Teatro, Teatrorecensione — 12/01/2015 at 17:04

“Sul tetto del mondo” dove si fa il teatro che unisce

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Sul tetto del mondo , foto di Stefano Vaja
Sul tetto del mondo , foto di Stefano Vaja

CASTELLO DI SERRAVALLE VALSAMOGGIA (Bologna) – “Sul tetto del mondo”, il loro mondo, quello agreste e semplice come può esserlo se abitato tra mura domestiche a loro famigliari. Il caldo confortevole di una cucina dove evaporano profumi di un cibo che si fa desiderare e amare. Il tetto è quello del deposito degli attrezzi trasformato in uno spazio teatrale dove accogliere gli amici. Non semplici spettatori ma ospiti accolti con cura e dedizione da Paola, Stefano e Maurizio. Sono loro a creare ogni anno un rito condiviso in mezzo alle campagne nella zona del Castello di Serravalle Valsamoggia in provincia di Bologna. Un festival autunnale chiamato “A Teatro nelle case”, perché si può fare anche in casa il teatro. E sono riconoscenti verso “ quelli che ci stanno vicino e guardano lontano insieme a noi” Sono “gli spettatori che con la loro presenza chiudono il cerchio e danno un senso a tutto questo lavoro”. È il Teatro delle Ariette, una realtà artistica e umana tale da essere invitata spesso in Francia, Spagna e altri paesi europei.

Il tetto del mondo, foto di Stefano Vaja
Sul tetto del mondo, foto di Stefano Vaja

Celebrati e famosi all’estero come conviene ad un genere di teatro capace di recuperare antiche tradizioni. Un teatro a cui ognuno è chiamato a partecipare in funzione di un ruolo e non come semplice spettatore. L’accoglienza è sacra per Paola Berselli, Stefano Pasquini, Maurizio Ferraresi e non è un semplice dovere di ospitalità quanto, invece, un dovere nei confronti di chi ha scelto di partecipare al loro spettacolo. Ci si sente a casa propria quando si assiste ad una rappresentazione del Teatro delle Ariette. Raccontano storie di vita vissuta: le loro vite. Si raccontano come si sono conosciuti e amati, divisi tra il recitare e il coltivare la terra. Non c’è soluzione di continuità tra fare teatro e curare gli animali e la loro fattoria. Ci vivono da venticinque anni nel luogo da loro chiamato “Il tetto del mondo” da quando per scelta hanno deciso di abbandonare la città di Bologna. In Paola e Stefano c’è un forte richiamo etico nel rappresentare un teatro che coniuga le loro autobiografie a messaggi di comunione e condivisione. Valori universali alienabili. Dicono di aver scelto di portare sulla scena “ Sul tetto del mondo” “per per condividere questo sguardo, che non sanno spiegare con le parole.”

Sul tetto del mondo, foto di Stefano Vaja
Sul tetto del mondo, foto di Stefano Vaja

E le parole sono assenti all’inizio dando spazio alle immagini di scene bucoliche, di passeggiate nei campi, di paesaggi dalle tinte pastello. Simboli come metafore appaiono sullo schermo e sulla scena, sono i due spaventapasseri che sembrano due soldatini di guardia in fondo alla sala. Sono anche Paola e Stefano con i loro ombrelli rossi. Circolano nell’aria profumi di cibo, vapori che anticipano la cottura delle tagliatelle rigorosamente fatte a mano da Stefano. Il cibo è parte integrante negli spettacoli creati dalle Ariette. Una tavola apparecchiata dove poter degustare al termine della recita un pasto caldo corroborante. Lo spettacolo “sul tetto del mondo” chiudeva il festival d’autunno “A teatro nelle case” con un programma in grado di ospitare la Compagnia Cuocolo e Bosetti, i Babilonia Teatri, Carlo Infante, Giuliano Scabia, Massimo Marino, teatro, seminari, cinema, con l’intento di condividere in comunione, nel segno come scrivono nel programma Paola e Stefano, del “continuare, seminare, immaginare, vedere, vivere, praticare una realtà diversa”. Intenti che spiegano bene come le Ariette abbiano fatto una scelta di vita radicale. Con umiltà e professionalità. La loro biografia artistica è rappresentativa di un modo di unire vita privata a quella professionale: Teatro naturale? Compleanno di terra, Matrimonio d’inverno, Teatro di terra, Teatro da mangiare? Sono storie di vita, autobiografie che raccontate davanti ad un pubblico diventano universali. Teatro che unisce.

Sul tetto del mondo, foto di Stefano Vaja
Sul tetto del mondo, foto di Stefano Vaja

 

Visto alle Ariette, Deposito degli attrezzi (Castello di Serravalle) il 10 ottobre 2015

 

La tournée

dal 18/11/2014 al 27/01/2015
“LA NOTTE” progetto per il 27 gennaio 2015
San Giovanni in Persiceto (BO)
ISIS Archimede
Istituto Statale di Istruzione Superiore
dal 17/01/2015 al 18/01/2015
Teatro da mangiare?
Brugherio (MB)
Mezza Stagione Errante
04/02/2015
Teatro naturale?
Espace Culture Université de Lille – Francia
Stagione 2014-2015

dal 06/02/2015 al 07/02/2015
Teatro naturale?
Athis Mons – Francia
Stagione 2014-2015
Le Centre Culturel des Portes de l’Essonne
dal 10/02/2015 al 15/02/2015
Teatro naturale?
Calais – Francia
Stagione 2014-2015
Le Channel Scène nationale de Calais
dal 21/02/2015 al 22/02/2015
Teatro naturale?
Centro Cisim Lido Adriano (RA)
Ravenna viso in aria

dal 23/02/2015 al 03/03/2015
Matrimonio d’inverno
Teatro Asioli – Correggio (RE)
Stagione 2014-2015

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