Autore: claudia.provvedini

Michela Lucenti Balletto Civile In-Colume/ Volterra

La danza della guerra “In-colume”

VOLTERRA – Ha per titolo “In-colume” la prima tappa del progetto “IN” di Balletto Civile. Il nuovo percorso creativo, intrapreso da Michela Lucenti e dai suoi danz-attori, intercetta nella contemporaneità situazioni di mancanza, deficienza alla latina, stato di privazione e penetra in esse fino a rappresentarne, come nelle figure allegoriche del fiammingo Bosch, un’originaria stupidità.  Quest’ultima va a sua volta […]

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Santo Genet: vite bruciate piene di desiderio d’amore.

Santo Genet: vite bruciate piene di desiderio d’amore.

VOLTERRA – Per la prima volta sono testimone di uno spettacolo dentro il Carcere di Volterra, dunque entro per la prima nella Fortezza. Mi accorgo che devo soppesare le preposizioni e gli avverbi – dentro, nel – perchè la prima sensazione, nonostante la gentilezza degli organizzatori e degli agenti di custodia, è che vai a rinchiuderti tu stessa assieme a […]

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Sketches: la moltiplicazione dei linguaggi al Mittelfest

Sketches: la moltiplicazione dei linguaggi al Mittelfest

CIVIDALE DEL FRIULI – Della parte del poema di Goethe in cui Faust seduce la ragazza, viene rovesciato il punto di vista: non quello del seduttore, ma quello di Gretchen, per noi Margherita. E il fulcro dell’episodio (che inizia così: “Bella signorina, mi permette di offrirle il mio braccio e la mia compagnia?”) viene come protratto nel tempo o fuori […]

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Da sinistra Coraline D'Haese, Orla Shine, Lisa Kendall, Rachel Rimmer, Leen Dewilde (anchecoreografa)

A String Section”: cinque danzatrici …”demolitrici”

POLVERIGI (Ancona) – Una unica azione – che consiste soltanto nel segare con apposito grande strumento da falegname la sedia sotto di sé senza mai abbandonarla – può costruire una potente performance e insieme provocare il pubblico, suscitarne l’identificazione intima e incostante con l’una o l’altra delle protagoniste fino a immaginare per ciascuna di esse una storia inquietante. E’ accaduto […]

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Un milione di alberi sacri e nessun dio

Un milione di alberi sacri e nessun dio

TORINO – La banda Puccini di Nichelino suona Mozart, il pubblico da weekend ritrova il senso della comunità tra la fagianaia sabauda e gli alberi a perdita d’occhio. Ma da destra arriva senza far rumore un grosso trattore, un bestione di macchina: porta nel becco della gru una ruota attorno alla quale è avvolto un uomo in completo elegante. Immagine centrale […]

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E’ un Orlando – Orlando  reso con umiltà a servizio della scena e del pubblico

E’ un Orlando – Orlando reso con umiltà a servizio della scena e del pubblico

 MILANO  – Alcune azioni sono ripetute come dei rituali seguendo un realismo estremo: bere il te, scrivere (con la penna o col computer, nel sesto capitolo, forse banale), sedersi su un’unica poltrona. In questa sorta di triangolo gestuale rassicurante, familiare si apre e si chiude continuamente il viaggio della straordinaria figura del romanzo di Virginia Woolf, che il monologo di […]

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Il Woyzeck di Tamàs Ascher: uno spettacolo sincero e potente

Il Woyzeck di Tamàs Ascher: uno spettacolo sincero e potente

L’operazione di rifare il classico di un classico – come in pittura Monet che rifà Giorgione, a sua volta rivisitato ad esempio da un Wilfred Lam – è vertigine post-post-modern. O è un d’apres semplicemente geniale, se riesce. Il regista Tamàs Ascher ha giocato a suo modo lo strepitoso luna park ideato da Robert Wilson e Tom Waits per quel Woyzeck […]

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“Uso umano di esseri umani”, la parola di Romeo Castellucci al progetto: “E la volpe disse al corvo”

“Uso umano di esseri umani”, la parola di Romeo Castellucci al progetto: “E la volpe disse al corvo”

  Più una dimensione è profondamente intellettuale più è fisica. Lo ha detto e scritto per quasi trent’anni Antonin Artaud; lo applica da altrettanto tempo nel suo modo di fare teatro, Romeo Castellucci e famiglia della Socìetas Raffaello Sanzio. Nel primo atto performativo “Uso umano di esseri umani” (svoltosi dal 14 al 16 febbraio) del progetto di linguistica generale “E […]

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