Festival(s) — 05/09/2011 at 20:36

Sulle rotte di Ulisse, Oriente Occidente naviga su passi di danza

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È in corso di navigazione, il festival Oriente Occidente sulle “rotte di Ulisse, incontro di culture, danze, incroci nel Mediterraneo”. Rovereto e Trento ospita una manifestazione dedicata alla danza, tra le più prestigiose a livello internazionale, in grado di proporre spettacoli provenienti da tutto il bacino geografico del Mediterraneo, tema portante del festival (fino all’undici settembre). Giunto alla trentunesima edizione, i palcoscenici delle due città trentine, vedono alternarsi le migliori compagnie che si affacciano sul mare “nostrum”: dalla Spagna alla Turchia, passando per Francia, Italia, Grecia, Medioriente, Nord Africa. “Oriente Occidente”, da sempre punto di riferimento per la più significativa danza internazionale, guarda a sud, a quello che per secoli è stato un mondo perfettamente autosufficiente in cui civiltà, imperi, culture, saperi, religioni si sono incontrate, rapportate e scontrate.

Oggi nel Mediterraneo il confronto fra Oriente e Occidente è sempre più animato: le guerre del Golfo, le ostilità in terra di Palestina tra israeliani e palestinesi, quelle greco-turche attorno a Cipro, i fenomeni migratori, le sollevazioni delle popolazioni del Nord Africa sono fatti che continuano a occupare la cronaca. Malgrado tutto ciò, l’arte è più viva che mai. Si anima in questi scenari, ma diventa linguaggio universale quasi a superare le contingenze storiche.

Il valore culturale del quale si fa portavoce “Oriente Occidente”, dimostra l’importanza di affrontare tematiche sociali e di attualità, anche drammatiche, anche con l’occhio dell’arte in generale, in questo caso specifico della danza.

Lo dimostrano i coreografi che portano a Rovereto tutte prime nazionali: dalla spagnola Mercedes Ruiz col suo travolgente e sensuale flamenco, al grande serbo, da anni attivo in Francia, Josef Nadj, all’egiziano Walid Aouni che, dopo gli studi in Occidente, torna nella sua terra e ne testimonia la condizione femminile. E ancora, l’israeliano Ohad Naharin, il turco Ziya Azazi, il bailador flamenco Augustin Barajas della Tangeri Cafè Orchestra, il greco Andonis Foniadakis, fino al franco-algerino Abou Lagraa.

Due coproduzioni del Festival per gli italiani vincitori del concorso coreografico Danz’è della passata edizione: Gabriel Beddoes e Francesca Manfrini. Il Festival indagherà il Mediterraneo, oggi più che mai “mare dei mari” come lo definì il grande storico francese Fernand Braudel, anche attraverso la sezione Linguaggi con il contributo di studiosi internazionali. L’intento è quello di rintracciare rotte di pace e di convivenza tra popoli e culture.

 

 

 

Martedì 6 settembre  Teatro Sociale di Trento ore 21

WALID AOUNI

EGYPTIAN MODERNE DANCE THEATRE (Egitto)

Le Port de l’Orient

prima assoluta

Il Porto dell’Oriente racconta il cammino mistico di un viaggiatore attraverso la filosofia di vita dei Sufi, asceti di alcune confraternite islamiche chiamati a distaccarsi nell’animo dalle passioni mondane e, di conseguenza, dai beni e dalle lusinghe del mondo. Il cammino porterà il viaggiatore e il suo maestro fino alle profondità del fiume Nilo; qui il porto dell’Oriente li condurrà verso una nuova dimensione.

Mercoledì 7 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21

GABRIEL BEDDOES
KÖRPER (Italia)
Vis Motus
prima nazionale e coproduzione del Festival

FRANCESCA MANFRINI

3D-3DINAMICHE (Italia)
Under the tree’s voices
prima nazionale e coproduzione del Festival

I coreografi, vincitori ex aequo del concorso coreografico Danz’è 2010, presentano nell’edizione 2011 due spettacoli in prima nazionale coprodotti da Oriente Occidente.

Giovedì 8 settembre Trento Teatro Sociale ore 21

OHAD NAHARIN

BATSHEVA DANCE COMPANY (Israele)

Deca Dance

prima nazionale

Deca Dance è una rielaborazione di precedenti esibizioni composte e pensate da Ohad Naharin, il quale si diverte a spezzare e ricostruire le proprie creazioni. La rielaborazione implica una sottrazione di peso dalla struttura, creando una composizione di elementi tra loro diversi ma in perfetta armonia.

Venerdì 9 settembre

Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21

ZIYA AZAZI
ZIYA AZAZI COMPANY (Turchia)
Dervish / Azab e Dervish in progress
prima nazionale

Nelle sue performance Ziya Azazi si sofferma sull’immagine del Derviscio che si avvicina all’estasi attraverso la gioia e la ripetizione continua delle rotazioni che lo mandano in trance. Due i momenti dello spettacolo: Azab, che racconta le trasformazioni dell’individuo, e Dervish in Progress che comunica la gioia raggiunta.

Sabato 10 settembre rento Teatro Sociale ore 21

ANDONIS FONIADAKIS

APOTOSOMA DANCE COMPANY (Grecia)

Romeo and Juliet

prima nazionale

Nelle sue performance di danza contemporanea raggruppa artisti provenienti da diverse discipline. Basandosi sulla figura umana, il coreografo punta ad esplorare l’individualismo e l’approccio personale alla vita. Proprio come nello spettacolo Romeo and Juliet, dove insegue l’idea che ognuno di noi potrebbe essere un Romeo o una Giulietta, un Montecchi o un Capuleti. Una nuova composizione prende origine dal mito shakespeariano attraverso l’utilizzo casuale delle musiche di Prokofiev. Nello spettacolo si intrecciano diversi stili: la danza burlesca e cabarettistica, la lotta greco-romana e la danza contemporanea.

Rovereto Piazza del Polo museale ore 21.30

ZIYA AZAZI
ZIYA AZAZI COMPANY (Turchia)
Ember
prima nazionale

Ember è l’ultima creazione di Ziya Azazi, un work in progress basato sulla ripetizione dei gesti e sul movimento di rotazione tipico della danza Sufi. L’artista affronta temi a lui cari come l’istinto distruttivo insito nell’essere umano, la fine di tutto, il dolore e la paura della mortalità. La vita diventa un cerchio irreversibile e il fuoco impiegato in questa performance intensifica la complessità della dualità del vivere: gioia e dolore, inizio e fine, presenza e assenza, vita e morte.

Rovereto Piazza del Polo museale ore 22

DJAMILA HENNI-CHEBRA
COMPAGNIE DJAMILA HENNI-CHEBRA (Francia Egitto)
Champagne et mezzé sur le Nil
prima nazionale

In Champagne et mezzé sur le Nil, Djamila Henni-Chebra insieme ad altre due danzatrici, a un’attrice e due musicisti dal vivo, ripropone le coreografie rappresentative dei differenti stili egiziani dagli anni ’30 fino ad oggi, ricreando l’atmosfera dei cafè baladi.

Domenica 11 settembre Rovereto Auditorium Fausto Melotti ore 21

ABOU LAGRAA

LA BARAKA (Francia Algeria)

Nya

prima nazionale

Lo spettacolo Nya nasce proprio nell’ambito di questo progetto. La creazione è composta da due parti distinte, ciascuna caratterizzata da musiche della memoria collettiva francese e algerina: il bolero di Maurice Ravel e i canti di Houria Aïchi. Questi universi musicali ci portano tra le due sponde del Mediterraneo.

LINGUAGGI

http://www.orienteoccidente.it/interne/programma.aspx?ID=4226&Cat=incontri&Navi=2

Il Mediterraneo, terra di culture

1-11 settembre 2011

Intellettuali, giornalisti e scrittori approfondiscono alcune delle questioni cruciali legate al bacino del Mediterraneo.

www.orienteoccidente.it

 

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