Danza — 08/06/2013 at 15:04

“People”, il Festival Bolzano Danza interpreta il ruolo dei cittadini

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Ventinove anni di Festival Bolzano Danza, il prossimo anno si spengono ben trenta candeline. Non è poco se si pensa che questa edizione 2013, in scena in diversi spazi cittadini  dal 15 al 26 luglio, dal Teatro Comunale di Piazza Verdi fino ai dintorni della città come sul Colle o sul Renon, ha come titolo “People”, perché intreccia i concetti di appartenenza ed esclusione, di vicinanza tra le persone e delle possibili “relazioni pericolose” che si possono instaurare attraverso “la diversità”. Questo titolo, scelto dal nuovo direttore artistico Emanuele Masi succeduto a Manfred Schweigkofler, ha voluto interpretare a suo modo il tema dell’Anno Europeo 2013: “Citizens / cittadini”.

Tre prime assolute, sette prime italiane e 18 spettacoli tra creazioni per il palcoscenico e coproduzioni, perfomance, installazioni e incursioni urbane e molti altri eventi “off stage”. Si inizia il 12 e il 13 luglio con La via della Danza. Sotto i portici razionalisti di Corso Libertà si svolgerà il concorso “Danza in Vetrina” promosso da Bolzano Danza e dal Progetto Danza di Treviso in collaborazione con l’Azienda di Soggiorno.

L’apertura del Festival  è riservata a Les Ballets Jazz de Montrèal” una storica compagnia canadese che nel 2012 ha festeggiato i 40 anni di attività e che propone due autori molto diversi tra loro per lo stile e la sensibilità artistica: l’americano Barak Marshall e il coreografo spagnolo definito dalla critica  “post-classico” Cayetano Soto. Ospite per la prima  volta a Bolzano, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, Emio Greco  che propone un progetto per tre danzatrici, interpreti di tre eroine messe in musica dal compositore di Busseto che hanno avuto la forza di sovvertire l’ordine sociale costituito: Violetta da La Traviata, Giovanna da Giovanna D’Arco e Desdemona da Otello. Si tratta di una prima nazionale in esclusiva che andrà in scena il  16 e 17 luglio alle 21.

Il 18 luglio è la volta del Kibbutz Contemporary Dance Company con If At All del coreografo Rami Be’er:  che propone una riflessione sulle “possibilità dell’accadere”, giocando su strutture coreografiche che da forme chiuse cercano l’apertura e il mutamento. Blanca Li, l’eclettica coreografa andalusa che ha firmato le sfilate primavera/estate di Jean-Paul Gauthier e le coreografie dell’ultimo film di Pedro Almodóvar propone invece il tema della condivisione e della community. In scena i suoi danzatori e piccoli robot umanoidi, alla ricerca di un possibile dialogo, di un’auspicata convivenza con i nostri “replicanti” il 22 luglio.

L enfant terrible del panorama francese, Olivier Dubois presenta il 24 luglio in prima nazionale “Tragedie”.  Da poco nominato direttore del Centre Chorégraphique National di Roubaix (al posto di Carolyn Carlson dal mese di gennaio 2014) è autore di uno spettacolo strepitoso osannato dalla critica francese al debutto al Festival d’Avignon  in cui mette alla luce la tragedia della nostra esistenza. Nove donne e nove uomini nudi provano a recuperare un “corpo originale” sbarazzato da tutte le strutture storiche, sociali e psicologiche. Dopo  la felice esperienza della scorsa edizione con lo studio realizzato insieme a ospiti di due Case di Riposo bolzanine, ai loro assistenti e familiari tornano a “Bolzano Danza” Michela Lucenti e Maurizio Camilli  i quali hanno preparato una nuova sfida artistica e umana, in coproduzione con il festival.

Saranno coinvolti dieci performer professionisti della compagnia Balletto Civile e un gruppo di anziani delle Case di Riposo Don Bosco e Villa Europa di Bolzano.  Lo spettacolo si  intitola How long is now #Bolzano,  frutto di una lunga residenza in città, impreziosito dalla colonna sonora eseguita live dalla celebre violoncellista Julie Kent (autrice delle musiche dell’ultimo film di Paolo Sorrentino) che riscriverà per l’occasione il Bolero di Ravel. Lo spettacolo è in programma in prima assoluta il 23 luglio alle 21 e il 24 luglio alle ore 10.

 

Teatro La Ribalta e Accademia Arte della Diversità, insieme per dar vita a un progetto sul valore della vita, sul peso del dolore fisico, della ferita, della caducità dell’amore. Antonio Viganò, direttore artistico del Teatro La Ribalta, si affida a Julie Anne Stanzak del Wuppertal Tanztheater di Pina Bausch per elaborare a quattro mani uno spettacolo di gesto e movimento nutrito del vissuto personale degli interpreti „speciali“ della sua compagnia. In scena il 25 luglio alle ore 21 e il 26 luglio alle ore 10 in prima assoluta. Botega Dance Company con la sua danza global che dall’hip hop sfonda i confini del contemporaneo e della capoeira, Enzo Celli per Botega dà vita a uno spettacolo singolare che vede la partecipazione straordinaria di sei danzatori brasiliani dellEspaço Cultural Adav (centro di educazione artistica, nato nel 2009 a Ibirité, cittadina dell’hinterland di Belo Horizonte), luogo in cui la compagnia romana ha tenuto una serie di seminari e con cui è nato un ponte artistico ed umano. Beleza, questo il titolo dello spettacolo, è il frutto di questo incontro: un inno al Brasile e alla brasilianità, alla gioia del danzare, al sorriso che si manifesta come una resistenza alle difficoltà della vita. 26 luglio alle ore 21 in prima assoluta.

Spazio anche al pubblico dei bambini con la sezione KIDS inaugurata con grande successo la scorsa edizione di Bolzano Danza. Oltre all’ormai attesissima Notte a Teatro (tra il 19  e il 20 luglioposti limitati), la sezione prevede l’ospitalità della multietnica compagnia lionese Image Aiguë che presenterà il suo ultimo spettacolo di teatro fisico, La Morale du Ventre, per bambini dai 7 anni in poi  e adulti in scena il  19 luglio  alle ore 17.30 e 20 luglio alle ore 10.30 in prima nazionale.

Festival Bolzano Danza dal 15 al 27 luglio 2013

 

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