Anna's corner, Teatro, Va in scena a — 29/05/2014 at 15:18

Verso Klee, il nuovo spettacolo del Tam teatromusica debutta il 6 giugno a Vimercate

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VIMERCATE – Verso Klee. Un occhio vede, l’altro sente del Tam Teatromusica debutta al festival La Città dei ragazziUna città per Gioco il 6 giugno alle ore 21 Teatro Capitol di Vimercate (MB). La  scrittura è di Pierangela Allegro e la direzione di Michele Sambin. Con Flavia Bussolotto e Alessandro Martinello; la voce del bambino è di Alvise Pavanini; musiche originali e rielaborazioni sonore di Michele Sambin; scene maschere e  luci di Pierangela Allegro e Michele Sambin
; animazione video  di Raffaella Rivi
. Molte delle parole che in forma di racconto poetico contrappuntano il lavoro scenico, sono tratte dai Diari di Paul Klee

Verso Klee completa la trilogia di Tam sulla pittura del ‘900. Diversamente dai due precedenti lavori (Anima blu dedicato a Chagall e Picablo dedicato a Picasso) Verso Klee non è dedicato al famoso artista svizzero bensì è uno spettacolo che nasce dall’incontro, ideale, tra Klee e Tam, tra il pensiero sull’arte espresso dal pittore  e la poetica teatrale di Tam, tra la sua ricerca pittorica e la nostra ricerca scenica. Punti d’incontro li abbiamo trovati nella propensione alla sperimentazione quale luogo di sintesi tra il vedere e il sentire, nell’attitudine compositiva antinarrativa, nella passione per musica e poesia, nel tratto ludico e nello sguardo infantile con cui guardare la vita anche quando non si è più bambini.

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La scena si presenta composta da una serie di stanze. In continua trasformazione. Abitate da figure a metà tra la marionetta e il burattino: il clown dalle grandi orecchie Signor Oscar, i teatrini col sipario rosso, le maschere cenciose, l’eroico suonatore di violino, Signor Klee. Grazie a loro si costruisce un mondo ad arte dove tutto si intreccia e niente prevale e dove la pulsazione ritmica di luce buio suono e silenzio guida il gioco in cui un occhio vede e l’altro sente.

“C’è un testo all’inizio dello spettacolo in cui Klee nomina le minuscole creature dagli occhi senza confini – spiega Pierangela Allegro –  per noi quelle creature sono i bambini spettatori ai quali offriamo lo spettacolo così come Klee costruiva e poi donava al piccolo figlio Felix i burattini, perché giocasse al suo teatro. Cosa ne faranno dello spettacolo i bambini che lo vedranno, resterà per noi un mistero. Ci auguriamo li possa aiutare a re-interpretare il mondo in una chiave magica allusiva e misteriosa. E che li renda leggermente felici. Il teatro, spesso, può farlo”.

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