Danza — 08/11/2012 at 08:55

“Dance Mania”, al via la nuova stagione di danza alla Lavanderia a Vapore di Torino

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Come è noto la “Lavanderia a Vapore” è diventato il centro di accoglienza a Collegno in Piemonte per quanti frequentano il mondo della danza. Organizza il Balletto Teatro di Torino diretto da Loredana Furno E’ qui che i giovani coreografi sperimentano e il pubblico si ritrova per confrontarsi e capire quanto sta succedendo di nuovo nell’ambito della danza contemporanea. La stagione 2012/13 si intitola “Dance Mania” ed è giunta al suo quarto appuntamento. Nel quadro della programmazione sono previsti dodici appuntamenti con compagnie e artisti internazionali.

Il cartellone si inaugura il 9 novembre con  un evento giocato tra danza e arti visive. Loredana Furno e Matteo Levaggi, spiriti guida di questa manifestazione che ormai si è ritagliata uno spazio importante nel panorama dei festival di danza nazionali e internazionali, nella serata inaugurale di Artissima 2012, fiera torinese delle arti visive, divenuta nel tempo un evento culturale imperdibile, il Balletto Teatro di Torino rivisita La Folia, una tra le più recenti creazioni di Matteo Levaggi.
Complice della danza, la musica originale suonata dal vivo dal violoncellista Lamberto Curtoni, allievo di Giovanni Sollima e talentuoso compositore che, a soli 25 anni, vanta collaborazioni con formazioni prestigiose come i Solisti di Mosca e il Quintetto d’ Archi della Rai, conteso da diverse istituzioni teatrali.

Matteo Levaggi coreografo autore di Artissima

In uno spazio total white abitato da oggetti che evocano ricordi di vita trascorsa i sei danzatori – spiegano gli organizzatori – in una singolare sequenza di causa-effetto che crea delle immagini apparentemente scollegate tra loro, si distaccano da un limitante sottotesto razionale e si immergono in una nuova dimensione. Dalla violenza nasce la sofferenza e l’evidente debolezza umana. Anche da qui possiamo esplorare un tipo di bellezza vera, carnale. Tutto questo è Folia, la coreografia ispirata all’omonima antica forma musicale, tutta giocata sulle abbacinanti luci di Fabio Sajiz e gli essenziali costumi dell’artista visiva Samantha Stella.L’eccellenza della danza del BTT e di Lamberto Curtoni, si riflette nella tela di Claudio Bellino che traccia al carboncino schizzi eseguiti Live in scena“.

Matteo Levaggi, sul filo del tempo, si colloca sempre più nella “famiglia” di quei coreografi trenta-quarantenni nutriti al verbo ricco e complesso di Merce Cunningham e di William Forsythe, ma con un proprio specifico talento della ricerca personale, della sperimentazione, della sfida a se stesso, ogni volta più ardua. LA FOLIA segna senz’altro un punto di raggiunta maturità. Il 29 novembre sarà la volta dei giovani danzatori del Cannes Jeune Ballet, diretto da Paola Cantalupo, la compagnia che dall’inizio degli anni ‘80 fa capo all’Ecole Supérieure de Danse De Cannes “Rosella Hightower”, prestigioso centro di formazione internazionale della danza, nonché fervido vivaio per i danzatori di domani. Il programma è firmato da due significativi autori francesi di oggi e da un italiano molto attivo all’estero. Tre creazioni che seguono il flusso delle rispettive composizioni musicali.

Foudre, fulmine, è una sonata per quattro danzatori e due danzatrici che ruota intorno ad una elettricità violenta. Una pièce rapida nell’energia, come un lampo selvaggio che squarcia il cielo. I gesti stravolgono lo spazio per dare vita ad una danza acrobatica, cesellata intorno a movimenti precisi. In questa coreografia di Claude Brumachon e Benjamin Lamarche tra l’allievo e il danzatore si stende un oceano dove si rischia di annegare.

Cannes Jeunes Ballet

Passione e sentimento. In Petite symphonie di Davide Bombana, in scena il 29 novembre,  l’ensemble composto da sedici ballerini si addentra con sensualità nelle atmosfere misteriose e oniriche suggerite dalla musica di Frank Martin. Nell’ultimo brano, attraverso la filigrana musicale di brani liberamente ispirati alla settima sinfonia di Beethoven, i danzatori intessono in Beatwin uno spazio immaginario, sospeso da qualche parte tra la realtà sonora e la presenza reale in scena. Un ritmo conquistato (Beat Win) per uno spazio inventato (Between), al contempo preciso, disteso, compatto e slegato. Una ricerca paradossale dove i giochi di luce si mescolano per meglio intrecciare lo spazio sognato con quello inventato. Un viaggio dove il cammino è l’unica finalità, la storia un itinerario che gioca al rovescio, con la trama musicale.

Il 5 dicembre arriva dall’Olanda  “Introdans” che presenta “In Love” Dal 1986 Introdans Ensemble for Youth non si esibiva in Italia. La compagnia olandese che in 40 anni di vita si è affermata nel novero delle più prestigiose formazioni contemporanee, presenta alla Lavanderia a Vapore un programma composito, firmato da maestri della scena contemporanea tra cui Mats Ek, Ohad Naharin e Nacho Duato.

Sette coreografie divertenti e dal ritmo serrato perfetto per un pubblico giovane ma anche per un pubblico maturo che ha ancora voglia di sognare. IN LOVE mette in risalto la dinamicità e la vivacità dei suoi interpreti. Toccanti e folli duetti, il bacio della buonanotte di una mamma amorevole, farsi seppellire da una doccia di petali di rosa… per quanto profonda possa essere l’immaginazione, finché non si tocca con mano, non ne si può cogliere la potenza, perché tutto può accadere in IN LOVE.

La compagnia olandese Introdans

 Michael Nyman, compositore contemporaneo tra i più famosi al mondo, è protagonista alla Lavanderia a Vapore di una serata speciale di musica e danza insieme al Balletto Teatro di Torino e Sentieri Selvaggi,  da non perdere il 6 dicembre

La necessità di indirizzarsi verso una ricerca di alto profilo, spinge sempre più il Balletto Teatro di Torino a confrontarsi con realtà musicali importanti e diversificate. Nasce così la sinergia tra la compagnia, la struttura della Lavanderia a Vapore e Sentieri Selvaggi, l’ensemble di musica contemporanea in residenza artistica al Teatro Elfo Puccini di Milano.

Michael Nyman (foto di Luciano-Rossetti)

Paesaggi sonori tra Milano e Torino che si traducono in un progetto triennale che intreccia creazioni coreografiche e musicali, con l’intento di regalare al pubblico momenti d’incontro con artisti di fama mondiale, come Michael Nyman.
Questo primo appuntamento alla Lavanderia, pensato da Matteo Levaggi, apre con il balletto Drowning By Numbers su musiche originali di Nyman, commissionato nel 2005 dal Balletto dell’Arena di Verona. Il programma prosegue con uno spazio dedicato al compositore inglese live al piano, per concludersi con la presenza dell’ensemble sentieri Selvaggi nell’esecuzione di And Do They Do firmato dallo stesso Nyman che vedrà tutti gli artisti coinvolti sulla scena.

Prosegue anche quest’anno la collaborazione della Lavanderia a Vapore con il Festival Oriente Occidente di Rovereto, con l’ospitalità della compagnia vincitrice del Premio coreografico Danz’è. Seconda tappa di un progetto coreografico, Ma-Shalai, in scena il 20 dicembre, affonda le proprie radici sulla ricerca e sullo studio della gestualità che da sempre caratterizzata il popolo siciliano. Nel groviglio di parole del dialetto siciliano Megakles Ballet/Petranura Danza sceglie Ma-shalai, espressione che indica un momento di intensa goduria e piacere profondo.

Punto di partenza dell’affascinante viaggio nell’antropologia siciliana tradotta in una danza ipnotica e travolgente, sono le raccolte di Giuseppe Pitrè, folclorista e studioso di tradizioni popolari, ideatore di una sorta di “vocabolario del gesto”.
La strada percorsa da Salvatore Romania e Laura Odierna, registi e coreografi in sodalizio artistico dal 1997, attraversa e sperimenta in scena molteplici linguaggi. Nasce così nello spettacolo una nuova matassa di gesti disarticolati sopravvissuti anche ad un disastro tecnologico. Una sorta di catarsi per i danzatori che creano in scena una nuova cinestesia: un ciclico e “siciliano” ripetersi di qualcosa che già è stato e che si trasforma in un futuro pregno di radici. Ma-Shalai ci ricorda come in Sicilia, nonostante le molteplici contraddizioni, aleggi nell’aria una dolce e selvaggia passione poetica. Cosa accade quando un duo di artisti esplora La Lavanderia a Vapore espandendo le proprie e le altrui potenzialità?

Il coreografo e performer israeliano residente a Berlino, Matan Zamir e l’italiano Nicola Mascia dopo aver lavorato con alcuni tra i più interessanti coreografi contemporanei come Sasha Waltz & Guests, Batsheva Dance Company, Benoit Lachambre, Ohad Naharin, Emio Greco/PC e Yasmeen Godder, nel 2005 fondano Matamicola, in scena il 19 gennaio.

Questi due sperimentatori della scena contemporanea sono guida e mente creativa di INTERVENTION #2 | TORINO, risultato finale di una settimana di residenza intensiva alla Lavanderia a Vapore di Collegno. Il lavoro, fortemente ispirato e influenzato dall’attuale architettura dell’edificio, è una reazione allo spazio stesso, ed è strutturato attorno alle idee suggerite e sviluppate insieme al gruppo durante il periodo di residenza intrecciate, dal duo Matanicola, con materiale coreografico preesistente. Dance Mania proseguirà fino al mese di maggio 2013

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