Pulizia etnica: no man’s land. Il martire Helver

FIRENZE – Quando fuori c’è soltanto morte ed oppressione, disfacimento e macerie, l’unica cosa che rimane è la poesia, l’arte, la bellezza. Sembra un paradosso ma se riduci l’esistenza all’osso non resta, come si penserebbe in primis, l’animalità e la sopravvivenza ma la ricerca folle e forsennata di un appiglio alle nuvole, un passaggio che porti non nella fantasia pseudo […]

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