione che ci sia sempre più bisogno di “prendere parte”, nel doppio senso di “partecipare” e di “scegliere“.

 Tamara Bartolini /Michele Baroni  TU_TWO viaggio della mente

Una presa di posizione netta che ha portato la direzione artistica del festival a ragionare intorno ad un tema specifico e di farlo nell’arco di un biennio. Pensato come un “Atto Politico”, ovvero la messa in pratica di strategie politiche nell’arte e viceversa di strategie artistiche nell’attivismo politico. Senza caratterizzarsi per una rassegna di teatro “politico” o “civile”,Up To You intende proporre una selezione di spettacoli in grado di offrire un diritto di cittadinanza alla scrittura scenica in tutte le sue declinazioni più o meno contaminate di generi e formati, alla ricerca di un senso dello stare in scena oggi. Invito raccolto dagli artisti che fanno parte del programma.

Carolina Balucani L’America dentro (interno di una casa di un bamboccione)  

 

Lo spagnolo Roger Bernat, in Pendiente de voto, trasforma il teatro in un parlamento dando origine una performance interattiva sulla responsabilità della scelta, le dinamiche politiche di mediazione e la nascita dei partiti.

Il regista e drammaturgo cileno Guillermo Calderon, presenta Villa e Discurso, la ricostruzione politica del futuro e lo schiudersi di nuove prospettive filtrate dalle parole di tre donne sul destino di Villa Grimaldi, sede delle torture di Pinochet, e da un utopico Discorso di congedo della presidente Bachelet.

Ana Borralho e Joao Galante con Atlas riscoprono il potere del gruppo di amplificare la voce del singolo.

Fanny & Alexander con Discorso grigio sviluppano un progetto teatrale dedicato ai discorsi di potere attraverso le forme e le retoriche degli interventi ufficiali trasmessi alla radio.

L’Accademia degli artefatti sceglie un testo di Ravenhill Nascita di una nazione e costruisce uno spettacolo che mette in scena la storia contemporanea, la politica e le dinamiche del conflitto, attraverso piccole storie quotidiane.

Gli israeliani Public movement con il progetto per spazi pubblici Positions realizzano una sorta di mutevole coreografia di massa in cui al pubblico di piazza viene chiesto di prendere fisicamente una posizione all’interno di limiti dati dagli artisti.

Il festival propone performance di teatro e di danza, lavori che giocano fra realtà e realtà virtuale in un connubio fra corpo e tecnologia, video e movimento. Spettacoli interattivi, dove il pubblico da spettatore si fa attore salendo sulla scena, diventando protagonista. Attività dedicate alla creatività di bambini e adulti, con spettacoli, concerti, workshop curati da artisti e creativi

Carne , Società dello spettacolo

Per la Danza L’Indisciplinarietà del movimento

I danzatori alle prese con un “popolo di carta” in Suite Hope di Chiara Frigo, performance che giocano fra dimensione reale e realtà virtuale in un connubio fra corpo e tecnologia, video e movimento, come Forecasting di Giuseppe Chico e Barbara Matijević, Miniatura di Roser López Espinosa e Joseph di Alessandro Sciarroni che si collegherà in diretta con una delle chat più libere della rete.

Miniatura di Roser López Espinosa 

E che dire quando il partner del danzatore altro non è che una escavatrice meccanica? La compagnia Beau Geste con Transport Exceptionnels porta in scena la tensione scaturita dal contatto fra ferro e carne, macchina e corpo.

La suggestiva danza verticale della compagnia Il Posto con Atto Bianco uno spettacolo ispirato al tema dell’arca e dello spostamento.

Anatomia per bambini // in 240 colori di Lucia Di Pietro è una coreografia di gruppo intesa come manifesto politico del bisogno dell’arte di essere collettiva. Alice’s Room Giovanna Velardi indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell’oggi, incarnato da una regina, simbolo della borghesia esautorata, ed una genuinità che è l’aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico.

Anatomia per bambini // in 240 colori di Lucia Di Pietro

Il programma è completato  da The Droos di Joana Duarte e Ramification di Michael Getman.

La sezione Teatro

ATLAS, Ana Borralho e Joao Galante (PT) – prima nazionale

JEUX W GENERIQUE, W / Joris Lacoste (FR)

NASCITA DI UNA NAZIONE, Accademia degli artefatti (IT)

L’EFFET DE SERGE, Philippe Quesne / Vivarium Studio (FR)

Ideazione, regia e messa in scena: Philippe Quesne

Con: Gaëtan Vourc’h, Isabelle Angotti, Yvan Clédat, Cyril Gomez-Mathieu … e gli ospiti

Musica: André Prévin, Gillian Hills, Howe Gelb, Sophia Loren, Wagner, John Cage,The Patriotic Sunday, Sparklehorse, Colleen, Antoine Duhamel, Willy Deville, Arnold Goland, Abbc, Vic Chesnutt, Led Zeppelin, José Feliciano, …
Produzione: Vivarium Studio

L’AMERICA DENTRO, Carolina Balucani (IT) – prima nazionale

WORKSHOP CAMMINARE NELLA FRANA, Strasse / Leonardo Delogu (IT)

THAT’S THE STORY OF MY LIFE, Macarena Recuerda Shepherd (ES) – prima nazionale

DISCORSO GRIGIO, Fanny & Alexander (IT)

Ideazione: Luigi de Angelis e Chiara Lagani

Con: Marco Cavalcoli
Progetto sonoro: The Mad Stork
Drammaturgia: Chiara Lagani
Regia: Luigi de Angelis

BAHAMUT, Flavia Mastrella / Antonio Rezza (IT)

Di: Flavia Mastrella Antonio Rezza

Con: Antonio Rezza
E con: Ivan Bellavista e Giorgio Gerardi
Liberamente associato al “Manuale di zoologia fantastica” di J.L. Borges e M. Guerrero
(mai) scritto da: Antonio Rezza
Un Habitat di: Flavia Mastrella
Collaborazione alla regia e all’ispirazione: Massimo Camilli
Disegno luci: Maria Pastore

VILLA+DISCORSO, Guillermo Calderon (RCH) – prima nazionale

CARNE, Società dello spettacolo (IT) – prima nazionale

 

Il programma completo è pubblicato su www.ternifestival.it.

 

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