BOLZANO – Il Leone d’Oro al Teatro Jan Lauwers e la NeedCompany inaugurano la 14esima edizione di Transart mercoledi 10 settembre 2014. Alle 20.30 al Teatro Comunale di Bolzano va in scena Just for Bolzano. Jan Lauwers è un artista che ha fatto delle arti sceniche una delle massime forme di espressione, e che fin dall’inizio con la fondazione della Needcompany ha realizzato spettacoli nei quali testo, movimento, musica e arti plastiche si fondono, creando un linguaggio personale, oggi riconosciuto da tutti i più importanti festival nel mondo. Sicuramente Jan Lauwers è l’artista del XXI secolo che più si avvicina a ciò che Wagner definì con il termine Gesamtkunstwerk (arte totale). Grazie a questo è uno dei massimi rappresentanti della fusione del dionisiaco e dell’apollineo in un unico corpo perfetto.
La Needcompany, collettivo composto da performer e attori indipendenti, venne fondato nel 1986 da Lauwers e Grace Ellen Barkey.Sin dai primi anni ‘80 Lauwers divenne uno dei rappresentanti dell’avanguardia teatrale fiamminga. La sua formazione improntate alle arti visive gli ha permesso di sviluppare un linguaggio teatrale assolutamente singolare e innovativo volto nello stesso tempo il significato del teatro.
Divenuta oramai leggendaria, la Needcompany giunge per la prima volta a Bolzano per inaugurare al Teatro Comunale di Bolzano la quattordicesima edizione del festival Transart. Per Bolzano e per Transart, la NEEDCOMPANY metterà in scena un lavoro unico, ideato per quest’occasione: . “Just for Bozen | Bolzano”, questo il significativo titolo dello spettacolo che andrà in scena mercoledì 10 settembre al Teatro Comunale alle 20.30, sviluppa e elabora le filosofie espressive e drammaturgiche dei differenti componenti della compagnia, come per esempio l’esilarante critica che Lauwers muove all’opera cruciale “Lo spazio vuoto “del celebre drammaturgo e teorico inglese Peter Brooks che contiene la sua storica affermazione «Art is the time between two mistakes» (L’arte è un lasso di tempo tra due errori).
L’opera presentata a Bolzano svilupperà il videoritratto realizzato da Leuwers e Maarten Seghers nel 2007 in cui si mettevano a confronto concezioni opposte di arte, attraverso un dialogo bizzarro tra due generazioni differenti di artisti. Nel corso degli anni il confronto meramente dialettico si è trasformato per Leuwers e Maarten Seghers in una composizione musicale che impegnerà i due performer nell’interpretazione del loro punto di vista… e come sempre negli spettacoli di Leuwers e della sua Needcompany il pubblico verrà sollecitato ad ascoltare, guardare, pensare e interagire, visto che la necessità di partecipazione con l’altro è d’altronde già racchiusa nel nome stesso del collettivo.
Jan Lauwers Leone d’oro alla carriera per il Teatro
Jan Lauwers (Anversa – Belgio, 1957)
Il lavoro di Jan Lauwers si colloca all’incrocio delle diverse discipline artistiche, tra danza, teatro, cinema e arti visive; una molteplicità di interessi che segna la cifra stilistica del suo lavoro e che lo ha portato ad allargare le sue collaborazoini ad ambiti non esclusivamente teatrali.
Jan Lauwers studia pittura all’Accademia di Belle Arti di Gent. Alla fine del 1979 fonda l’Epigonenensemble, poi Epigonentheater zlv (1981), caratterizzato da una concezione fortemente visiva del teatro, con cui fa irruzione sulla scena internazionale contribuendo al cambiamento radicale del panorama belga degli anni ’80. Successivamente fonda la Needcompany, insieme a Grace Ellen Barkey (1986). I primi lavori, Need to Know (1987) e ça va (1989), sono ancora di impronta profondamente visiva, ma in quelli successivi, la trama e il tema principale acquisiscono maggiore importanza, anche se la composizione rimane frammentaria. Dopo Giulio Cesare (1990), Antonius und Kleopatra (1992), Needcompany’s Macbeth (1996), Needcompany’s King Lear (2000), nel 1994 inizia a lavorare su un progetto intitolato The Trilogy Snakesong, che segna la sua affermazione come autore. Nel 1997 è invitato a partecipare alla sezione teatro di Documenta X (Kassel), per cui realizza Caligola, da Camus. Nel maggio 2000, invitato da William Forsythe, Lauwers crea, in co-produzione con il Ballett Frankfurt, il pezzo intitolato DeaDDogsDon’tDance/DjamesDjoyceDeaD (2000). Nel 2004 e nel 2006 è al Festival d’Avignon con Isabella’s Room, The Lobster Shop e All is Vanity.
Il Festival di Salisburgo gli commissiona un nuovo lavoro, The Deer House, per l’estate 2008, che, insieme con Isabella’s Room e The Lobster Shop, costituisce una trilogia sulla natura umana: Sad Face/Happy Face. La Needcompany è in residenza al Burgtheater di Vienna dal 2009. Nel 2011 Jan Lauwers scrive una nuova commedia intitolata The Art of Entertainment e fa lavorare la sua compagnia con alcuni attori del Burgtheater.
Autore di installazioni e performance ospitate anche in gallerie e musei, Jan Lauwers ha realizzato anche diversi corti cinematografici. Il suo primo lungometraggio, Goldfish Game (2002), è stato presentato nella sezione Nuovi territori della 59. Mostra del Cinema di Venezia.
10.09.2014, ore 20.30 > TEATRO COMUNALE DI BOLZANO
TRANSART 14 OPENING
NEEDCOMPANY presents > JUST FOR BOZEN|BOLZANO
con > Grace Ellen Barkey, Jules Beckman, Anneke Bonnema, Hans Petter Dahl, Julien Faure, Nicolas Field, Benoît Gob, Sung-Im Her, Elke Janssens, Romy Louise Lauwers, Lot Lemm, Maarten Seghers, Mohamed Toukabri, Catherine Travelletti und Jan Lauwers.
Chris Vanneste > Production Manager, Marjolein Demey > Technical Manager, Ditten Lerooij > Sound