Focus a teatro, Interviste, Pensieri critici — 31/05/2016 at 22:30

“In..equilibrio”: quale futuro per Armunia a Castello Pasquini?

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Castello Pasquini
Castello Pasquini

“Le Voci di dentro“, e’ una commedia scritta da Eduardo De Filippo: preso a prestito questo titolo, sembra perfetto per spiegare le “voci” che circolano sul futuro dell’Associazione Armunia; che vede Castiglioncello e Castello Pasquini, al centro dell’attenzione mediatica, nonché motivo di di preoccupazione per la direzione artistica, per gli stessi artisti che ci lavorano (in residenza durante l’anno), oltre al suo pubblico. Sono”voci di dentro” che abbiamo voluto far parlare, esprimere il loro autorevole parere. “Voci di dentro” e di fuori il Castello: quelle di chi ci lavora per garantire ogni anno (anche) un festival chiamato “Inequilibrio, ( un nome più che mai attuale), visto come gli “equilibri” e gli “inequilibri” sono in stretta connessione tra di loro, in un momento storico così difficile per il teatro e la cultura. Voci che si rincorrono e si interrogano sul destino di Armunia e la gestione di tutta la programmazione artistica nel prossimo futuro.

armunia

Voci rassicuranti di chi amministra un Comune come Rosignano Marittimo: il sindaco Alessandro Franchi che risponde alle tante perplessità, dubbi, domande, di Angela Fumarola, Fabio Masi, Vincenzo Brogi.  E, ancora, le voci di dentro di artisti residenti come Roberto Castello, Roberto Latini, Massimiliano Civica, Claudio Morganti, Oscar De Summa, Federico Tiezzi, legati da rapporto artistico, professionale e umano con Armunia.  La comunicazione efficace, trasparente, è fondamentale per cercare di comprendere bene il destino che verrà riservato ad un luogo/spazio artistico, conosciuto e apprezzato dalla critica teatrale (e non solo), sia nazionale che internazionale. Anche le altre voci che giungono dal resto d’Italia, non sono rassicuranti, al contrario: il Festival Terreni Creativi di Albenga (è in corso un’iniziativa di crowdfunding per sostenere l’edizione 2016, a rischio cancellazione per mancanza di finanziamenti), la chiusura del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, senza dimenticare la chiusura del Teatro Valle di Roma (ex occupato) e finito nell’oblio della politica romana, o ancora, l’allestimento di “Zio Vanja“(debutto che doveva avvenire al Festival Fabbrica Europa di Firenze) annullato dopo due mesi di prove. Una produzione del Teatro Nazionale della Toscana (Pergola e teatro Era di Pontedera). Non sono voci in quanto tali ma segnali di un’emergenza, forse indice di un malessere più diffuso e generalizzato, dove ognuno può dire tutto e il contrario di tutto, ma è dovere di chi ha delle responsabilità, di rispondere con la massima chiarezza. Accertare e registrare le diverse prese di posizioni è compito di un buon cronista e in questo caso, smessi i panni del critico teatrale, ci si è impegnati nel fornire un’ informazione il più completa possibile. Le “voci di dentro” si sono trasformate in interviste  raccolte da Renzia d’Incà, Simona Frigerio, Claudia Provvedini e da chi dirige rumor(s)cena. Per dovere di cronaca, per dare voce a tutti, registrandole con il massimo dell’impegno a cui siamo chiamati.

(r.r )

prosegue a pagina 2

 

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