Teatro, Teatrorecensione — 12/11/2013 at 19:58

I suggerimenti di Giacomo Ciarrapico per stare meglio oggi… o come imparare a governarsi meglio

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Diceva lo scrittore tedesco, Johann Wolfgang von Goethe, che il miglior governo è quello che ci insegna a governarci da soli. Giacomo Ciarrapico segue questo filo conduttore portando il pubblico dove il governo interno dell’io è specchio fedele ed ironico del governo italiano.

Il titolo dello spettacolo fatica a rimanere nella memoria per la sua semplicità, Stare meglio oggi, contrapponendosi ad un’evidente complessità della nostra vita politica contemporanea. L’autore, co-regista del fortunato film e della serie Boris, è anche attore e sceneggiatore, soprattutto bazzica nel mondo della televisione e del cinema e così per questo monologo sceglie un attore, Carlo De Ruggieri, già affermato, che salì alla ribalta cinematografica con i fratelli Taviani; tra i nomi dei registi con cui ha lavorato anche quello di Ettore Scola e dello stesso Ciarrapico per il film Eccomi qua (2003) e per la serie e il film Boris.

È lui il nostro Dante solitario che ci fa ripercorrere le tappe di una vita banale ed inetta, attratta da persone governate internamente da una dittatura, vittima di se stesso e del suo governo interno. Guidati dal suo sguardo sconcertato riattraversiamo l’inferno politico di questo nostro pazzo periodo, dalle incredibili promesse preelettorali, agli investimenti inutili, alla corruzione, al vittimismo italiano, ai segreti di stato che sembrano nascondere, sempre e solo, incompetenza e malafede. Sulla scena un letto da una parte e dall’altra un mucchio di articoli appallottolati dove De Ruggieri pesca ricordi e documenti di questa sporca storia. La sua espressione interrogativa, il suo tono fanno apparire tutto nella sua incredibile assurdità, il pubblico preso di sorpresa dall’idea e in evidente empatia risponde subito con risate copiose e spontanee. Nonostante l’ilarità suscitata continuamente dalla storia di questo personaggio, come nella nostra vita politica, tutto sembra senza uscita, anche il movimento dei cinque stelle coincide con quello rovinoso dei sensi di colpa che immobilizzano ogni possibile cambiamento.

Le musiche di Giuliano Taviani, compositore esperto di colonne sonore sia cinematografiche che teatrali, che tanto spesso collabora con Ciarrapico, accompagnano e rafforzano l’ironia del testo perfettamente aderendo all’intelligenza del testo. E se l’ultimo spettacolo televisivo di Crozza vede la salvezza solo all’estero, Ciarrapico, invece, la cerca internamente in una vita più sana e sportiva, una vita che riporti il governo, la testa, a contatto con il corpo, con i propri sinceri bisogni. E così il nostro personaggio nonostante l’iniziale resistenza corre quotidianamente a Villa Pamphili incassando dalla Francia, sotto forma di una graziosa compagna, governata da una democrazia avanzata, fiducia ed approvazione.

Visto il 6 Novembre 2013 al Teatro della Cometa, Roma

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