Recensioni — 04/04/2023 at 17:52

“Il mare colore del vino”: viaggio ironico nella Sicilia di Sciascia

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RUMOR(S)CENA – CATANIA C’è tanto umorismo e riflessione, ironia e fatalismo, nella pièce “Il mare colore del vino” di Leonardo Sciascia proposta dal Teatro Stabile di Catania, nell’ambito del “Progetto Sciascia”, dal 30 marzo al 2 aprile, alla Sala Futura di Catania, con la briosa e scorrevole regia di Ninni Bruschetta. A dare il titolo al lavoro è la raccolta di Leonardo Sciascia che prende proprio il nome “Il mare colore del vino” e che comprende 13 racconti scritti da Sciascia tra il ’59 ed il ’72.

Il progetto Sciascia dello Stabile di Catania, che include “Il mare colore del vino”, mette in scena il racconto senza adattare il testo al teatro ed il racconto diventa quindi teatro con tutti i contenuti, il linguaggio e l’atmosfera del racconto stesso. L’interpretazione interiore dei personaggi, che il testo teatrale consegna all’intuizione dello spettatore, diventa azione. La messa in scena, in circa 45 minuti, sorretta dall’agile e godibile regia di Ninni Bruschetta, proietta lo spettatore nel mondo descrittivo, evocativo e di grande profondità di Leonardo Sciascia.

Alessandra Fazzino, Luca Iacono e Antonio Alveario

Sulla scena (sfondo nero con due gruppi di tre posti ed uno scomparto bagagli per le valigie), nello scompartimento di un treno, si spostano da Roma verso la Sicilia una famiglia, quella del prof. Miccichè con la moglie Lucia ed i due più che vivaci bambini, Lulù e Nenè, l’ingegnere Bianchi, trentottenne, del Nord che si sta trasferendo in Sicilia a Gela per prendere servizio nello stabilimento petrolifero dell’Anic e una ventenne, Gerlanda, che ha superato una grave malattia ed è vestita, in piena estate, con un abito nero profilato di bianco per un voto a San Calogero, protettore di Nisima, in provincia di Agrigento, paese d’origine di tutto il gruppo.

Sarà per tutti un viaggio lungo, faticoso, rumoroso, dove il tempo sembrerà fermarsi e che consentirà all’ingegnere, prima di arrivare a destinazione, di conoscere meglio vari aspetti della Sicilia e dei siciliani e di trovare l’amore nella giovane Gerlandina-Dina. Pièce essenziale, con i sei interpreti che ben raccontano l’atmosfera che si respira, che si vive, nello scompartimento di un treno diretto verso la Sicilia, con i funzionali costumi e le luci ed un tappeto sonoro che utilizza brani pop quali “Sweet Dreams”, “Liberation”e “Black Swan”.

Lydia Giordano e Ninni Bruschetta – Foto Antonio Parrinello

Ben delineati sulla scena i personaggi del racconto di Sciascia da parte dei sei protagonisti,  a cominciare da un elegante e credibile Ninni Bru­schet­ta (nei panni dell’in­ge­gner Bian­chi) e da un grottesco e realistico An­to­nio Al­vea­rio (nel ruolo delpro­fes­sor Mic­ci­chè). Deliziose poi le due donne, Alessandra Fazzino (Lucia, la moglie del professore) e Lydia Giordano (l’inquieta e spigliata ventenne Dina). Completano il cast i due pestiferi e capricciosi  Nenè e Lulùresi credibili con la loro energia e spontaneità da Luca Iacono e Alessandro Romano.

Una proposta più che godibile nella sua leggerezza, che riscuote alla fine gli applausi convinti e calorosi del pubblico in sala e che, con semplicità e brio, con ironia e umorismo e con una enorme potenza descrittiva, sottolinea certi aspetti della drammaturgia sciasciana che spesso metteva il dito nella piaga, raccontando usi e costumi, pregi e difetti di un popolo e di una terra difficile e meravigliosa.

Visto l’1 aprile 2023 alla Sala Futura di Catania

Foto Antonio Parrinello

“Il mare colore del vino

di Leonardo Sciascia

Regia di NinniBruschetta.Costumi di Riccardo Cappello. ConAntonio Alveario, Ninni Bruschetta, Luca Iacono, Alessandro Romano, Alessandra Fazzino, Lydia Giordano.Luci di Gaetano La Mela.Audio di Luigi Leone. Foto di Antonio Parrinello.Produzione Teatro Stabile – 30 marzo- 2 aprile 2023- Sala Futura Catania – Progetto Sciascia.

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