fotonotizia, La foto del giorno, Recensioni — 10/03/2022 at 10:48

Una giornata a Firenze dedicata al teatro di ieri e oggi: Zeffirelli e “Elenit”

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RUMOR(S)CENA – FIRENZE – Una giornata trascorsa a Firenze, dedicata al teatro di ieri e di oggi, per cancellare un poco l’angoscia di anni trascorsi senza sapere se e quando il sipario si sarebbe alzato lasciando spazio al disegno ed al sogno, alla parola ed al suono, al gesto e allo sguardo d’attore. Ritorno per due appuntamenti, il primo a visitare, finalmente, la splendida collezione della Fondazione Franco Zeffirelli che somma talento a stupore mostrando il lavoro di un artista dello spettacolo e dei suoi strepitosi collaboratori, il secondo ad assistere al Teatro della Pergola, amatissimo spazio di chi fa o vede spettacoli, l’”Elenit” che Euripides Laskaridis ha costruito per la sua Compagnia di folletti del gesto.

Fondazione Franco Zeffirelli

Il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo della fondazione Zeffirelli si trova nel bellissimo complesso monumentale in piazza San Firenze, qui Pippo Zeffirelli, gentilissima e sapiente memoria, figlio adottivo del regista e scenografo, ed attento custode del suo gran patrimonio, mi conduce lasciandomi ancora una volta stupito da tanta storia e bellezza. Più di trecento tra bozzetti di scena, disegni figurini di costumi realizzati da Zeffirelli per i suoi spettacoli e collezionati sin dai primi esordi. Con la gran quantità di cimeli, premi, fotografie, filmati, oggetti, locandine, formano il sorprendente percorso espositivo che un meraviglioso tappeto sonoro trasforma in emozionata visione. “Teatro di prosa”, “Opera in musica” e “Cinema” sono i tre segmenti espositivi, capitoli di una vita laboriosissima ed esaltante per successi ed incontri. A darci una idea del grande lavoro di invenzione e realizzazione compiuto da Franco Zeffirelli nei teatri di tutto il mondo. Qui, oltre al percorso espositivo da ammirare si svolge un’attività concertistica e cinematografica, didattica, di incontri, convegni, conferenze e di studio e consultazione dei numerosissimi volumi della biblioteca.

Fondazione Franco Zeffirelli

Una gran meraviglia, una gioia per chi sa l’importanza della memoria e della Storia dello Spettacolo. Stupore di stanza in stanza, ma l’emozione del primo bozzetto realizzato nel maggio del 1960 per “Lo frate ‘nnamorato” di Giovan Battista Pergolesi alla Piccola Scala è impagabile nella leggerezza evanescente della composizione che sfuma in un sogno visionario. Di stupore in stupore s’incontra la storia del nostro teatro messo in scena, il cinema d’innumerevoli premi, la lirica applaudita da tanti e interpretata dai miti. Ma la stanza dedicata ai bozzetti “ritrovati” del “Purgatorio” di Dante Alighieri, tanti, bellissimi, colorati e ricchi di appunti e indicazioni precise, dedicati ad una grandiosa realizzazione cinematografica e televisiva mai andata a fine, è sussulto che non si dimentica ed orgoglioso vedere quel che mai si era visto.

Elenit regia di Euripides Laskaridis.

Pochi passi e si giunge al teatro più amato, la Pergola patria di tanti, testimone di successi e insuccessi che hanno fatto la storia. Va in scena ”Elenit” ideato e diretto da Euripides Laskaridis. “Varietà comico e surreale” l’ha detto l’autore. Percorso bizzarro di sogni e visioni in disordinato accumulo, iperbole dell’illusione sconnessa, somma di invenzioni come per un dissennato catalogo delle meraviglie o mostra bizzarra del “tutto questo e altro ancora sappiamo fare”. Laskaridis sfida salti logici e visionari per un “non racconto” fatto di allusioni e microazioni in somme che non debbono necessariamente tornare. È una sfida alla pazienza e al sapere dei suoi attori e del pubblico, tra sorrisi e allusioni, capriole e stupore. Il palcoscenico è un’ultima spiaggia, una terra di nessuno su cui svetta una gran pala eolica come un totem dell’oggi che invade e controlla, tutt’intorno la grande distessa, l’accumulo di oggetti e ciarpame messo in ordinato disordine da Loukas Bakas, scenografo. Forse potrebbe essere un nostro oggi insicuro. È la sorpresa e lo stupore, la vita e la stanchezza che vanno in scena come in un gioco che si prolunga nel tempo tra immagini colorate, suoni, rumori, visioni, buio improvviso, luci che abbagliano, esplosioni sonore, tormentoni proposti dagli attori come preziose performances in accumulo che stordisce lo spettatore.

Elenit regia di Euripides Laskaridis.

In scena, i nasi affilati come coltelli o buffe piccole proboscidi, Nikos Dragonas Amalia Kosma, Chara Kotsali, Euripides Laskaridis, Dimitris Matsoukas, Efthimios Moschopoulos, Giorgos Poulios, Foivos Symeonidis, Michalis Valasoglou, Fay Xhuma. Costumi che sembrano di trovarobato nuovamente inventato di Angelos Mentis, musica originale e sound design di Giorgos Poulios, luci di Eliza Alexandropoulou.

Quasi un’ora e mezza che sembra non giungere mai a fine, qualcosa si perde in tanta sazietà, qualcosa rimane nella memoria stupita e nel tempo che sembra prolungarsi in eccesso. È questo il teatro di Euripides Laskaridis, prendere o lasciare. Aspettando magari pazienti che il catalogo/spettacolo trovi misura e scelte più precise, o si disintegri in una esplosione che rispecchia il tempo del nostro disorientato procedere.

Visto al Teatro della Pergola di Firenze il 4 marzo 2022

ELENIT

assistente al compositore Jeph Vanger
ideato e diretto da Euripides Laskaridis
consulente drammaturgica Alexandros Mistriotis
associate movement director Nikos Dragonas
assistente alla regia Geli Kalampaka
assistente Costumista & Special Constructions Ioanna Plessa, Filanthi Bougatsou, Olga Vlassi
collaboratore Artistico – Costruzioni Speciali Anna Papathanasiou
assistente Costumista Aella Tsilikopoulou
assistente Scenografo Filanthi Bougatsou, Dinos Nikolaou
direttore di palcoscenico e aiuto light designer Dinos Nikolaou, Giorgos Antonopoulos
direttore tecnico Konstantinos Margas
elettricista per il periodo di prove Vasilis Zidros, Tzanos Mazis, Giorgos Antonopoulos
programmatore consolle luci Giorgos Melissaropoulos, Vaggelis Mountrichas
sound designer Kostis Pavlopoulos, Kostas Michopoulos
responsabile di produzione Rena Andreadaki
Project Manager & Tour Production Simona Fremder
Osmosis Operations Co-Ordinator Toofareast
un progetto di Euripides Laskaridis // Osmosis 
produzione Onassis Stegi-Athens (GR)
con il supporto di Fondation d’entreprise Hermès nell’ambito di New Setting Program
coprodotto da Théâtre De La Ville-Paris (Fr), Teatro Della Pergola-Florence (It), Pôle Eu-Ropéen De Création – Ministère De La Culture/Maison De La Danse En Soutien À La Biennale De La Danse De Lyon 2020 (Fr), Pôle Européen De Création – Ministère De La Culture/Maison De La Danse En Soutien À La Biennale De La Danse De Lyon 2020 (Fr), Teatro Municipal Do Porto (Pt), Festival Trans-Amérique-Montreal (Ca), Les Halles De Schaerbeek-Brussels (Be), Teatre Lliure-Barcelona (Es), Malraux, Scène Nationale Chambéry-Savoie (Fr), Théâtre De Liège (Be)
in collaborazione con Julidans-Amsterdam (Nl), Ici-Centre Chorégraphique National Montpellier-Occitanie (Fr)
in associazione con EdM Productions e Rial&Eshelman
prima mondiale novembre 2019, Onassis Stegi, Atene
La tournée di Elenit riceve il generoso supporto del Programma “Outward Turn” Cultural Export di Onassis Culture / Stegi
foto di scena Julian Mommert, Andreas Simopoulos
collage Loukas Bakas

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