Festival(s) — 01/07/2015 at 18:46

Inequilibrio riappare in scena: le nuove drammaturgie

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CASTIGLIONCELLO (Livorno) – Riappare il festival Inequilibrio per quattro giorni di teatro e spettacoli scelti tra le nuove proposte drammaturgiche nazionali e internazionali. Se il caldo estivo si fa sentire prepotentemente e le temperature salgono fino a raggiungere quasi i 40 gradi, Armunia non demorde e apre Castello Pasquini per proporre un intenso programma dove figurano anche  prime nazionali,  artisti di casa ad Inequilibro quali sono Roberto Latini, Maurizio Lupinelli,  Quotidiana.com , Macelleria Ettore_ teatro al kg 

Interessanti quanto curiose proposte alternative ad un teatro di regia e/o drammaturgie consolidate per impostazione e sviluppo. Armunia nel nome di Angela Fumarola e Fabio Masi hanno creato un’edizione di largo respiro, dando spazio alle compagnie giovani, ad una sperimentazione ancora in grado di suscitare interesse per uno sguardo critico rivolto verso tematiche attuali se non urgenti. Largo spazio alla danza e a site specific pensati per coinvolgere il territorio circostante.  il teatro esce dal suo contesto abituale e crea situazioni immerse nel paesaggio e nella natura. Il mare e la spiaggia, la stazione ferroviaria, spazi alternativi dove il pubblico potrà sentirsi parte integrante. L’edizione 2015 si presenta particolarmente interessante, restando nel solco della tradizione originaria, segno distintivo di un radicamento culturale e artistico nel selezionare artisti capaci di sperimentare con coraggio, sfidando la consuetudine di andare in scena con proposte accattivanti e facilmente gradite al pubblico. Armunia investe molto sul futuro e sulle nuove generazioni. Un festival che accomuna tradizione e innovazione.

Il programma

Mercoledì 1 luglio alle ore 18,00

Claudia Catarzi in Intorno al fatto di cadere
Da un’immagine che comincia a metà… sul tema dell’addormentamento, sull’indagare istintivamente il momento di confine tra veglia e sonno, tra conscio e inconscio. C’è un luogo dove sto e altri dove presumo di volere andare. È un particolare modo di desiderare, quasi non mi appartiene il desiderio ma mi accade.
Una produzione Company Blu con il sostegno di Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana,
Graner/mercat de Les Flors, CSC/Casa della Danza di Bassano del Grappa, Armunia Festival Costa degli Etruschi, Centro coreografico de la Gomera/Isole Canarie, STUDIO 44/ Constanza Macras | Dorkypark.

Sempre alle 18 AttoDue/Murmuris in Il Migliore dei mondi possibili. Una commedia sul piacere della schiavitù.
Ogni sera 4 attrici/cortigiane si esibiscono al servizio della loro esigente padrona, Madame. In scena le avventure del Candido di Voltaire, giovane ottimista metafisico a spasso nel peggiore dei mondi possibili: il nostro. In una gara di asservimento volontario le 4 competono per compiacere Madame, Quando Madame viene decapitata nel suo giardino, senza una padrona per cui esibirsi e con un nuovo potere alle porte, le 4 dovranno decidere cosa fare delle loro esistenze. Il primo ascolto del testo di Magdalena Barile sarà presentato in forma di radiodramma. Regia di Simona Arrighi e Sandra Garuglieri, con Simona Arrighi, Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri. Primo spettatore Massimiliano Civica

Mercoledì 1 luglio ore 19,15 Gabriele Marangoni presenta  diffraction#1 in paradise artists can fly – postdramatic musical performance.
La musica in questo ambizioso progetto di drammaturgia sonora ha un potenziale espressivo che pur impiantandosi in un testo letterario, ne travalica il senso e oltrepassa disarticolandola, persino la parola con cui tale testo si esprime. Il paesaggio sonoro è un brulicare di percussioni e rumori quasi perforanti, laceranti e un fiume ininterrotto di frasi e fonemi cantati che spezza l’unità semantica del testo, salvaguardandone però la sostanza, per arrivare esattamente a quello che Varèse chiamava “massa sonora” e “suono organizzato”.  Concept e composizione Gabriele Marangoni, testo Jeton Neziraj, consulenza critica Anna Maria Monteverdi. Direttore Dario Garegnani soprano Federica Napoletani Viola Susanna Tognella fisarmonica Ylenia Volpe percussioni Komugi Matsukava.

Mercoledì 1 luglio ore 21 Helen Cerina in Iperrealismi, idea e regia Helen Cerina, performance Francesca Gironi, Orlando Izzo, Elisa Mucchi, Annalì Rainoldi. Grazie a Claudia Giordano e Alessandro Sciarroni. Realizzato con il sostegno di Amat, Inteatro, Kilowatt Festival

Ore 21.30

Compagnia OSM (Occhisulmondo) in Alice Dragstore

Questo lavoro parte da un incontro con il mondo delle Drag Queen. Un incontro di qualche anno fa che ha suscitato la mia curiosità. Sono stato portato dietro le quinte, dietro lo specchio, dove la Drag ancora non èche un’ idea, un’ immagine mitica. Sono stato osservatore di momenti intimi, di situazioni surreali. La visione dell’altro, attraverso il racconto di una maschera.”(Massimiliano Burini). Con Matteo Svolacchia, Riccardo Toccacielo, Daniele Aureli, Amedeo Carlo Capitanelli, Stefano Cristofani. Regia di Massimiliano Burini. Prima nazionale

compagnia OSM  Alice dagstore
compagnia OSM Alice dagstore

Mercoledì 1 luglio ore 23 – Parco Castello Pasquini
dal 2 al 5 luglio – Parco Castello Pasquini Cappellina dalle 18 alle 21
Giovedì 2 luglio ore 20 – Parco Castello Pasquini – Pozzo,
Venerdì 3 luglio dalle ore 10 alle ore 13.30 e dalle ore 15 alle ore 23 –
Parco Castello Pasquini Fontana Parco Giochi (per uno spettatore alla volta – prenotazione obbligatoria)
Sabato 4 luglio ore 7.45 – Spiaggia libera del Quercetano/bagni Nettuno
Domenica 5 luglio ore 23.30 – Parco Castello Pasquini – Piazzale
Fortebraccio Teatro in Metamorfosi (di forme mutate in corpi nuovi)

Le Metamorfosi di Ovidio come un prezioso vocabolario per immagini. Questo è il testo di riferimento di tutta la letteratura moderna e contemporanea. Voglio provare a interpretare teatralmente il linguaggio, la struttura e i suoi episodi. Voglio provare l’occasione di non mettere in scena quei Miti, ma “tradurre”, nell’etimologia comune di tradire e tradizione, ciò che alcuni Miti sembrano custodire per il contemporaneo. I concetti e le derive possibili declinabili da ogni episodio descritto da Ovidio, mi permettono di immaginare e costruire materiale teatrale mantenendo strutture e riferimenti; allo stesso tempo, mi permettono di provare un percorso ogni volta diverso nel montaggio degli episodi scelti… Il concetto stesso di Metamorfosi è davvero così fondamentale per il contemporaneo che anche il Teatro che siamo credo possa essere spiegato nei tentativi di precisare, trattenere e assecondare questo concetto… Le Metamorfosi mi sembrano, per quello che in questi anni è diventato il nostro percorso, l’occasione più interessante, per prossimità, stimoli e distrazione di confine.(Roberto Latini)

da Ovidio
adattamento e regia Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
produzione Fortebraccio Teatro
in collaborazione con Armunia Festival Costa degli Etruschi,
Festival Orizzonti – Fondazione Orizzonti d’Arte
site specific

METAMORFOSI (di forme mutate in corpi nuovi), FortebraccioTeatro
METAMORFOSI (di forme mutate in corpi nuovi), Fortebraccio Teatro Roberto Latini

Giovedi 2 luglio ore 19
Claudia Catarzi in Sul Punto
Sul punto di Claudia Catarzi osserva il piano tra conscio e inconscio, il territorio tra veglia e sonno, dove consegnare il controllo sul nostro corpo – e la nostra mente Claudia Catarzi sviluppa una enorme varietà di movimenti, posture e gesti che stabiliscono un dialogo con il pubblico. C’è una splendido equilibrio tra immobilità e movimento. Il silenzio permette al pubblico di entrare in sintonia con la danza. Rumori, di tanto in tanto, in maniera minimalistica interrompono il silenzio” Il primo studio di Sul Punto ha debuttato all’interno di “Romaeuropa /Festival DNA 2013/ The art reacts” vincendo il premio della giuria “Appunti coreografici” ed il premio del pubblico.

Giovedì 2 luglio ore 19.30 e Venerdì 3 luglio ore 20.15 , Laura Aris/Álvaro Esteban in CUALQUIER MAÑANA di e con Laura Aris/Álvaro Esteban, musica di Roger Marín. Prima nazionale

Giovedì 2 luglio ore 20.00

 Daniele Ninarello in L.A.N.D. Where is my love
In L.A.N.D. (Local Area Network Development), il paesaggio è inteso come quel luogo che viene determinato dalle relazioni tra corpi in movimento. L’ambiente è generato dal fluire del movimento e dei corpi, fautori di un paesaggio mutevole in ogni istante. I danzatori sono immersi nella percezione dell’ambiente che si definisce man mano con l’ascolto dei propri corpi. La relazione si modifica, i margini, si espandono, dando vita, attraverso la danza, a nuovi paesaggi fatti di spazio fra se’ e gli altri.
Ideazione e coreografia Daniele Ninarello, danzatori Daniele Ninarello, Annamaria Ajmone, Marta Capaccioli, Pieradolfo Ciulli, Cinzia Sità, musiche Adriano De Micco, Stefano Risso, drammaturgia Carlotta Scioldo

Giovedì 2 luglio ore 21 , Venerdì 3 luglio ore 21.30

Macelleria Ettore_teatro al kg in Senza Trama e senza finale Prima nazionale

Prendi qualcosa dalla vita di ogni giorno, senza trama e senza finale.
(Anton Cechov)
Una drammaturgia originale ispirata ai Racconti di Cechov: brevi, ironici, intensi e fuggevoli. Frammenti di vita. Attimi rubati al tempo che fugge. Un’altra prospettiva da cui guardare Cechov, battendo l’accento sul risibile del quotidiano e sulle dinamiche universali che sottendono i rapporti. Quattro attori danno vita a una folla umana di personaggi che s’intersecano sulla scena. Una drammaturgia basata sul ritrarre la vita com’è: senza trama e senza finale. Con Claudia De Candia, Stefano Pietro Detassis, Maura Pettorruso, Angelo Romagnoli
disegno luci Alice Colla
scena e costumi Maria Paola Di Francesco
musiche originali Renzo Rubino
organizzazione Daniele Filosi
consulenza drammaturgica Fausto Malcovati
testo e regia Carmen Giordano
una produzione TrentoSpettacoli in coproduzione con Armunia Festival Costa degli Etruschi e Centro Servizi Culturali Santa Chiara, Trento.

macelleria ettore
macelleria ettore _ teatro al kg  Senza trama e senza finale

Venerdì 3 luglio ore 19

Fosca in collaborazione con Il Vivaio del Malcantone in Tre studi sulla vacuità, partitura di gesti per orchestra /3° studio per orchestra giovanile
Dopo la sua seconda tappa con la performance site specific che ha coinvolto lo scorso anno la banda filarmonica di Rosignano Solvay, la ricerca – iniziata più di due anni fa sul gesto e sul corpo scenico del musicista – completa il suo escursus triennale con un ultimo intervento che coinvolge, questa volta, giovani musicisti in formazione.
Il lavoro verterà sul gesto del musicista, sulla presenza scenica, continuando ad indagare in ambiti multidisciplinari e cercando di trovare risonanze nuove che diano corpo, nell’azione teatrale, ad alfabeti sconosciuti, insondati, a volte sorprendenti. I giovani partecipanti, oltre che approfondire la loro esperienza artistica, potranno cogliere l’occasione per fare un’esperienza significativa di consapevolezza corporea e riflessione sui linguaggi del contemporaneo. La performance sarà la restituzione inedita e partecipata di questo percorso. Ideazione e regia di Caterina Poggesi e Cesare Torricelli
produzione Fosca 2015 e Armunia Festival Costa degli Etruschi

Venerdì 3 luglio ore 19,45  Igor &Moreno  in Tame Game 

Tame Game esplora la nostra congenita tendenza ad intrometterci negli affari degli altri. Tre danzatori dipingono un mondo sfrontato ed esuberante in cui testano i loro freni inibitori e rovesciano i propri schemi performativi. Il pubblico diventa testimone e complice dello spiritoso gioco di ruoli. creato da Moreno Solinas, Igor Urzelai & Csaba Molnár
interpretato da Moreno Solinas, Igor Urzelai & Fionn Cox-Davies. Musica  di Alberto Ruiz Soler in collaborazione con Joaquin Sanpedro (chitarra e voce) Pablo Barrio Fernández (batteria)
s
Venerdì 3 luglio ore 21,00

Claudia Catarzi in Qui, Ora

“Il lavoro si articola in tre parti, dialetticamente scandite da stimoli uditivi che dettano la prossemica ad hoc. Il tempo dilatato, il silenzio, il fruscio di un impermeabile grigio – di cui lentamente si veste – cadenzano le micro partiture di azioni: la gestualitàestemporanea e spezzata rievoca una marionetta metafisica guidata da fili invisibili a ritmo sempre piùfrenetico. E’ un involucro, un limite conscio che lascia intuire il desiderio di liberarsi e di scoprirsi nella propria umana presenza.  Una produzione Company Blu
con il sostegno di Inteatro/ Polverigi, Contemporanea Festival/ Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Centro Artistico il Grattacielo;

Qui, ora Inequlibrio Festival

Venerdì 3 luglio ore 23,00 Quotidiana. com in Tutto è bene quel che finisce/ 3 capitoli per una buona morte
Capitolo 1 L’anarchico non è fotogenico

Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura. Se la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso.
1° capitolo. L’anarchico non è fotogenico
Due cow-boy si affrontano in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso. Con Roberto Scappin e Paola Vannoni, drammaturgia e regia Quotidiana.com In coproduzione con Armunia Festival Costa degli Etruschi

Sabato 4 luglio ore 19,00 Quotidiana. com in Tutto è bene quel che finisce/3 capitoli per una buona morte
Capitolo 2 Io muoio tu mangi  
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura. Se la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso.  Una riflessione affilata e malinconica sulla necessità di sollecitare una pietas collettiva che assecondi la richiesta di una dolce morte. Ma anche un’improbabile viaggio dalla Diaccia all’Empireo, attraverso le gerarchie che posizionano prediletti e reietti, nonostante si predichi che il perdono è assicurato per tutti.  Con Roberto Scappin e Paola Vannoni
drammaturgia e regia Quotidiana.com
produzione Quotidiana.com
in coproduzione con Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna
in collaborazione con Istituzione Musica Teatro Eventi Comune di Rimini

Io muoio tu mangi Quotidiana.com
Io muoio tu mangi Quotidiana.com

Sabato 4 luglio ore 20,15, Domenica 5 luglio ore 19, Luca Scarlini in Prima le parole e poi la musica. Prima nazionale

Prima le parole, poi la musica: il match D’Annunzio-Mascagni o della schiavitù volontaria Gabriele D’Annunzio sparò a zero contro Mascagni, che lo irritava alquanto con i suoi successi internazionali, e la stima che gli riservavano musicisti illustri come Gustav Mahler. Scrisse un articolo famoso, Il capobanda, pubblicato su Il Mattino di Napoli nel 1892, dicendo peste e corna del maestro livornese, il quale da parte sua se ne risentì e rispose per le rime, ma con minor talento letterario, ahimé.Trascorsero gli anni e il Vate, smanioso di far denari con il melodramma, motivo per cui nel corso di anni aveva sempre cercato di circuire Puccini, che non cadde mai nella sua rete, si propose a Mascagni come librettista. Questi, in crisi, sospeso tra progetti diversissimi, al culmine della fama si fece schiavo volontario della parola dannunziana e accettò la tragedia pesante e luttuosa di Parisina. Un racconto su un dialogo impossibile tra arti e artisti, tra parola e musica.

Sabato 4 luglio ore 2 0,15, Domenica 5 luglio ore 19

Nerval Teatro in Attraversamenti di  Maurizio Lupinelli Prima nazionale
Attraversamenti è un omaggio al mondo e ai personaggi stralunati di Samuel Beckett. In questo ultimo anno abbiamo attraversato alcuni suoi testi come Aspettando Godot, Finale di partita, Giorni felici e con sorpresa abbiamo scoperto quanto i suoi personaggi siano vicini alla natura dei nostri attori. Affidandoci in questo percorso al movimento, al gioco nutrito di inconsapevolezza e inventiva abbiamo scoperto come far rivivere alcune situazioni stralunate e al limite che i testi di Beckett ci propongono.

Con Michele Cardaci, Ilaria Giari, Marco Lambardi, Paolo Faccenda, Mirko Fabbri, Elsa Francesconi, Gianluca Mannari, Francesco Mastrocinque, Federica Rinaldi, Virginia Rodero, Valentina Scarpellini, Diana Spadoni, Lucy Statelli, Cesare Tedesco, Vincenzo Viola
educatori Silvia Proserpio, Elena Pantani, Franca Giglio
regia Maurizio Lupinelli
assistente alla regia Elisa Pol
scene realizzate in collaborazione con Terapia Occupazionale – Cooperativa Sociale Nuovo Futuro, produzione Nerval Teatro, Armunia Festival Inequilibrio, con il sostegno di Regione Toscana-Settore Spettacolo. In collaborazione con Cooperativa Sociale Nuovo Futuro

Sabato 4 luglio ore 21,30 Domenica 5 luglio ore 20,15

Hodworks in Conditions of being a mortal Prima nazionale

Tra le più coraggiose e innovative coreografe della scena ungherese, Adrienn Hod in Conditions of Being a Mortal fa costantemente riferimento al melodramma operistico aprendo una finestra sul subconscio dei quattro protagonisti. E’ un lavoro selvaggiamente fisico che esplode in un groviglio di corpi e in un crescendo emotivo. L’umorismo smaccato si mescola a schegge di sessualità alternando sussulti emotivi ad arie urlate, il gesto atletico offre al quartetto una rivincita sulla noiosa realtà urbana. Coreografia Adrienn Hód, performer Marcio Canabarro, Emese Cuhorka, Júlia Garai, Csaba Molnár
musica Franz Liszt Faust Symphony, cosulenza musicale Zoltán Mizsei, drammaturgia Ármin Szabó-Székely
spettacolo adatto ad un pubblico adulto

hodworks condition to be rid
hodworks condition to be rid

Sabato 4 luglio ore 22,30, Domenica 5 luglio ore 22,30

Gogmagog/Virginio Liberti in Matrimonio Segreto Prima nazionale

Moglie – Forse… chi sa del futuro tra uno che si crede vivo e una che si crede morta. (Virginio Liberti)
Osserviamo le dinamiche sentimentali di convivenza di una coppia contemporanea. Assistiamo a un frammento della loro storia e li cogliamo mentre visitano una mostra fotografica, in un luogo pubblico, lontani dalle private e quotidiane mura domestiche, dentro una stanza virtuale delineata dalle immagini realizzate dall’artista Graziano Staino. Alle spalle hanno un anno difficile e un’esperienza lacerante ancora da metabolizzare. Amore e odio, indifferenza e passione, follia e ragione, vita e morte si intrecciano in un dialogo a tratti assurdo, surreale, divertente. (Tommaso Taddei)
testo di Virginio Liberti, regia di Tommaso Taddei. Con Rossana Gay e Carlo Salvador, luci Antonella Colella, mostra fotografica Graziano Staino, produzione Gogmagog, con la collaborazione di Festival Internazionale Teatro Azione, Inequilibrio Festival, Teatro Studio Krypton  e con il sostegno di Regione Toscana-Sistema Regionale dello spettacolo.Gogmagog.

Sabato 4 luglio ore 22.30, Domenica 5 luglio ore 22.30

Collettivo IΩ` Teatro  Kalavryta delle mille Antigoni 
Ad alta voce
Un racconto che dice la violenza di una rappresaglia tedesca che il 13 dicembre 1943 rompe il ritmo di vita di un paesino incastonato tra le montagne del Peloponneso: tutti i maschi di più di dodici anni sono fucilati. Un poema, étrange poème d’amour, canto della forza lucida e potente delle donne che restano. E resistono. Ieri come oggi. Parole scritte e dette ad alta voce. Dire che è vedere, guardare negli occhi e dare a vedere. Rito che si ripete. Per continuare a costruire memoria e futuro attraverso la poesia.
Straordinaria scrittrice francese di origine italiana, Charlotte Delbo (1913-1985) è ancora quasi sconosciuta in Italia. Donna di teatro e di filosofia, assistente di Louis Jouvet e poi di Henri Lefebvre, si è impegnata nella Resistenza francese, è stata arresta e deportata ad Auschwitz. Sopravvissuta, al suo ritorno, ha scelto di farsi testimone non solo dell’esperienza del campo ma anche del suo tempo, il Novecento europeo, attraverso la letteratura e la poesia. Scritto nel 1977 e pubblicato in Francia nel 1979, Kalavryta delle mille Antigoni è stato tradotto e pubblicato in Italia per la prima volta nel 2014 dalla casa editrice indipendente Il Filo d’Arianna.
parole di Charlotte Delbo
voce Rosanna Sfragara
collaborazione artistica Renata Palminiello e Jutta Wernicke
ricerca storica e letteraria Elisabetta Ruffini
disegno © Italo Chiodi
produzione Armilla in collaborazione con Istituto della Resistenza di Bergamo
organizzazione Tam Teatro Musica
site specific – studio

Domenica 5 luglio ore21,15

Quotidiana. com
Tutto è bene quel che finisce/3 capitoli per una buona morte
Capitolo 3 Lei è Gesù
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura. Se la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso.
(primo studio)
Se Gesù fosse stato donna si sarebbe sottomesso alla crocifissione? Probabilmente no. Il pragmatismo femminile irrompe per rivelare gli esiti scontati, le battaglie inutili, e il perdurare dell’isolamento della sua vivace consapevolezza, della marginalità in cui il linguaggio stesso la rilega.
con Roberto Scappin e Paola Vannoni
drammaturgia e regia Quotidiana.com
produzione Quotidiana.com

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