Festival(s) — 20/09/2022 at 10:34

Prototipi: tra arte e nuove tecnologie il festival di Sardegna Teatro

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RUMOR(S)CENA – CAGLIARI – Focus sulle arti performative alle soglie del Terzo Milliennio con l’edizione numero zero del Festival Prototipi / Nuovi Formati della Scena Contemporanea organizzato da Sardegna Teatro / TRIC negli spazi de Sa Manifattura a Cagliari: dal 19 settembre al 28 ottobre un fitto programma di eventi pensati per differenti fasce di pubblico. Il titolo suggestivo rimanda ai modelli utilizzati nell’industria (e non solo) per saggiarne le potenzialità (e correggere eventuali errori) per mettere l’accento sulla dimensione della ricerca e della sperimentazione, dell’incontro e del confronto per cui la kermesse si propone come “un inedito spazio di creazione” in cui confluiscono spunti e stimoli tra estetica contemporanea e moderne tecnologie.

Sicuramente il periodo della pandemia ha alterato almeno temporaneamente le modalità di fruizione, interferendo con i modi e i tempi della produzione e con le possibilità della rappresentazione, interferendo con il rapporto tra artista e spettatore, ridisegnando la prossemica in platea e perfino sul palcoscenico, oltre che nella vita sociale. Nell’esperienza traumatica del lockdown alla reclusione e all’isolamento si è aggiunta la privazione (quasi) impensabile della visione di spettacoli e films con la sospensione della manifestazioni e la chiusura di cinema e teatri, gallerie e musei. Una realtà distopica e per certi versi avveniristica ha permesso di guardare e partecipare “a distanza” attraverso vari supporti tecnologici, dallo schermo della televisione, del computer o di uno smartphone, a eventi “in diretto”, favorendo un processo di “contaminazione” già in atto da vari decenni ma anche innescando nuove riflessioni sulle dinamiche di convolgimento del pubblico “anche” in virtù delle possibilità offerte dalla realtà aumentata.

1 Prometheus ® Leafhopper

Prototipi 2022 – relizzato con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura e della Regione Sardegna, nell’ambito del programma europeo Europa Creativa 2021-2027, con il contributo della Fondazione di Sardegna – propone un ricco carnet di appuntamenti con nomi di spicco del panorama nazionale e internazionale per affrontare attraverso i linguaggi della scena i nodi cruciali del presente.

S’intitola Prometeo lo spettacolo dell’Agrupación Señor Serrano (Leone d’Argento per l’Innovazione Teatrale alla Biennale di Venezia 2015) inserito nel progetto Olympus Kids per una reinterpretazione moderna dei miti greci a misura di bambine e bambini (da 7 anni in su) in programma lunedì 19 e martedì 20 settembre alle 18.30 e mercoledì 21 settembre alle 10.30 tra personaggi in miniatura e proiezioni con un dialogo diretto con il pubblico, per una riflessione sull’impresa del titano che donò il fuoco agli uomini rubandolo agli dèi e sulla punizione inflittagli da Zeus, sul significato della giustizia e sulle analogie con il mondo moderno.

Apocalisse Tascabile

Uno Jukebox per “giocare” con le parole – da mercoledì 21 a sabato 24 settembre alle 19 – insieme con Monica Demuru, eclettica cantante e attrice, che interpreta e dà corpo ai materiali sonori in cui si riflette l’anima della città: ritorna a Cagliari il progetto dell’Encyclopédie de la parole con la direzione artistica Elise Simonet, che parte da un lavoro di documentazione per comporre un catalogo di circa cinquanta voci, da cui il pubblico è chiamato a scegliere alcuni frames, decidendo così il “montaggio”, ogni sera diverso, e i “temi” della performance, quasi tessere di un mosaico sui tratti caratteristici, il lessico e gli accenti, della comunità.

Sbarca a Sa Manifattura – sabato 24 settembre alle 21 – Apocalisse Tascabile di Niccolò Fettarappa Sandri, protagonista sulla scena con Lorenzo Guerrieri (con cui firma la regia), spettacolo vincitore del Premio In-Box 2021 dove la profezia sulla fine del mondo, annunciata da un Dio disceso sulla Terra in un supermercato, cade nella generale disattenzione e nel vuoto: la rivelazione viene presa seriamente soltanto da un giovane e così, accompagnato da un angelo, si aggirerà “nell’abisso peccaminoso” della capitale per comunicare agli abitanti l’imminente catastrofe.

Delirious Departures

Wall Dialogue Resistance – giovedì 29 e venerdì 30 settembre alle 19 – è l’esito di una residenza artistica a cura di Sara Marasso e Stefano Risso, sotto l’egida de Il Cantiere, Teatro di Sardegna e Fuorimargine (progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Europa Creativa), con il coinvolgimento di dieci danzatori e performers, per un’indagine intorno al significato di “muro” «considerandone la duplice valenza di limite e allo stesso tempo di opportunità, in grado di supportare la capacità di guardare oltre, rafforzare lo strumento dell’immaginazione attraverso una semplice domanda: “cosa c’è al di là del muro?”».

La danzatrice e coreografa danese Mette Ingvartsen propone – giovedì 29 e venerdì 30 settembre alle 21.30 – The Dancing Public che trae spunto dalla dimensione del rito per ripensare il movimento come espressione di inquietudine e disagio, come “esplosione” del corpo a partire dalle coreomanie medievali, mettendo in relazione eventi storici e contesti attuali: «Intendo ri-attualizzare le narrative che includano i corpi degli spettatori» – spiega l’artista –. «Utilizzerò storie, espressioni emotive, gesti e movimenti fisici capaci di evocare queste estasi danzate. Il pubblico sarà invitato a immaginare il proprio corpo negli stati di eccesso e – come secondo step – a danzare». E venerdì 30 settembre, a seguire (dalle 23) la Silent Disco con Yaprak Bagsit, Uce Beltram & Tape Scorsese, Andrea Tramonte e Anne van de Star.

DoReMiKaDo foto Hans Gerritsen

Teatro immersivo con I am (VR) – venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 ottobre alle 16 – dove la regista Susanne Kennedy e l’artista multimediale Markus Selg (in collaborazione con Rodrik Biersteker) indagano il rapporto tra mondo reale e realtà virtuale, nel tentativo di scoprire la verità oltre l’apparenza e l’inganno dei sensi: «gli spettatori, invitati in un mondo virtuale, tramite un visore VR seguono un percorso meditativo che li conduce a un incontro misterioso con un oracolo». I am (VR) propone una sorta di esperienza psichedelica, per porre l’accento sulle potenzialità offerte dalle dalle tecnologie, in una (inquietante) anticipazione del futuro.

I AM (VR) Image © Markus Selg and Rodrik Biersteker. Courtesy of the artists

Viaggio tra musica, danza e emozioni con Do-Re-Mi-Ka-Do di Jenia Kasatkina e Helene Jank, con le danzatrici Donna Scholten e Viviana Fabiano e con Helene Jank alle percussioni – sabato 8 e domenica 9 ottobre alle 17 – in cui tutto diventa oggetto sonoro, a partire dai corpi in movimento, dapprima in controtempo, poi in armonia, in «un dialogo di stati d’animo, dove conflitti e amicizia si trasformano, conducendoci in un mondo magico. Una festa per i nostri occhi e le nostre orecchie». E domenica 9 ottobre dalle 10 alle 13 Gertien Bergstra (De Stilte) conduce un Workshop di Danza (per allievi dai 17 ai 60 anni) su esercizi di improvvisazione e modalità creative per comporre inedite coreografie.

In anteprima a Cagliari – sabato 8 e domenica 9 ottobre alle 21, e ancora da giovedì 13 a sabato 15 alle 21 e domenica 16 ottobre alle 18 – In-Fedeltà con Roberto Rustioni (nuova produzione di Sardegna Teatro), dall’omonima pièce di Bob Drummond, in cui il performer invita due sconosciuti sul palco e prova a ricostruire le dinamiche di un innamoramento, grazie alla complicità del pubblico: una riflessione divertita e coinvolgente sul significato dell’amore, tra scienza e sentimento, teorie darwiniane e moderni siti di incontri sul web.

The Money Marketing foto CREDITPrudenceUpton

A 1000 Ways: un’assemblea con Elisa Pistis (produzione Sardegna Teatro) in programma da giovedì 13 a giovedì 20 ottobre alle 19, venerdì 21 ottobre alle 21 e sabato 22 ottobre alle 17.30 – propone in prima nazionale con la Rete InItalia mette in scena l’incontro tra sedici sconosciuti che attraverso una serie di istruzioni, domande e suggerimenti costruiscono una performance, per una riflessione sui rapporti umani dopo la pandemia e il lockdown: «ciascun episodio esplora la zona d’ombra tra l’estraneità e la parentela, la distanza e la prossimità e il modo in cui un piccolo raduno può prendere decisioni profondamente radicali».

Tra Oriente e Occidente con Tea for Five: Opium Clippers sabato 15 e domenica 16 ottobre alle 17: l’artista visuale, poeta e performer Neja Tomšič si ispira alla tradizionale cerimonia del the, utilizzando dei servizi di ceramica dipinti a mano nello stile Gong Fu, per rievocare episodi poco conosciuti della storia della Cina. Nella sua narrazione l’artista ripercorre idealmente le antiche rotte del commercio e mette l’accento sui giochi di potere, soffermandosi anche sul ruolo della diffusione di droghe come l’oppio nel favorire lo sviluppo del colonialismo e per arrivare fino al trionfo del capitalismo «con importanti conseguenze sulle politiche economiche contemporanee».

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Le atmosfere di una stazione ferroviaria, il movimento dei passeggeri e degli addetti ai lavori, in Delirious Departures di CREW, da un’idea di Eric Joris & Isjtar: da giovedì 20 fino a domenica 23 ottobre alle 18 un’istallazione negli spazi de Sa Manifattura per rievocare la dimensione del viaggio e dell’incontro, nello sfiorarsi di destini, così frequente e necessaria da essere data per scontata ma improvvisamente negata nel tempo della pandemia. Un ambiente apparentemente neutro, un’architettura “funzionale” che si riempie di voci e rumori, per una full immersion in cui gli spettatori interagiscono con i performers Jeremy Killick, Booi Kluiving, Marieke Anthoni, Virginie Goossens, nella versione italiana a cura di Daniel Dwerryhouse e Elisa Pistis (produzione Sardegna Teatro – in coproduzione con Europalia Trains & Tracks) tra suggestioni visive e sonore, vite in transito e storie ai margini.

Every Brilliant Thing Alessandro Calvi

Un’interessante provocazione sull’uso consapevole del denaro con The Money di Seth Honnor, con la collaborazione artistica di Alice Tatton-Brown (produzione Kaleider Production) in prima nazionale venerdì 21 e sabato 22 ottobre alle 19 in cui un gruppo di perfetti sconosciuti ha il compito di decidere come investire una determinata cifra ma a loro volta gli spettatori possono mettersi in gioco offrendo una donazione che può influenzare l’esito della riunione. La pièce sottolinea la responsabilità di chi dispone di un potere economico e/o ha il compito di amministrare dei soldi: se non si raggiunge un accordo, la somma non utilizzata va allo spettacolo successivo, ma fino all’ultimo istante, anche con l’intervento del pubblico, tutto può cambiare.

Every Brilliant Thing di Duncan Macmillan, nell’interpretazione di Filippo Nigro che firma la regia isieme a Fabrizio Arcuri (produzione CSS / Teatro Stabile di Innovazione del FVG e Sardegna Teatro) sabato 22 ottobre alle 21 e domenica 23 ottobre alle 17.30 affronta il tema delicato e doloroso della depressione proponendo un elenco delle “cose per cui vale la pena vivere”. Una sorta di autobiografia in cui un figlio dialoga con la madre per cercare insieme a lei una chiave per risvegliarne l’interesse e i ricordi, anche con la “complicità” del pubblico. La pièce scritta nel 2013 e presentata al Festival di Edimburgo e al Barrow Street Theatre di New York, nella versione italiana (con traduzione di Michele Panella) ha vinto il Premio nazionale Franco Enriquez 2022.

Prototipi / Nuovi Formati della Scena Contemporanea 2022 ospita due momenti d’incontro con due reti internazionali: Wall Dialogue Resistance (con una residenza artistica e una performance sul tema del “muro” – vd. supra) e Stronger Peripheries: A Southern Coalition (Bando Creative Europe) per ripensare l’idea di “meridione” e il ruolo delle periferie, offrendo nuovi stimoli e opportunità di crescita: dal 23 al 28 ottobre verrà presentata la short-list di artisti italiani per la co-produzione di un nuovo progetto attraverso la condivisione di “buone pratiche” e la valorizzazione delle differenze tra cultura e identità.

www.sardegnateatro.it

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