Musical, Teatrorecensione — 17/06/2013 at 12:46

Ballando, ballando delle VBB fa cantare e ballare la storia del Sudtirolo -Alto Adige in un musical originale e divertente

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La musica ispira la drammaturgia senza le battute recitate dagli attori. Sembra un paradosso ma sono le canzoni ad aver ispirato gli autori Roberto Cavosi e Maxi Obexer, a cui è stato chiesto di comporre “Das Balhaus, Ballando ballando”. Al posto dei dialoghi parlano celebri brani d’epoca: dai walzer, canti popolari, ai cori dei soldati, passando per il tango e la mazurka. C’è anche un “Ballo degli schiaffoni” e il “Charleston”,Paloma” e “Boogie Woogie Bugle Boy” e l’immarcescibile “Papaveri e papere” e la stracelebre “Dadaumpa” delle sorelle Kessler. La musica nazionalpopolare  rappresentata da “Un’estate italiana” che tutti intonavano come inno inaugurale dei mondiali di calcio italiani.. L’elenco potrebbe andare avanti ancora parecchio, tanto è sconfinata la colonna sonora di uno spettacolo tra i più originali e divertenti – visti a Bolzano- nell’ambito della stagione teatrale delle Vereinigte Bühnen Bozen. Tratto dal lavoro teatrale “Le Bal“ è stato rappresentato per la prima volta dal Théâtre du Campagnol di Parigi, su un’idea di Jean-Claude Penchenat. La versione delle VBB è un’operazione capace di raccontare in musica e canto, la storia del Sud Tirolo, dalla prima guerra mondiale all’annessione all’Italia, gli anni ’20 con l’italianizzazione della popolazione locale. Gli anni ’30 segnano la svolta industriale di Bolzano e fa la sua comparsa il nazionalsocialismo. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale viene “raccontato” dalle note di “Lili Marleen” per essere ballata come una danza macabra.

Sulla scena un cast di ottimi e talentuosi artisti, attori, ballerini, vocalist e musicisti. Tutti dotati di capacità mimiche, ginniche, abili ad interpretare coreografie e movimenti alla perfezione. Numeri da musical con tutti i crismi: 15 tra attori e attrici, 3 vocalist (le belle voci di Greta Marcolongo, Beatrix Reiterer e Hannes Staffler), dotati anche di una presenza scenica impeccabile. Il direttore Stephen Lioyd insieme a nove musicisti in scena danno vita ad ogni genere musicale, vivacissimi interpreti di un programma musicale in grado di percorrere oltre novant’anni di storia locale, contaminata da eventi sia nazionali che internazionali di rilievo epocale. La funzionale scenografia crea una sala da ballo con pochi elementi scenici utili per dare vita ad una atmosfera  giocosa.  Alla guida di Ballando ballando, la regista Bettina Bruinier, a cui va dato il merito di aver creato uno spettacolo leggero ironico e soave, nonostante la drammaticità che percorre molti anni di vita sociale, politica e culturale dell’Alto Adige. La sua abilità ha permesso di creare un musical-cabarettistico- teatrale, dosando abilmente un mix di linguaggi scenici in grado di dare corpo ad una sequenza di piccole e grandi storie, esilaranti duetti, quartetti, scene corali interpretate dai protagonisti. Su tutto predomina la musica e il canto. Linguaggi universali senza confini, senza falsi moralismi, senza barriere. La musica scavalca ogni barriera che sia culturale o linguistica. E Ballando ballando ci insegna qualcosa a riguardo.

Il risultato altamente professionista e di grande qualità artistica è l’esito di mesi di prove incessanti e curate nei minimi particolari. Corrono, saltano, ballano e quanto ballano! e quanti cantano! Indossano variopinti costumi da turisti germanici, soldati e fascisti, immigrati arrivati in Alto Adige, uomini e donne insofferenti nel dover trasformare i loro cognomi originari in inverosimili traduzioni italiane. Sono gli abitanti del Sud Tirolo che grazie ad un accordo tra il nazionalsocialismo di Hitler e il fascismo di Mussolini, si videro privare della loro identità e dei loro beni, costretti a optare. Se decidevi di restare nella terra madre diventavi italiano, altrimenti eri costretto ad abbandonare casa e terreni e gli affetti per finire a fare i servi oltre confine. Al loro posto arriveranno emigrati da tutte le regioni italiane. Quelli che resteranno saranno obbligati a portare una fascia nera al braccio e accettare i passaporti che li dichiaravano cittadini italiani. Ballando ballando inizia durante una festa di capodanno sulle note di “Girls Just Want To Have Fun” per introdurre le protagoniste donne, “Poker face” il brano scelto per far comparire sulla scena gli uomini. Si sparano i fuochi artificiali, le musiche del walzer “Wiener Blut”, si odono gli spari. È iniziata la guerra.

Tutto termina con un altro capodanno. Siamo nel “Presente” e il valzer di tanti anni prima risuona nuovamente e tutti ballano sulle note di “Beatiful Seeress”. Sull’enorme prato verde che ricopre il palcoscenico per circa tre ore il pubblico si è visto scorrere ciò che c’è scritto anche sui libri di testo, con la differenza di potersi divertire e uscire rinfrancati per la godibilità di uno spettacolo fortemente voluto dalla direttrice artistica delle VBB, Irene Girginker. Ballando ballando divertendo insegna la Storia. Un esempio di come il teatro sia in grado di fare cultura divertendo.

Il cast completo: Anton Algrang, Bardo Böhlefeld, Pasquale di Filippo, Eugenio Dura, Andrea Haller, Julia Hinteregger, Heike Kretschmer, Lukas Lobis, Mia Meneghini, Liz Marmsoler, Margrit Sartorius, Doris Warasin, Franz Weger, Simon Weiskopf, Gilles Welinski.

I cantanti Greta Marcolongo, Beatrix Reiterer, Hannes Staffler.

Le musiche dal vivo dirette da Stephen Lioyd sono eseguite da Davide Dalpiaz, Matteo Facchin, Jürgen Federer, Peter Paul Hoffman, Mattia Mariotti, Theo Schwarz, Toni Taschler, Irene Troi, Ludwig Wilhalm, Roberto Zecchinelli

Visto al Teatro Comunale di Bolzano il 24 maggio

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