“El viento en un violìn” di Claudio Tolcachir: sceneggiata argentina

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El viento en un violín” dell’argentino Claudio Tolcachir voleva essere una tragicommedia, puntava al sapore amaro un po’ da dopoguerra popolato di individui sconfitti, delusi, disadattati nessuno escluso, incastrati nell’ingranaggio di vite appese, male situati nello spazio e nel tempo  che loro malgrado li ha prodotti. Nei fatti, è uno schnitzleriano girotondo di fallimenti individuali che si intrecciano nella logica del «Io sto male ma tu stai peggio»: da Darío, giovane non più giovane perennemente incapace di adeguarsi al compito da eseguire, tassello ritagliato male che non entra nella casella di riferimento; a una madre che cova rancore per un figlio morbosamente viziato cui lei stessa addossa la colpa di una stupidità quasi auspicata; a una coppia di donne omosessuali, troppo stereotipate, disposte a qualsiasi cosa pur di avere un figlio. Ma il grottesco ogni volta annunciato da una pausa, da una nota accennata, da una parola, rimane puntualmente impigliato nel meccanismo comico che avrebbe dovuto fargli solo da innesco.

Inciampa il testo in una ironia disimpegnata che non si stratifica, non si raffina e finisce per camminare a braccetto con una vena consolatoria che ammicca alla telenovela sudamericana;  di grande successo, sia chiaro. Lo spettacolo funziona: il pubblico ride,  gli attori gestiscono bene i tempi della risata, secondo uno humour autocompiaciuto e sempre a mezza bocca, che incontra il gusto del pubblico italiano, poco avvezzo invece alla comicità british antinaturalista. In testa a tutti Tolcachir, spassosissimo nel ridurre al minimo spreco l’energia compressa nella sua figura da bambinotto cresciuto. In tempi di strascichi postmodernisti  e decostruzionisti è piacevole ogni tanto ascoltare una storia a teatro, ma al lieto fine posticcio, con l’amore che dopotutto rimette insieme i pezzi, non si possono fare sconti. In ogni caso della tragicommedia non rimane che una dichiarazione di intenti e una dilettevole recita per tutti.

Claudio Tolcachir

Visto al Teatro Goldoni di Venezia nell’ambito della Biennale Teatro il 5/08/2013

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