Festival(s) — 05/09/2012 at 11:24

I “labirinti della memoria ed enigmi del presente” al Benevento Città Spettacolo in scena dal 7 al 16 settembre 2012

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Il Festival Benevento Città Spettacolo compie 33 anni e si introduce nei “Labirinti della memoria ed enigmi del presente”. Dal 7 al 16 settembre propone ben 48 appuntamenti, moltiplicando ancora una volta i suoi palcoscenici e producendo in collaborazione con altri festival, compagnie ed associazioni, spettacoli di teatro, musica e danza, incontri, convegni e mostre. Il direttore artistico Giulio Baffi si propone di “ritrovare  le tracce di un passato lontano o vicino nel tempo, di un presente a volte inquietante, di un possibile divertimento, di un quotidiano stupore”. Il programma prevede12 spettacoli in scena in “prima nazionale”, titoli che porteranno il nome di Benevento e del suo Festival in tutta Italia. Tre spettacoli prodotti in collaborazione con altri festival nazionali, per costruire le maglie di una rete che fa di Benevento e della Campania un importante punto di riferimento culturale e turistico. Il Conservatorio “Nicola Sala” è uno dei partner più qualificati con proposte musicali, a cominciare dall’allestimento de “L’elisir d’amore” che quest’anno inaugura il Festival.

L’ironia della musica di Donizetti, la bellezza di antiche automobili in corteo, l’originale comicità della musica napoletana riletta dai Virtuosi di San Martino, la scrittura di Annibale Ruccello, e le invenzioni teatraltelevisive di Roberto Russo, il crudele paesaggio di Davide Morganti, l’inquieto Lucignolo di Claudio B. Lauri. La vita fatta favola da Silvio Laviano, la comicità irresistibile di Marc Camoletti, l’eccezionale incubo dello Shakespeare notturno, le ansie dell’uomo-toro nel suo labirinto, il gioco teatralmusicale di una Broadway ritrovata, le paure metropolitane di Gabriele Di Luca. Le giovani vite di un nuovo Maupassant, la poesia lorchiana ridisegnata per il nostro tempo, le originali scritture di Rosario Sparno e di Massimo Andrei che raccontano il passato beneventano, i misteriosi percorsi di voci coniugati ai corpi danzanti, le mises en space, le musiche e le letture, le parole, le visioni, le suggestioni di una memoria che s’intrecciano al presente.

Giulio Cesare di Notte

Il Galà d’auto d’epoca da il via al Festival venerdì 7 settembre alle 19 nel centro storico di Benevento, coordinato dal Presidente  Michele Benvenuto. Automobili degli anni ’30, ’50 e ’60, condotte da coppie di guidatori in abiti d’epoca, in corteo per le strade del centro storico di Benevento. Alle 20.30 va in scena L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti al Teatro Romano, in collaborazione con il Conservatorio Nicola Sala di Benevento. Alle 22 nella Corte del Palazzo Paolo V si esibiscono I Virtuosi di San Martino con “Nel nome di Ciccio”, omaggio a Nino Taranto.

Lello Serao Raccontami Benevento

Sabato 8 e 15 settembre, domenica 9 e 16 nel Rudere della Chiesa di San Lupo detta “Morticelli” Raccontami Benevento, un progetto di Giulio Baffi e Giovanni Petrone, in collaborazione con il FAI. Produzione Le Nuvole Teatro Stabile d’Innovazione. Con Lello Serao, Loredana Piedimonte, Massimo Andrei, Antonella Romano. Sabato 9 e domenica 9 settembre va in scena Ferdinando di Annibale Ruccello, in prima nazionale al Teatro Comunale. Con Nino Bruno, Arturo Cirillo, Monica Piseddu, Sabrina Scuccimarra. Regia Arturo Cirillo. Negli stessi giorni all’Arco del Sacramento, un’altra prima nazionale: L’anima buona di Lucignolo (Nel ventre del pescecane) di Claudio B. Lauri. Adattamento e regia Luca Saccoia. Da sabato 8 a sabato 15 al Mulino Pacifico, Giulio Cesare di Notte di Pino Carbone da William Shakespeare. Regia Pino Carbone. In prima nazionale.Venerdì 14 settembre e sabato 15 settembre, Teatro Comunale, va in scena Boeing Boeing di Marc Camoletti con Gianluca Guidi , Gianluca Ramazzotti, Ariella Reggio, e con Barbara Snellenburg, Marjo Berasategui ed Ela Weber. Ripresa di Mark Schneider dalla regia originale di Matthew Warchus

 

 

Boeing Boeing

La locandina 

Sabato 8 settembre ore 20,30 e domenica 9 settembre ore 19

Prima nazionale

Fondazione Salerno Contemporanea Teatro Stabile d’Innovazione in collaborazione con Benevento Città Spettacolo

Ferdinando di Annibale Ruccello

con Nino Bruno Arturo Cirillo, Monica Piseddu Sabrina Scuccimarra

scene Dario Gessati, costumi Gianluca Falaschi, luci Badar Farok, musiche Francesco de Melis

regia Arturo Cirillo

 

 

 

 Ferdinando 

 

Capolavoro della drammaturgia di Annibale Ruccello (1956-1986), al suo debutto Ferdinando fu giudicato uno degli spettacoli più significativi della stagione. Con questo nuovo allestimento, Arturo Cirillo è al suo terzo incontro col drammaturgo stabiese, dopo le fortunate prove de Le cinque rose di Jennifer e L’ereditiera (Premio Ubu a entrambi gli spettacoli). “Logica ed inconsueta, allo stesso tempo, mi appare la decisione di portare in scena Ferdinando di Annibale Ruccello. Logica, perché riconosco in Ruccello un mio autore, sul quale sono tornato più volte, e con spettacoli per me fondamentali e rivelatori – spiega Arturo Cirillo –  ma la scelta mi appare anche inconsueta, poiché per me Ferdinando è sempre stato legato allo spettacolo che da ragazzino vidi, credo poco dopo la morte di Annibale al Teatro Cilea. Parlo dello spettacolo che ha girato per molti anni i teatri italiani e che si è avvalso della grande interpretazione di Isa Danieli. Il testo mi è sempre apparso molto diverso da tutti gli altri di Annibale: un testo più realistico, storico, dramma con una struttura classica. “

Rumor(s)cena consiglia:

Martedì 11 settembre al Teatro De Simone, l’ultima creazione della Compagnia Carozzeria Orfeo, Robe dall’altro mondo, di Gabriele Di Luca. Con Gabriele Di Luca, Luisa Supino, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo. Regia Alessandro Tedeschi.

“Paure metropolitane” ovvero le paure, le fobie e le tensioni sociali e individuali che caratterizzano e condizionano quotidianità e qualità delle relazioni. Pregiudizio, intolleranza, sospetto, insicurezza, solitudine, terrorismo ideologico come elementi che costantemente influenzano un tessuto sociale sempre più fragile e disarmato. Attori in scena con maschere in lattice, calchi di volti veri rielaborati per una caratterizzazione finale che le rende verosimili e credibili ma allo stesso tempo fantastiche, e per allontanarsi da contesti e situazioni realistici. Lo stile dei dialoghi rimanda volontariamente al linguaggio dei cartoons intrecciando momenti ironici e amari, critica sociale e paradosso.

recensione Robe dall’altro mondo Carozzeria Orfeo

 

Il programma completo è pubblicato su www.cittaspettacolo.it

 

 

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