Mangiare e bere. Letame e morte: uno spettacolo per uditori non ipocriti

NAPOLI- La skené, habitat d’attore, spazio vitale. Fuori, l’esistenza di esseri simili che l’attore rappresenta, interpreta, trasfigura, mimetizza. Un animale tra animali ma da palcoscenico, immolato nel restituire sembianze quali lo spettatore non riesce ma desidererebbe essere. “Mangiare e bere. Letame e morte” rappresenta l’individualità di un’artista, Alessandra Fabbri, danzatrice, per megafonare l’urgenza di autodefinirsi senza creare gabbie di etichetta e […]

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