Spettacoli — 06/11/2016 at 00:23

Retrospettiva teatrale di Danio Manfredini: Divine, Vivi per niente, Cinema Cielo, Tre studi per una crocefissione, Vocazione

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REGGIO EMILIA –  Sabato 5 novembre al Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia prende il via “Danio Manfredini. Una retrospettiva”, un progetto sostenuto da ATER – Circuito Regionale Multidisciplinare dell’Emilia-Romagna, con Danio Manfredini nei teatri della provincia di Reggio Emilia e a Sassuolo in provincia di Modena.  Un’occasione per conoscere la sua poetica e il suo immaginario e di  poter assistere  gli spettacoli che hanno fatto la storia del teatro contemporaneo. Un progetto della Corte Ospitale, (dal 2010 casa di produzione dell’artista), il Teatro Asioli di Correggio, il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, il Teatro De Andrè di Casalgrande, l’associazione Quinta Parete e la Sala Temple di Sassuolo.

Danio Manfredini
Danio Manfredini

Danio Manfredini  è autore e interprete di Miracolo della rosa (Premio Ubu 1989), Tre studi per una crocifissione e Al presente (Premio Ubu come miglior attore); lavori  corali come Cinema Cielo (premio Ubu come miglior regista) e Il sacro segno dei mostri, Il Principe Amleto dall’Amleto di Shakespeare. Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero e il premio speciale Ubu. Dal 2013 al 2016 è stato il direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del teatro Bellini di Napoli. Nel 2014  ha debuttato a Santarcangelo con Vocazione, il suo ultimo spettacolo. Dal 2010 collabora con La Corte Ospitale che si dedica ai nuovi linguaggi della scena,  dove prendono forma e vita le sue creazioni.

 

 

Sabato 5 novembre 2016, Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia  in Divine, la presentazione, in forma di reading, della sceneggiatura cinematografica liberamente ispirata al romanzo Nostra signora dei fiori di Jean Genet, scritta da Danio Manfredini.  L’attore è accompagnato nella narrazione dai disegni dello storyboard realizzati come primo immaginario del film poi approdato al teatro nello spettacolo Cinema Cielo.

Giovedì 10 novembre 2016, Sala Temple di Sassuolo, Vivi per niente, parole e immagini tra musica e teatro, un incontro con Danio Manfredini, Cristina Pavarotti, Mara Cerri e Magda Guidi. Si tratta del primo disco di canzoni originali di Danio Manfredini del 2016. Da messaggi di segreteria telefonica, diari, lettere e memorie, appunti sparsi sulla follia, il dolore e la fame d’amore hanno preso voce ritratti di esistenze ai bordi che raccontano dello scomparire, dell’essere dimenticati e dimenticare che si vive e respira vagando di notte senza meta, fra le pareti di un cinema a luci rosse, di un manicomio, di una prigione, di una ordinaria casa-prigione, vissuta col marito di una vita o col compagno tossicodipendente.

Cinema cielo foto Archivio Ert
Cinema cielo foto Archivio Ert

Mercoledì 16 novembre 2016, Teatro Comunale Asioli di Correggio, Danio Manfredini, Patrizia Aroldi, Vincenzo Del Prete, Giuseppe Semeraro, in Cinema Cielo  (sala cinematografica a luci rosse di Milano chiuso da molti anni). Lo spettacolo  raconta un’umanità per la quale il sesso è bisogno, evasione, merce, voglia di compagnia e fantasma d’amore.  Lo spettatore spia le presenze che abitano il luogo. Il sonoro  che scorre è liberamente ispirato ad un romanzo di Jean Genet e racconta di Louis che tutti chiamano Divine, dei suoi amanti e di Nostra Signora dei Fiori, seducente assassino. L’universo carcerario diventa il buio mondo del cinema, metafora della stessa reclusione, sfida alla morale comune. Le voci dei personaggi del film si fanno evocazione dello spessore poetico dell’opera di Genet. Lo spettacolo vive dell’incontro di due mondi che si appartengono, indissolubilmente legati e le ombre che abitano il Cinema Cielo fanno riemergere le ombre e il mondo di Genet.

Tre studi foto A. Dorkin
Tre studi foto A. Dorkin

Giovedì 24 novembre 2016,  Teatro De Andrè di Casalgrande, i Tre studi per un crocifissione prende il titolo da un opera pittorica di Francis Bacon: tre dipinti accostati uno all’altro, dove sono raffigurate tre figure che evocano la condizione drammatica di soggetti appartenenti al mondo contemporaneo. Lontano dal voler riprodurre in maniera pittorica l’opera di Bacon, Manfredini crea tre soggetti teatrali che ritraggono la condizione drammatica di altrettanti personaggi del tempo. Nel primo studio un personaggio vive in un contesto psichiatrico.  Il secondo studio è ispirato ad un personaggio del cineasta tedesco Fassbinder. Il transessuale Elvira, colto nel bilancio della sua vita prima del gesto tragico che la conclude. Il terzo studio, ispirato ad un personaggio del drammaturgo Koltès. Ritrae un extracomunitario alle prese con una grande città europea: strade, parchi, barboni, polizia. Dentro, il desiderio di colmare la solitudine con un incontro e condividere una notte di pioggia. I personaggi mostrano nell’evidenza del loro dolore, nell’impossibilità di nasconderne i segni, nella loro disperata euforia, le ferite nascoste dell’esistenza.

Vocazione foto Mapel
Vocazione foto Mapel

Venerdì 2 dicembre, Teatro Herberia di Rubiera, Vocazione. Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete. Il viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, desideri e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere. L’ ispirazione tratta da frammenti di opere teatrali dove protagonisti sono gli attori di teatro e da frammenti del suo stesso repertorio di autore. Nel microcosmo del palcoscenico, ritrova nella condizione di altri che prima di lui hanno intrapreso la sua carriera, l’inquietudine dell’uomo: paura del fallimento, della follia, desiderio di evasione, vocazione, paura di perdersi nelle dinamiche relazionali umane, il momento dell’addio alla propria passione.

Tutti gli spettacoli iniziano alle 21.

www.corteospitale.org.

 

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